Periodo di gran festa in casa Microsoft grazie alla celebrazione dei vent’anni della popolare Xbox, onorata al meglio grazie ad un evento esclusivo inaugurato dalla stessa casa di Redmond. Negli anni abbiamo visto Microsoft acquisire numerosi studi di sviluppo ed espandersi, oltre che ad evolversi videoludicamente parlando. Una strategia consolidata, che mira all’evoluzione del concetto di qualità abbinato alla produzione di esclusive che, pur essendocene di gran spessore, si ha comunque una carenza quantitativamente parlando rispetto che ai suoi principali competitor.
Microsoft non è nuova a notizie bomba che parlano dell’acquisizione di grandi team di sviluppo, anche se certe fantasie a volte portano a ragionare decisamente fuori dagli schemi. In occasione del ventesimo anniversario di Xbox, Microsoft ha inaugurato e “allestito” un museo digitale che ripercorre tutta la storia della console di Redmond, dagli albori fino a oggi, con tante piccole chicche e curiosità a fare da contorno a questa bella esperienza virtuale.
Tra queste un foglio di carta salta all’occhio dei visitatori, più precisamente una lettera: il destinatario è niente meno che Nintendo of America.
Una lettera che dimostra l’impensabile: Microsoft ha provato davvero ad acquisire Nintendo!
Mercoledì, 20 ottobre 1999. Una lettera firmata da Rick Thompson, allora Vice Presidente di Xbox. Una lettera in cui si esprimono apprezzamenti molto evidenti e colorati, contornati da una richiesta: lavorare insieme per sviluppare videogiochi di un’altra categoria. Nella suddetta lettera, Thompson parla nello specifico di rendere la console nome in codice “Dolphin“, ovvero il Gamecube, una console estremamente performante, con i migliori giochi disponibili: in poche parole, rendere Gamecube la miglior console sul mercato.
Nintendo of America, di tutta risposta, declina e rispedisce al mittente l’offerta con più di qualche sorriso. Questa lettera fa riflettere e fantasticare tutti i videogiocatori: come sarebbe stata Gamecube sotto lo sviluppo coordinato con Microsoft? Riusciresti mai ad immaginare l’iconico cubetto made in Nintendo non più viola… ma verde?