Metroid Dread è soltanto uno degli ultimi titoli sfornati da Nintendo, rivelandosi un successo su tutta la linea, come affermato da Time. Il titolo ha saputo fin da subito catturare l’attenzione dei giocatori grazie ai trailer pubblicati, agli scenari ammirati all’uscita ufficiale del titolo, e anche dall’emozione di poter di nuovo mettere mano su un titolo di Samus Aran dopo ben 19 anni: l’ultimo capitolo principale della serie fu Metroid Fusion, uscito su Game Boy Advance il 22 novembre 2022.
Perché tutto questo successo: Metroid, una cacciatrice di taglie alla scoperta di mondi fantastici, colmi di trappole, inganni e nemici
La saga vide la luce grazie al suo primo titolo in assoluto pubblicato il 1988 in Europa su Nintendo Enterteinment System, ovvero il NES. Nintendo era riuscita a creare un gioco che si andava a discostare radicalmente dai suoi titoli in voga in quel momento: colori e divertimento non erano una prerogativa principale. Lo spazio è stato interamente dedicato all’azione, alla tecnica del giocatore, all’ansia e alla costante paura di non avere abbastanza risorse per riuscire a procedere adeguatamente all’interno del gioco stesso.
Una storia che catapultò i ragazzi di allora sul Pianeta Zebes, alla ricerca dei famigerati Pirati Spaziali che per scopi bellici decisero di utilizzare i Metroid: creature dalla forma simile ad una medusa. Nei panni di Samus Aran ci si è immersi in un mondo popolato da minacce e nemici, decisi più che mai a distruggere la minaccia nemica che incombeva sulla galassia.
Il successo di Metroid fu subito evidente ai vertici Nintendo, che videro in Samus Aran una nuova mascotte per la loro azienda. I giocatori iniziarono ad appassionarsi al titolo, ponendosi molti quesiti in merito alla storia della cacciatrice di taglie, volendo sapere e giocare sempre di più: fu evidente che il titolo colpì nel segno, la scommessa lanciata da Nintendo fu azzeccata.
La dinamicità dell’ambiente di gioco e delle possibilità del personaggio principale, le sue caratteristiche e abilità, unite ad un mondo pieno di fantasia e da nemici di ogni tipo, sono rimasti letteralmente impressi nella mente dei ragazzi che all’epoca riuscirono a poter mettere mano al titolo sul proprio NES.
La missione di Samus Aran non si ferma: due nuovi titoli della saga all’inizio degli anni 90′
Con l’avanzare del tempo e delle tecnologie vengono sviluppate nuove console e nuovi titoli per le stesse, in grado di portare un’evoluzione sempre più radicale nel mondo del videogiocatore per intrattenimento e capacità performative delle macchine da gioco. Nel settembre degli anni 90′ fu lanciata in Europa una delle console portatili più iconiche di sempre: il Game Boy.
Numerosi furono i titoli lanciati sulla portatile made in Nintendo, e tra questi la saga di Metroid non manca di certo, nel 1992 fu pubblicato in Europa Metroid II: Return of Samus.
In questo nuovo capitolo portatile della saga ci ritroveremo a dover dare la caccia a degli esemplari di Metroid che per la prima volta subirono il processo dell’evoluzione, trasformandosi da larve gelatinose a veri e propri mostri evoluti, in grado di sterminare intere pattuglie e squadre di supporto. Il gioco in questione è stato riproposto sul mercato nella sua forma remake, pubblicata nel 2017 su Nintendo 3DS: Metroid: Samus Returns.
Il titolo ebbe un discreto successo, superato però largamente dal terzo titolo principale della saga pubblicato in Europa nel 1994 su SNES: Super Metroid.
Uno primo sguardo al futuro di Samus Aran: Super Metroid è l’antenato della meccanica moderna dei titoli della serie
Se fino ad ora si è potuti assistere unicamente ad una Samus Aran statica, limitata “tecnicamente” grazie alla potenza di calcolo delle vecchie macchine da gioco, arrivati allo SNES (Super Nintendo Entertainment System) con Super Metroid si potrà notare un notevole distacco grafico e tecnico dai precedenti capitoli della saga, proiettando la cacciatrice di taglie verso una linea temporale moderna e all’avanguardia.
In Super Metroid si potrà riscontrare una quasi consacrazione del brand, grazie alla dinamicità che quest’ultimo assume: complice di ciò le ambientazioni, le abilità della protagonista accentuate ancora di più, messe in spicco e rilievo, oltre che ad un sistema di gioco divertente e pieno d’azione, che fa rimanere letteralmente incollato il giocatore davanti al suo controller grigio.
La saga raggiunge il suo apice: arrivano sul mercato Metroid Fusion e Metroid Zero Mission
Con l’avvento del Game Boy Advance sono stati sviluppati due titoli della saga, destinati a rimanere dei giochi tripla A per la console portatile firmata Nintendo che ai tempi era davvero nelle case di ogni singolo videogiocatore: Metroid Fusion e Metroid Zero Mission.
In Metroid Fusion si potrà subito notare come la saga si sia evoluta nel migliore dei modi, con una grafica che sfruttava al massimo la potenza della piccola portatile Nintendo, abbinata ad una trama che assumeva più di ogni altra volta una sfumatura thriller e a tratti horror, grazie al nemico principale del gioco: Sa-x, un virus (Parassita X) che ha infettato Samus Aran, copiandone dunque le sue abilità e caratteri genetici, grazie alla capacità primaria di duplicazione genetica del parassita.
