In seguito all’annuncio di Metroid Dread nel corso del Nintendo Direct dell’E3, è stato registrato un esponenziale aumento delle vendite dei capitoli (al momento) reperibili solo sul Nintendo eShop di Wii U.
Nello specifico, Metroid Zero Mission e Metroid Fusion, entrambi usciti originariamente su Game Boy Advance, sono attualmente in cima alla classifica dei bestseller dello store digitale, seguiti poco dopo da Metroid Prime Trilogy.
Metroid has made it to the top charts on the Wii u #MetroidDread #Metroid pic.twitter.com/Ggn7J8CGhD
— Pigs (@pigs4ben) June 24, 2021
Metroid… 5? Un po’ di chiarezza
Il rinnovato interesse per i vecchi giochi della serie è da imputare al “5” legato a Metroid Dread, primo nuovo capitolo della serie ad essere in 2D in circa 19 anni, che di fatto si ricollega agli eventi dei titoli precedenti, pur essendo tranquillamente giocabile anche per i neofiti, come ha precisato Sakamoto stesso.
La storyline della serie principale, quella dei capitoli in 2D, vede Samus avere a che fare con i Metroid, le letali creature aliene che non a caso danno il nome alla saga. Gli eventi seguono una linea orizzontale, rispettando logiche di causa ed effetto che creano dei contesti ben definiti per ogni singolo gioco, di fatto raccontando l’evoluzione e la crescita di Samus attraverso le sue avventure. Metroid Dread sarà il capitolo finale di questa storia, ma non porrà di certo fine ai capitoli in 2D.
La serie Prime è da considerarsi invece come una “divergenza”, non solo per la telecamera in prima persona e il ritmo relativamente meno frenetico del gameplay, ma anche narrativamente, presentando trame che, pur includendo i Metroid, si concentrano sulla minaccia rappresentata dal Phazon, una misteriosa sostanza capace di corrompere ed alterare gli organismi viventi.
Gli unici capitoli della serie a non essere stati protagonisti di un boost di vendite sono Metroid: Samus Returns (remake di Metroid II: Return of Samus) e Super Metroid, il primo perché attualmente disponibile solo su 3DS, il secondo in quanto già incluso nel Nintendo Switch Online.
A questo proposito, chissà se Nintendo deciderà mai di includere i titoli Game Boy Advance al servizio?