Durante il Nintendo Direct del 15 giugno 2021, la compagnia di Kyoto ha finalmente mostrato un nuovo capitolo in due dimensioni della storica serie di Metroid. Il nuovo titolo, con uscita prevista per l’8 ottobre di quest’anno, porta il nome di Metroid Dread e sarà strettamente collegato ai giochi precedenti.
Infatti il gioco proseguirà direttamente dalla fine di Metroid Fusion, l’ultimo capitolo della serie in ordine cronologico, uscito per Game Boy Advance nell’ormai lontano 2002. Metroid Dread risulta quindi essere il primo capitolo canonico della serie da diciannove anni a questa parte.
Il titolo sarà sviluppato da Mercury Steam Entertainment, la software house spagnola che ha già lavorato a Metroid: Samus Returns, il remake dell’omonimo titolo per Game Boy. Metroid Dread sarà prodotto utilizzando il Mercury Engine, il motore di sviluppo proprietario della compagnia.
Stando alle dichiarazioni del producer e designer storico della serie, Yoshio Sakamoto, l’idea per il titolo venne concepita quindici anni fa. Il progetto fu però accantonato perché la tecnologia di quegli anni non permetteva di sviluppare correttamente il concept del gioco. Dal 2005 in poi il progetto è stato preso e rimaneggiato più e più volte, senza mai ricevere l’approvazione definitiva.
Sempre grazie alle dichiarazioni di Sakamoto, scopriamo che Metroid Dread chiuderà l’arco narrativo iniziato con il primo Metroid uscito nel 1986 per NES. Il producer però rassicura i giocatori affermando che il titolo sarà pienamente comprensibile anche ai neofiti.
Per facilitare l’introduzione al mondo della cacciatrice di taglie Samus Aran, è stato inserito all’interno del gioco anche un video riassuntivo che racconta ogni singolo evento dei capitoli passati.
In Metroid Dread avremo più velocità e dinamismo
Lo scheletro del titolo sarà quello classico dei Metroid in 2D, con l’esplorazione di luoghi inospitali e sperduti che ha sempre contraddistinto la serie. Metroid Dread sembra però voler fare un passo avanti, rendendo il gameplay più frenetico e action rispetto ai capitoli precedenti.
Per velocizzare gli spostamenti e rendere meno tediose le numerose sezioni di backtracking, è stata introdotta la scivolata per superare delle piccole strettoie. Questa azione permette di risparmiare secondi preziosi, riducendo così di molto l’utilizzo della Morfosfera.
Un altro elemento, preso direttamente da Metroid: Samus Returns, è il contrattacco. Premendo il pulsante nel momento esatto in cui un nemico sta per colpirci, saremo in grado di eseguire un contrattacco in grado di infliggere numerosi danni all’avversario. Inoltre, la possibilità di utilizzare questa tecnica anche in movimento renderà i combattimenti immediatamente più dinamici.
Sempre dal remake di MercurySteam è stato mutuato il sistema di mira libera. Nei precedenti capitoli in due dimensioni di Metroid era infatti possibile sparare in sole otto direzioni, in questo modo sarà possibile ruotare il cannone di Samus a 360°, togliendo così alcuni limiti di level design imposti dal vecchio metodo di puntamento dell’arma.
Rispetto a Metroid: Samus Returns il sistema di puntamento libero ha però subito un ulteriore miglioramento, garantendo a Samus la possibilità di poter mirare in completa libertà anche in movimento. Nel titolo per 3DS infatti, l’unico modo in cui era possibile sfruttare questa feature era rimanendo completamente immobili.
Un elemento fondamentale di Metroid e dei metroidvania in generale è sicuramente la mappa e la sua gestione. In Metroid Dread la fruizione della mappa è stata riveduta e migliorata con l’inserimento di icone più intellegibili, segnalini da piazzare ovunque vogliamo e la possibilità di zoommare la mappa senza accedere ai menù.
Nuove e vecchie abilità
Durante la presentazione del gioco al Nintendo Direct, abbiamo potuto osservare alcune delle nuove abilità che Samus avrà la possibilità di ottenere in questo nuovo titolo. Una di queste è la Spider Magnet, in italiano tradotto con Magnete Aracno, una mod per la tuta che permetterà di arrampicarsi con fluidità su alcune specifiche pareti.
La seconda delle nuove meccaniche presenti in Metroid Dread sarà il Phantom Cloak. Questa abilità verrà sbloccata sconfiggendo uno dei primi boss del gioco e permetterà a Samus di diventare invisibile ai nemici. Rendersi non visibile agli occhi degli avversari sarà utile per sfuggire agli scontri più pericolosi e per bypassare i sistemi di sicurezza. Sparare o correre disattiverà immediatamente il Phantom Cloak.
