Microsoft, dopo l’incredibile acquisizione del gruppo Bethesda del prossimo anno, il potenziamento del suo catalogo Game Pass e quello di servizi come xCloud, ha fatto tremare il mercato vide0ludico con un acquisto davvero enorme.
Xbox, infatti, ha ufficialmente acquistato Activision Blizzard, ovvero una delle più grandi e longeve aziende dell’ambiente del gaming. Una corporazione che detiene moltissimi brand e titoli amatissimi e giocatissimi.
Activision Blizzard era balzata all’attenzione della stampa di settore (e non) per dei clamorosi scandali su conclamati abusi, maltrattamenti e trattamenti verso il personale disumani e stigmatizzanti. Per questo, la stessa, nonostante avesse mantenuto cifre e numeri mostruosi, aveva avuto una forte flessione, sopratutto nella sua immagine.
Considerando che questo acquisto ha raggruppato sotto un’unica grande etichetta un numero enorme di studi e publisher, sono in molti a chiedersi se questa mossa è effettivamente in linea con le norme e le leggi sul monopolio. Degli esperti hanno chiarito la situazione.
Microsoft potrà acquisire Actvivion Blizzard
Dan Ives, un importante esperto di Wedbush Securities, ha sottolineato che la compagna fondata da Bill Gates sta spadroneggiando con tutti questi acquisti perché gli organismi dediti al controllo degli stessi sono molto più concentrati su altre grandi Corporation come Meta, Amazon, Apple e Google. Pertanto, secondo Ives, l’acquisizione di Activision Blizzard andrà in porto senza particolari intoppi.
Secondo Kirk Materne, altro noto analista per Evercore ISI, il processo potrebbe essere lungo e forse complesso, soprattutto per l’attenzione mediatica che genererà ostacoli burocratici più o meno complessi. Tuttavia, nonostante queste “normali” difficoltà, l’acquisizione, sempre secondo questi esperti, alla fine si concluderà.
Non sappiamo ancora quali effetti provocherà direttamente sul catalogo di Xbox Game Pass e non abbiamo notizie sulla possibile esclusività dei prodotti di Activision Blizzard, ma certo è che si tratta di una serie di operazioni lunghe che, se tutto andrà bene, saranno registrare nell’anno fiscale 2023.
Insomma, di carne al fuoco presso Xbox ne abbiamo molta, e la strategia di Phil Spencer, a suon di acquisizioni, dell’apertura dei cataloghi e del potenziamento dei servizi sta dando i suoi frutti, anche grazie alle quasi infinite disponibilità economiche della sua compagnia.