Grazie a questa infezione, gran parte della Tuta Energia è stata asportata chirurgicamente per poter permettere alla nostra protagonista una flebile speranza di vita, consacratasi poi grazie allo sviluppo di un vaccino sulla base dell’ultimo esemplare di Metroid rimasto in vita. Una volta inoculato il vaccino la nostra protagonista sarà divenuta in grado di assorbire ogni Parassita X le si catapulterà davanti, recuperando energie e munizioni grazie a questi.
Arrivata su una stazione spaziale brulicante di Parassiti X su ordine della Federazione Galattica, passeremo tutto il tempo a scoprire zone nascoste, segreti, guadagnare abilità perse e a… scappare. Sa-x è troppo potente: ingaggiare battaglia vorrebbe dire andare incontro a morte certa. Ogni qual volta ci si ritroverà davanti questo potente nemico, bisognerà scappare. Ad ogni costo.
In un lungo viaggio, condito da sfumature thriller e horror, la saga di Metroid ha subito quel cambiamento che ai giocatori è piaciuto in particolar modo, dando al brand quella maturità che forse fino al Game Boy è mancata.
Metroid Zero Mission è il tanto amato ritorno alle origini che ha fatto breccia nel cuore dei giocatori
Nel 2004 è stato pubblicato su console anche il remake del primo titolo della saga su NES, battezzato come Metroid: Zero Mission. Il titolo viaggia sulla stessa identica trama del primo capitolo della saga, in via moderna, trovando tutte le componenti grafiche, sonore e tecniche riscontrate in Metroid Fusion, dando dunque anche al primo capitolo la possibilità di godere di una luce sotto la quale non è mai stato esposto.
Ciò che ha davvero lasciato il segno in questo remake, oltre alla possibilità di rivivere la prima avventura di Samus Aran sotto una nuova sfumatura, è stata l’aggiunta di un capitolo bonus, in cui potremo calarci nei panni della nostra protagonista sprovvista di Tuta Energia, armata solamente di una piccola pistola per proteggersi dai Pirati Spaziali, in un nuovo piccolo episodio che va ad aggiungere un nuovo scenario di sviluppo all’interno della saga stessa.
Dal Game Boy Advance a Nintendo Switch: Metroid Dread è la consacrazione della saga
8 ottobre 2021: Metroid Dread è sul mercato. I dati non si fanno attendere, si tratta del lancio più significativo della saga in vari Paesi in tutto il mondo. Trova conferma della qualità eccelsa del gioco anche il Time, che lo incorona come titolo dell’anno.
Metroid Dread è il seguito diretto di Metroid Fusion: arriva nelle mani dei giocatori un nuovo capitolo principale della saga dopo quasi due decenni di attesa. Le aspettative sono alte, così come le emozioni che scaturiscono dai trailer e dagli spot pubblicitari: la Metroid mania aveva ormai già imperversato nel mondo videoludico.
Alla continua fuga dagli E.M.M.I., dei robot di ricerca e ricognizione che per qualche strano motivo tenteranno di attaccarci, ci ritroveremo sul Pianeta ZDR ad indagare per conto della Federazione Galattica… proprio per scoprire che fine avessero fatto i robot inizialmente inviati dalla Federazione stessa. Perché questi robot risultano ostili? Cosa nasconde il Pianeta ZDR?
Su una base così “nostalgica”, in onore dei vecchi tempi, si parte alla ricerca della verità su ZDR, attraversando dei labirinti pieni di insidie, con l’ansia e la paura di essere seguiti e trovati dai feroci E.M.M.I.. La componente thriller della saga si è ripresentata in maniera egregia in questo capitolo su Nintendo Switch, donando al gioco quella caratteristica che lo contraddistingue da qualsiasi altro titolo di pari genere.
Ci si ritroverà fra ambienti ostili e nemici difficili da abbattere, con segreti in ogni dove e passaggi complicati da aggirare per procedere nella nostra avventura. Metroid Dread si è rivelato il capitolo Metroid per eccellenza, avendo trovato quella completezza, quel “di più” che è da sempre mancato ai capitoli del brand, andando ad eguagliare, e superare, la grandezza dei titoli pubblicati su Game Boy Advance.
Azione, adrenalina, tecnica, ansia, paura, thriller: questi sono tutti i tratti che caratterizzano il nuovo arrivato della saga, facendolo di fatto posizionare tra i primi posti nelle classifiche di vendita, oltre che essere acclamato in toto dalla critica. Si parla di un gioco sviluppato da giocatori e amanti della saga, pubblicato per giocatori e amanti della saga: forse è stata proprio questa la motivazione per la quale è arrivato un successo così straripante.
Risulta difficile oramai immaginare un sesto capitolo della saga ancora migliore dell’ultimo pubblicato, ma nulla è scontato. Nella speranza di poter continuare presto le avventure della nostra cacciatrice di taglie preferita, si può contare sull’uscita di nuovi DLC che potrebbero arrivare presto quest’anno, portando ai giocatori nuove difficoltà, livelli bonus e tanto altro.