L’utilizzo di questo potere consumerà l’Aeion, un’energia introdotta in Metroid: Samus Returns, che verrà sfruttata per attivare le varie abilità. Una volta finita la riserva di Aeion, il potere continuerà a rimanere attivo attingendo direttamente dai nostri serbatoi di energia vitale, rendendo così difficile abusare delle meccaniche più forti. L’Aeion si ricaricherà automaticamente correndo o camminando.
I Missili Tempesta sono un’altra abilità che è stata introdotto in questo capitolo. Questo potenziamento permette di agganciare fino a cinque bersagli contemporaneamente per poi sparare una salva di missili a ricerca.
Se la tua preoccupazione è rimanere bloccato per troppo tempo, incapace di proseguire, hai un motivo per tirare un sospiro di sollievo. Infatti sarà presente anche il Radar a Impulsi, preso in prestito da Metroid: Samus Returns, con cui potremo scansionare l’ambiente circostante e rivelare alcuni passaggi segreti.
Anche in modalità Morfosfera avremo nuove armi e possibilità, tra cui la Bomba Crociata. Questo strumento causerà un’esplosione in quattro direzioni e potrà essere utilizzato sia come manovra offensiva, sia nelle fasi di esplorazione.
Prendendo spunto dall’evoluzione del genere avvenuta in questi anni, anche in Metroid Dread è stato inserito il dash aereo, denominato in questo caso Sprint Istantaneo. Questa abilità, che consuma una quantità smodata di energia Aeion, potrà essere utilizzato fino a tre volte consecutive prima di doversi ricaricare.
Fa il suo ritorno anche il Raggio Gancio, un potenziamento di Samus che ha avuto origine in Super Metroid. Grazie a questo strumento, avremo la possibilità di aggrapparci a degli specifici materiali per superare baratri o scalare alcune tipologie di pareti. Il Raggio Gancio permetterà inoltre ti tirare verso di se alcuni oggetti altrimenti irraggiungibili.
Sono confermate anche alcune delle abilità più famose nella serie di Metroid, tra cui l’Attacco a Vite, che permette di distruggere alcuni materiali e danneggiare i nemici unicamente con il salto, e il Missile Gelo, una tipologia di missile che permette di congelare i nemici e utilizzarli come piattaforme improvvisate.
Anche la Gravity Suit e la Varia Suit troveranno il proprio spazio all’interno di Metroid Dread. La prima è un upgrade della propria tuta che consente di muoversi liberamente sott’acqua, mentre la seconda permetterà di resistere alle temperature più estreme.
Torna in pompa magna anche la Supercinesi, una delle abilità più apprezzate dalla comunità di speedrunner di Metroid. Questo particolare potenziamento della tuta permetterà a Samus, dopo una breve rincorsa, di aumentare la propria velocità a dei livelli inumani, permettendole inoltre di distruggere pareti specifiche.
Durante la corsa, spostando l’analogico in basso, sarà possibile incanalare l’energia cinetica e entrare in uno stato nominato Shinespark. In questo modo avremo immagazzinato l’energia della corsa che potremo sfruttare per essere sparati verso l’alto o in diagonale. Sfruttato a dovere, questo potere permetterà al giocatore di raggiungere luoghi impensabili.
I nemici in Metroid Dread
Ricalcando ciò che Metroid Fusion aveva fatto con SA-X, anche Metroid Dread cercherà di far sentire il giocatore impotente e senza possibilità di vittoria. Gli E.M.M.I., una serie di nemici robotici indistruttibili presenti sul pianeta, daranno costantemente la caccia a Samus con lo scopo di ucciderla ed estrarre il suo DNA.
Per sfuggire a questa minaccia sarà necessario muoversi con estrema cautela e sfruttare a nostro vantaggio la struttura delle mappe. Questi formidabili nemici infatti entreranno i modalità ricerca con il minimo rumore con l’intenzione di debellare al più presto la minaccia rilevata.
Fortunatamente, gli E.M.M.I. pattuglieranno solamente delle zone specifiche e ben delimitate, eliminando così il rischio di incrociarli casualmente all’interno delle mappe di gioco. Tuttavia queste aree saranno obbligatorie da attraversare nella maggior parte dei casi, rendendo fondamentale imparare a padroneggiare le abilità furtive di Samus.
Entrare in contatto diretto con gli E.M.M.I. infatti porterà inevitabilmente a un game over. In questo frangente sarà fondamentale l’utilizzo del Phantom Cloak e l’abilità del giocatore nel nascondersi con efficacia.
