Sviluppato e pubblicato da KishMish Games in sinergia con Ultimate Games, Metro Simulator 2 è un simulatore realistico di guida di metro. Parliamo quindi di un titolo focalizzato unicamente sulla guida del veicolo e sulla sua gestione all’interno delle stazioni di Mosca. Noi abbiamo percorso tunnel su tunnel su Xbox Series e questa è la nostra recensione. Timbra il biglietto e sali a bordo, si parte!
Metro Simulator 2: poche chiacchiere e pensa a guidare
Metro Simulator 2 è un simulatore nudo e crudo (quindi ben diverso da I am Your President di cui puoi leggere la nostra recensione), incentrato unicamente sul gameplay e che non si perde in chiacchiere. O meglio, non si perde in chiacchiere “narrative”, limitandosi invece a essere anche discretamente prolisso nelle spiegazioni prettamente ludiche e che virano anche pericolosamente in lungaggini tecniche e non sempre comprensibili per chi non mastica il mondo su rotaie.
Questo è chiaro sin dal momento in cui iniziamo il tutorial. Far partire il treno, infatti, è un’impresa non di poco conto e da subito il titolo effettua una decisa selezione di utenza. Su Metro Simulator 2 possono sopravvivere solo due tipi di giocatori: i patiti delle metropolitane e coloro che già conoscono il mondo dei treni e le sue regole tecniche e meccaniche.
Il motivo di tale sottolineatura è molto semplice: le leve, i pulsanti, le meccaniche, tutto è quanto di più realistico possibile. Il problema è che apprendere la sequenza di leve e pulsanti con cui interagire prima di partire è un’impresa non da poco e anche ludicamente poco soddisfacente e frustrante (ma questo lo vedremo nel prossimo paragrafo). Tornando invece alla questione prettamente narrativa, Metro Simulator 2 ne è semplicemente sprovvisto.
Non c’è una storia e il nostro compito è semplicemente guidare la metropolitana lungo percorsi prestabiliti cercando di rispettare le regole e di soddisfare i passeggeri, eseguendo fermate e partenze in orario senza causare incidenti di sorta lungo il viaggio. Tutto qui. Non sorprende quindi la presenza di due sole modalità: Scenari e Libera. La prima, che include anche i tutorial, ci impegna in percorsi prestabiliti, lungo una sequela di fermate e lasciandoci viaggiare in una Mosca spoglia, dalle stazioni poco ispirate e dai PNG ancora più sciapi e apatici.
La modalità Libera, invece, come da titolo, ci permette di essere più liberi di gestire il nostro ruolo offrendo però ben poca varietà ludica. Ricordando quindi che Metro Simulator 2, in quanto simulatore fortemente di nicchia e votato al realismo, punta essenzialmente a trasmettere un’esperienza simil-realistica possiamo procedere nello scoprire com’è giocare guidando una metro.
Un oceano di pulsanti
Un’agonia. Metro Simulator 2 è un’agonia. Non solo per chi è totalmente ignaro di come si guida una metropolitana, ma anche per i patiti di questo mondo e i motivi sono molteplici. Iniziamo dal primo: la trasposizione per console. Metro Simulator 2 nasce per PC, è palese. Lo si vede dal cursore che dovremo muovere per interagire con i vari elementi. Il problema è che tale cursore, su console, è di una lentezza disarmante. Inoltre, è piccolissimo e spesso lo si perde su schermo.
Ma non solo, prima ancora del cursore, bisogna evidenziare i menù: spogli, esteticamente brutti e ben poco accessibili. E che dire del tutorial? Abbiamo già anticipato la mole di testo e di tecnicismi fini a se stessi che giusto qualcuno che vuole imparare a guidare una metro, tra l’altro un modello antico (il titolo dispone di due modelli, il primo dei quali è decisamente più antico e complesso da manovrare), può trovare intrigante e appassionante.
In realtà, l’interesse di base c’è e ammettiamo che la voglia di rendere l’esperienza anche una sorta di apprendimento non è affatto male. Il problema è che è fatta semplicemente male, non riuscendo a coinvolgere e ad appassionare come si dovrebbe. Questo perché, ludicamente parlando, si tratta di spostare uno scomodo cursore su una serie di pulsanti tutti uguali e cliccarci sopra.
Un gioco da ragazzi potrebbe pensare qualcuno e invece no. Il tutorial stesso è un problema in quanto, se è vero che ti indica quali tasti premere, è altrettanto vero che le suddette indicazioni (una piccolissima freccia rossa) non si vedono affatto. Smarrite su una console strabordante di pulsanti e in possesso di una telecamera lenta e di uno zoom scomodo, intercettare le decine e decine di indicazioni è sfiancante e noioso.
E questo è il tutorial, quando invece sarai andato oltre, dovrai ricordarti tu ogni sequenza senza possibilità di recuperare tali indicazioni. Come fare? O confidi nella tua memoria, o provi tutto a caso confidando nella tua buona sorte o ricominci il tutorial e rimetti alla prova la tua memoria. Purtroppo, Metro Simulator 2 non è affatto user friendly e siamo solo all’inizio.
La frustrazione sale a bordo e non timbra neanche il biglietto
Una volta superato lo scoglio della console di comandi e messo in moto la metro, il titolo viaggia in percorsi sufficientemente lineari e ammettiamo che l’esperienza migliora gradualmente. D’altronde ci viene chiesto di rispettare i segnali e le fermate, soddisfare la clientela restando in perfetto orario e completare il viaggio con il minor numero di problematiche e allarmi possibili.
Sembra facile ma non lo è. Prima di tutto, se ci sono problemi di sorta, dovrai interagire velocemente con la console di comandi e… se il nostro cursore è di suo lento e scomodo, ti lascio immaginare quanto possa essere frustrante non riuscire a intervenire in tempo. Ma andiamo oltre, visto che quando la metro chiude le porte e parte, il gioco si abbatte con frame rate ballerino e rallentamenti in parte inspiegabili. Nulla di gravissimo, sia chiaro, ma è fastidioso.
Quello che realmente abbatte il titolo è il sistema di salvataggio praticamente assente. Un percorso di gioco può durare oltre un’ora e no, in quest’arco di tempo non potrai salvare. Non ci sono autosalvataggi o salvataggi manuali e quindi, abbandonare il titolo senza completare il giro significa dover ripetere tutto. Discorso analogo se fai un grosso errore: non potrai tornare indietro e recuperare il danno sarà spesso impossibile (banalmente: se fai un grosso ritardo, non puoi procedere alla velocità della luce).
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Metro Simulator 2 è molto arretrato e spoglio. Se la console di comandi e i veicoli sono abbastanza credibili e ben riprodotti, seppur con qualche sbavatura, il mondo intorno è spoglio, anonimo e poco accattivante (i passeggeri sono sinceramente brutti). Anche l’interfaccia è semplicemente indifendibile e abbiamo già citato i problemi di cursore e indicatori a schermo scomodi e poco individuabili.
Anche il sonoro presta il fianco a diverse critiche. Tralasciando il doppiaggio russo senza neanche i sottotitoli e che ci costringe ad attendere il messaggi audio in inglese, le sonorità e gli effetti ambientali non sempre corrispondono con l’azione a schermo non riuscendo a rendere il tutto credibile e coinvolgente. Infine, il titolo è sprovvisto della lingua italiana, neanche i sottotitoli, e considerando il linguaggio utilizzato, in parte fortemente tecnico, può risultare un ostacolo per più di un utente.