Metroid Dread è stato uno degli annunci che hanno soddisfatto di più i fan Nintendo nel corso dell’E3 2021 di Los Angeles. Trattandosi di un gioco che si reinserisce nel canone di gameplay tipico degli episodi originali, che hanno dato vita al cosiddetto genere dei “metroidvania”, ha destato curiosità anche il fatto che sia stato presentato inizialmente come “Metroid 5“, prima di svelare il nome completo.
Il motivo è presto spiegato: Nintendo vede Dread come il quinto e ultimo episodio inserito all’interno del contesto narrativo iniziato con il primo storico capitolo del franchise.
Metroid Dread: un ritorno alle origini e la chiusura di una storia iniziata nel 1986
Yoshio Sakamoto, sviluppatore veterano della serie Metroid, ha spiegato infatti, nel corso del Nintendo Treehouse organizzato a margine del Direct per l’E3 2021 di Los Angeles, che la serie principale in 2D del franchise è sempre stata focalizzata su Samus Aran e la sua relazione con le creature Metroid principali da un gioco all’altro. Metroid Dread metterà la parola fine a questo percorso.
Questo nuovo capitolo rappresenta del resto un episodio principale 2D inedito addirittura dal 2004, da quando venne commercializzato Zero Mission, che a sua volta faceva da sequel a Metroid Fusion, lanciato nel 2002. Gli altri capitoli che compongono questo arco narrativo come il capitolo originale, Super Metroid e Metroid: Samus Return sono facilmente recuperabili tramite il servizio online di Nintendo Switch, mentre Metroid Fusion è per il momento “bloccato” su Game Boy Advance, anche se è possibile giocarlo su Wii U grazie alla Virtual Console.
Metroid Dread è atteso l’8 ottobre 2021 in esclusiva per Nintendo Switch.