In alcune situazioni specifiche saremo in grado di fronteggiare a viso aperto questi temibili nemici. Samus potrà potenziare temporaneamente il proprio cannone tramite l’ausilio dei super computer presenti nelle zone protette dagli E.M.M.I., ottenendo così la possibilità di surriscaldare e distruggere la loro corazza protettiva.
Tra i nuovi nemici di Samus mostrati, possiamo notarne anche uno gigantesco e incatenato decisamente somigliante a Kraid, una vecchia conoscenza della nostra eroina. Oltre a questo, un enigmatico Chozo estremamente potente sembra voler metterci i bastoni tra le ruote.
La civiltà dei Chozo era antichissima e tecnologicamente molto avanzata, con lo scopo di ottenere e preservare la pace nell’universo. Ciò che è accaduto a questa razza è ancora ignoto e ciò che sappiamo è solo che è scomparsa di punto in bianco, lasciando dietro di se solo rovine e reperti tecnologici.
Metroid Dread è il primo capitolo della serie in cui abbiamo a che fare con un Chozo in vita. La presenza di un Chozo quindi, per di più ostile, è la conferma che Metroid Dread vorrà dare delle risposte agli appassionati, approfondendo ulteriormente la storia di questa civiltà.
Fino a questo momento i Chozo hanno fatto la loro apparizione solamente attraverso dei flashback della protagonista, oppure grazie alla tecnologia prodotta e disseminata in giro per la galassia.
Un breve sguardo al pianeta ZDR
Il luogo in cui si svolgeranno le vicende di Metroid Dread sarà ZRD, un pianeta inedito nell’universo di Metroid. Come mostrato da un trailer dedicato, il pianeta presenterà un’ottima varietà di biomi riuscendo ad immergere il giocatore in un universo vivo e credibile.
La zona del pianeta i cui avremo modo di muovere i nostri primi passi è Artaria. Questa sezione del pianeta, nella sua parte inferiore, è caratterizzata dalle basse temperature, mentre la sua parte superiore è colma di magma, fonte di energia del pianeta stesso.
Il magma viene incanalato e gestito nella zona di Cataris, in cui sono presenti i sistemi di approvvigionamento di tutto il pianeta. Una parte Cataris avrà una temperatura troppo elevata per l’equipaggiamento standard di Samus e richiederà l’ottenimento della Varia Suit.
Parte della tecnologia avanzata dei Chozo si è riversata nel settore di Dairon, in cui possiamo trovare svariati robot e nemici meccanici. In questa zona saranno presenti anche alcune sezioni completamente al buio, piene di insidie e pericoli.
Poteva mancare un settore completamente sommerso dall’acqua in un capitolo di Metroid? Assolutamente no e Burenia è qua per ricordarcelo. Questa zona avrà al proprio interno tutte le specie acquatiche del pianeta, che cercheranno di ostacolare in tutti i modi una Samus già rallentata nei movimenti a causa dell’attrito con l’acqua. Ottenere il più rapidamente possibile la Gravity Suit sarà la soluzione a tutti i nostri problemi
Ghavoran darà invece spazio alla flora del pianeta ZDR. Questa zona infatti ospita un’antica foresta che è la dimora ideale di insetti e piante senzienti. Questo settore è indubbiamente quello in cui la civiltà ha avuto meno impatto, permettendo alla natura di evolversi e prosperare. Samus dovrà contare sulle proprie forze per sopravvivere all’interno di Ghavoran.
Ferenia è l’area che più di tutte mostra un’intensa connessione con l’antica civiltà dei Chozo. Le architetture e l’estetica del luogo sono un continuo richiamo a quello che fu uno dei popoli più avanzati della galassia. In Metroid Dread scopriremo i retroscena che portarono alla scomparsa dei Chozo.
A più riprese sono stati mostrati anche nemici facenti parte dell’ecosistema del pianeta. La maggior parte dei mostri piccoli, e una porzione dei boss, saranno infatti autoctoni di ZDR e rispecchieranno le caratteristiche peculiari dei vari biomi.
Le varie zone, seguendo la tradizione della saga e dei metroidvania in generale, saranno sicuramente interconnesse, piene di passaggi e zone segrete. L’esplorazione è un elemento fondamentale della serie di Metroid e lo sarà altrettanto all’interno di Metroid Dread.
La data di rilascio è molto vicina e sicuramente, nei giorni a ridosso del lancio, avremo qualche dettaglio extra per invogliare gli indecisi all’acquisto. Metroid Dread sarà disponibile su Nintendo Switch dal’8 ottobre 2021, sia in un’edizione da collezione che in versione standard.