Il colosso statunitense ridisegnerà i suoi 4 flagship (Londra, New York City, Sidney e la sua sede nel campus di Redmond) come degli show-room dove sarà possibile provare la Microsoft Experience, ma non si potrà acquistare alcun tipo di prodotto. Purtroppo, tutti gli altri Store sparsi per il Mondo, circa 80, saranno destinati alla chiusura entro la fine dell’anno.
L’azienda ha dichiarato che tutto il personale addetto alla vendita al dettaglio sarà richiamato nelle strutture aziendali e continuerà a lavorare digitalmente, fornendo un servizio di vendita da remoto, ma anche customer care e training. Queste dichiarazioni sono state confermate in un certo senso da The Verge, che tramite un suo rapporto fa sapere che al momento in Microsoft non sono previsti licenziamenti.
Le chiusure faranno contrarre un debito di $450 milioni con inevitabili svalutazioni di tutte le attività sul territorio. Microsoft ha sottolineato, però, che continuerà ad investire sui suoi store online di Microsoft.com, Xbox e Windows che raggiungono oltre 1,2 miliardi di persone al mese in 190 mercati in tutto il Mondo.
“Le nostre vendite online sono cresciute man mano che il nostro portfolio prodotti si evolveva, con offerte digitali sempre maggiori, e il nostro team ha dimostrato di saper soddisfare le richieste e i bisogni dei clienti nonostante non ci fosse un luogo fisico di riferimento” ha dichiarato David Porter, vicepresidente aziendale del colosso dell’informatica.
“Siamo grati ai nostri clienti digitali e continueremo a servirli sia online che con il nostro team di vendita al dettaglio nelle sede aziendali Microsoft“.
L’azienda ha iniziato forzatamente il suo processo di chiusura degli store a marzo causa Covid-19. Tale processo che, secondo The Verge, era pianificato entro la fine del 2021 è stato solo reso più veloce, appunto, dalla pandemia.
Le chiusure arriveranno proprio pochi mesi prima del lancio dell’ultima ammiraglia della casa statunitense, cioè Xbox Series X.