La storia d’amore mai concretizzata tra Metro Exodus e Steam potrebbe essere utilizzata come trama per una di quelle soap opera che andavano tanto di moda negli anni 90′, in fondo c’è tutto, dai colpi di scena agli amanti nascosti.
Lo sparatutto sviluppato da 4A Games e distribuito da Deep Silver, che porta il giocatore a dover scappare da una Russia post nucleare ispirata ai thriller di Dmitry Glukhovsky, nell’ultimo mese ha vissuto un rapporto molto particolare e controverso con la piattaforma di Valve.
Prima in pre-order proprio su Steam, dove maggior parte dell’utenza aveva già effettuato il pagamento per avere l’esclusiva (e per fortuna è stata garantita loro la disponibilità al download), dopo rilasciato in esclusiva il 15 febbraio 2019 sullo store della concorrente Epic Games con un colpo di mano deciso proprio dalla casa distributrice. Vi riportiamo sotto la stessa nota che è stata resa pubblica da Steam e ancora visibile sulla pagina dedicata a Metro Exodus.
In mezzo a tutto questo trambusto mediatico, Metro Exodus continua a ottenere consensi, punteggi alti e, ironia della sorte, a ricevere recensioni positive proprio nella sua pagina dedicata su Steam, nonostante il titolo sarà disponibile all’acquisto solo dal prossimo anno.
Secondo i dati riportati sotto forma di grafico dalla piattaforma di Valve, sarebbero ben 2533 le recensioni rilasciate dall’utenza con una media voti “Molto Positiva”, di cui ben l’85% corrisponde a recensioni positive e solo il 15% a quelle negative. Proprio queste ultime recensioni sembrano essere legate al malcontento scatenato nella community dal cambio di bandiera voluto da Deep Silver a ridosso della data di lancio sul mercato videoludico.
Nonostante la “brutta esperienza” vissuta al Day One, Metro Exodus si sta rivelando una piccola sorpresa a livello di design e gameplay, destinata a diventare un punto di riferimento per tutti i giochi appartenenti alla sua stessa categoria.