Metroid Prime 4 si sta facendo attendere. Sono passati ormai 4 anni dall’annuncio originale durante l’E3 2017, e 2 anni da quando il progetto è stato completamente resettato.
È chiaro che ci vorrà ancora del tempo prima che il gioco veda la luce, e così i fan, ricalibrando le loro aspettative, hanno riposto le loro speranze in un annuncio apparentemente più modesto: un port per Nintendo Switch di Metroid Prime Trilogy. Sebbene costituirebbe il miglior modo per far conoscere la serie ai neofiti, la realizzazione del port del gioco originariamente uscito per Wii nel 2009 sarebbe piuttosto complessa.
Metroid Prime Trilogy su Switch non s’ha da fare?
Stando a quanto comunicato su Facebook da Michael Wikan, per anni Senior Designer presso Retro Studios, un port di Metroid Prime Trilogy sarebbe molto problematico:
“Sono piuttosto scettico, non credo che accadrà mai. Adattare i primi due Metroid Prime ai controlli di movimento fu piuttosto semplice e immediato, ma convertire Metroid Prime 3 a un sistema di controlli analogico costituirebbe uno sforzo erculeo, dato che il suo codice è scritto in modo estremamente specifico usufruendo di trigger volumetrici per rilevare con precisione i movimenti necessari per attivare gli interruttori, e i boss sono pensati per sfruttare la facilità di puntamento tipica del cursore.”
Wikan aggiunge inoltre che Retro Studios non dispone più dei tool necessari per lavorare sul codice base dei giochi Metroid Prime. Un eventuale port richiederebbe un tedioso lavoro di codificazione che impegnerebbe 4-5 persone per circa un anno, rendendo la re-release un’operazione ben più complessa di quanto sarebbe potuto sembrare inizialmente.
Va ricordato, comunque, che questa è l’opinione personale di Wikan, ormai ex dipendente di Retro Studios, e non sappiamo quali siano i piani effettivi di Nintendo in merito. Chissà che il futuro non ci riservi qualche sorpresa.