Microsoft, mentre tutti stanno gustandosi i premi per i recenti The Game Awards (che hanno mostrato anche parecchi annunci), sta affrontando delle ore non proprio facili.
La nota acquisizione di Activision Blizzard sta incontrando più ostacoli del previsto e sembra davvero che non sia affatto facile concludere. Da poche ore è giunta la notizia ufficiale della volontà di un importante ente federale degli USA di bloccare l’acquisto. Ecco i dettagli.
Microsoft vs FTC. Come andrà a finire?
La Federal Trade Commission, l’ente che negli Stati Uniti si occupa di casi come l’acquisizione di Activision da parte del colosso di Redmond, si è da poco espressa sulla questione. Dato che il suo obiettivo ufficiale è quello di:
«Proteggere il pubblico da pratiche commerciali ingannevoli o sleali e da metodi sleali di concorrenza attraverso l’applicazione della legge, la difesa, la ricerca e l’istruzione».
L’FTC, in maniera ufficiale, ha comunicato di essere contro questa enorme operazione finanziaria. Approfondiamo la questione visionando il comunicato ufficiale disponibile a questo link.
Nel documento riscontriamo parole non esattamente dolci. Eccone alcuni estratti:
«La FTC ha individuato i precedenti di Microsoft nel comprare e usare contenuti in ambito gaming di valore per distruggere la competizione delle console rivali, come nel caso di ZeniMax, compagnia proprietaria di Bethesda Softworks. L’azienda ha reso diversi giochi Bethesda, come Starfield e Redfall, esclusive, a dispetto delle rassicurazioni fornire alle entità antitrust d’Europa in cui affermava di non avere motivi per rendere questi titoli non disponibili sulle altre console».
Insomma, una situazione che, di giorno in giorno, si rende sempre più pesante e che appare tutt’altro che semplice. Arrivati a questo punto sembra difficile pensare ad un’effettivo lieto fine. Anche perché l’FTC è un ente dotato di parecchio potere.
Leggiamo ancora altre parti del comunicato, con l’ente che afferma di avere l’obiettivo di impedire:
«a Microsoft di avere il controllo su uno studio indipendente e leader, perché non lo utilizzi per danneggiare la concorrenza in diversi mercati dinamici e in rapida espansione o di manipolare i prezzi di Activision, di abbassare la qualità dei suoi prodotti oppure la qualità dei titoli sulle altre console e sui servizi da gaming»
Dopo queste pesanti accuse la risposta di Redmond non si è di certo fatta attendere, con la compagnia che ha affidato al twitter di Brad Smith l’arduo compito di argomentare e di sfidare l’importante ente.
We have been committed since Day One to addressing competition concerns, including by offering earlier this week proposed concessions to the FTC. While we believe in giving peace a chance, we have complete confidence in our case and welcome the opportunity to present it in court.
— Brad Smith (@BradSmi) December 8, 2022
Microsoft, lo diciamo da subito, non ha affatto intenzione di lasciar perdere e questo traspare chiaramente da alcune delle parole di Smith:
«Dal primo giorno ci siamo impegnati ad affrontare i problemi di concorrenza, anche offrendo all’inizio di questa settimana concessioni proposte alla FTC. Mentre crediamo nel dare una possibilità alla pace, abbiamo piena fiducia nel nostro caso e accogliamo con favore l’opportunità di presentarlo in tribunale».
La questione, quindi, non finisce di certo qui e la notizia sul fatto che anche Sony voglia bloccare l’operazione per paura di una possibile situazione di monopolio non sta affatto rincuorando i fan della compagnia americana.
In attesa di comprendere come possa andare a finire la complessa acquisizione, bisogna senz’altro sottolineare come, a dispetto delle prime fasi di next-gen, adesso i rapporti tra le due compagnie siano davvero arrivati ai minimi storici.
Che sia l’ora di vedere sorgere un vero e proprio colosso dell’industria gaming? Ancora nulla è stato deciso in maniera definitiva.