L’acquisto di Bethesda da parte di Microsoft può finalmente dirsi compiuto. Dopo qualche dubbio legato alla class action intentata contro la software house in merito ai season pass di Fallout 4 (che avrebbe potuto far ritardare di qualche tempo l’accettazione), in mattinata è arrivata la conferma della Commissione Europea che ha approvato con successo tutta l’operazione.
Negli scorsi giorni si erano fatte avanti alcune indiscrezioni che consideravano l’operazione come già conclusa. Dopo l’ufficialità delle ultime ore mancherebbe soltanto un annuncio ufficiale da parte di Microsoft.
Facciamo ora qualche passo indietro e torniamo ad alcuni giorni fa quando Jeff Grub ha confermato, con il suo classico appuntamento in podcast, che Microsoft avrebbe in mente di “festeggiare” il tutto con una conferenza, dove Bethesda e i progetti sul futuro sarebbero gli argomenti principali.
Le sue dichiarazioni non si sono fermate qui. Infatti il giornalista, molto vicino agli ambienti verde crociati ha specificato (abbassando un po’ le aspettative sulla conferenza), che non ci sarà nessun nuovo annuncio.
Si parlerà insomma di quella che sarà la visione futura del gruppo, di quali saranno le novità del gamepass e magari una qualche delucidazione sul concetto di esclusiva, uno degli argomenti più caldi di questi ultimi mesi.
Microsoft e Bethesda: i prossimi progetti saranno esclusivi?
La domanda da 100 milioni di dollari rimane ancora senza un’effettiva risposta, ma questa volta con la sicurezza che nelle prossime settimane, se non addirittura nei prossimi giorni questo dubbio possa essere chiarito. Qualunque sia la decisione, questo evento rimane uno dei più significativi degli ultimi anni.
Nelle ultime ore si fanno avanti teorie, spinte dalle dichiarazione del giornalista Tom Warren, sulla non esclusività dei prodotti targati Bethesda, con la possibilità quindi che titoli del calibro di The Elder’s Scroll VI e Starfield, siano giocabili anche dai possessori di PlayStation 5. Secondo questa visione l’acquisto di Microsoft sarebbe del tutto volto a favore del gamepass, con l’idea di avere sempre più abbonati.