Mini Motorways è uno di quei titoli che ha subito catalizzato l’attenzione di una nicchia di appassionati, che si erano già affezionati al particolarissimo gameplay di Mini Metro, il quale univa sapientemente meccaniche da gestionale con altre da puzzle game, con un risultato finale unico nel suo genere.
Mini Motorways segue proprio le orme lanciate dal suo predecessore, riprendendo lo stesso concetto, ma trasportando tutto sui movimenti in superficie, piuttosto che sottoterra. In questo caso, quindi, il nostro obiettivo sarà quello di creare le strade di una città e non delle ferrovie metropolitane. Vediamo com’è il risultato nella nostra recensione.
In Mini Motorways si va subito al sodo
Mini Motorways non presenta alcuna storia al giocatore ma, al contrario, lo mette subito davanti al gameplay nudo e crudo. Non abbiamo nessun contesto narrativo che faccia da sfondo alla parte puramente ludica, ma si inizia semplicemente a giocare, fin dal primo momento.
E’ chiaro, quindi, che Mini Motorways punta tutto sul gameplay, sufficientemente diverso da quello di Mini Metro e quindi non limitato a un more of the same. Costruire strade di superficie è infatti molto diverso rispetto a quanto abbiamo visto in passato e, soprattutto, le meccaniche di gioco sono leggermente diverse.
Ogni partita si basa su poche premesse. Nella mappa spawnano case di un certo colore, insieme a destinazioni della stessa tonalità. Il nostro compito è quello di disegnare delle strade che possano collegare le prime alle seconde. Se inizialmente questo è facile e immediato, proseguendo nella partita appariranno case e destinazioni di colori diversi e, di conseguenza, sarà necessario creare un vero e proprio impianto stradale, che possa portare tutti ai rispettivi colori.
Ogni destinazione, infatti, accumula dei simboli, i quali normalmente vengono raccolti dalle macchine che ci arrivano. Accumularne troppi, però, creerà un timer sopra il luogo corrispondente e, allo scadere del tempo, porterà al game over. Al contrario, ogni simbolo raccolto dalle auto di dona un punto, che si accumula a quelli complessivi presenti in alto a destra. Neanche a dirlo, l’obiettivo di Mini Motorways è quello di accumulare un certo numero di questi punti.
Anche se descritto così può sembrare semplice, il gameplay di Mini Motorways nasconde molte insidie. Tanto per cominciare, la mappa che abbiamo di fronte è divisa in caselle e per “disegnare” le strade bisogna consumare una “tessera strada” per ognuna. Bisogna quindi gestire le limitate, cercando di disegnare i vari percorsi in modo efficiente.
Ad aggiungere ulteriore profondità ci pensano alcune tessere speciali, che permettono di costruire autostrade, ponti, rotatorie o semafori, tutti e tre utili strumenti per gestire al meglio il traffico. Da questo punto di vista abbiamo un piccolo sbilanciamento in sfavore dei semafori, decisamente meno utili delle rotatorie.
Di base, il gameplay di Mini Motorways è tutto qui. Ma non farti ingannare dal fatto che ci siano poche meccaniche, visto che parliamo di un titolo in grado di offrire parecchie situazioni interessanti. Proseguendo nelle partite, infatti, ci troviamo inevitabilmente a gestire un numero immenso di destinazioni, con un numero limitato di risorse.
Una volta finite le tessere a nostra disposizione, infatti, dobbiamo necessariamente aspettare la fine di una settimana (in-game) per averne altre e, fino ad allora, dovremo arrangiarci con quanto abbiamo a disposizione in quel momento. Capita quindi di avere situazioni in cui spawnano nuove destinazioni e diventa necessario aggiungere nuove strade, solo per scoprire di non avere abbastanza risorse e, di conseguenza, dover ripensare la struttura di alcune strade precedentemente disegnate.
Per fortuna, infatti, è possibile distruggere strade costruite in precedenza, in modo da guadagnare le tessere corrispondenti, da poter poi riutilizzare.
In pratica, siamo davanti a una formula solida e divertente, che sfrutta benissimo le poche meccaniche proposte, creando un piacevole mix tra puzzle game e strategico. Ci sono però alcuni difetti. Tanto per cominciare, il sistema di gioco si basa su un sistema di colori che ci vede unire certe case a certe destinazioni (per esempio case rosse a destinazioni rosse).
I colori assegnati all’inizio della partita, però, non cambiano mai e, di conseguenza, le stesse case dovranno sempre andare verso la stessa direzione. Questo riduce inevitabilmente la complessità generale della formula, dato che porta ad alcune situazioni in cui la città viene creata a piccoli sistemi chiusi, piuttosto che come una grande metropoli interconnessa.
Capita, per esempio, di vedere case di un certo colore spawnare vicino a una destinazione e, di conseguenza, il giocatore potrebbe collegare i due punti senza necessariamente connettere le strade al resto della cittadina, semplificandosi la gestione del traffico generale. Questo, in Mini Metro, era evitato dalle stazioni che ospitavano diversi tipi di passeggeri e, quindi, impedivano al giocatore di diventare troppo “statico” nella sua gestione.
Siamo quindi davanti a una complessità inferiore rispetto a quella vista in Mini Metro, che qui si riflette anche nelle tessere speciali. Sia chiaro, Mini Motorways resta comunque un’esperienza godibile e divertente, soprattutto se hai già apprezzato il predecessore e cerchi qualcosa di diverso.
Infine, va fatta una menzione d’onore a un piccolo dettaglio, o meglio, alla sua assenza. Capita spesso nelle fasi avanzate delle partite di vedere spawnare nuove case o destinazioni, senza che questo venga segnalato in modo sufficientemente chiaro. Lo stesso dicasi per i timer. Servirebbe, invece, una sorta di “indizio” audio o visivo più palese, che possa immediatamente comunicare al giocatore di fare attenzione. Un piccolo dettaglio, che però si dimostra fondamentale nel caos delle partite avanzate.
Bellissimo da vedere
Mini Motorways vanta un comparto tecnico di tutto rispetto. Nonostante ci siano animazioni ed effetti minimali, infatti, il risultato finale resta decisamente gradevole. Questo soprattutto grazie al comparto artistico minimale che, pur essendo meno astratto di quello visto in Mini Metro, si conferma stiloso e originale.
Il comparto audio, invece, è ottimo, grazie a musiche rilassanti ed effetti sempre adatti alle varie occasioni. Servirebbero però i già citati indizi audio più chiari, che sarebbero funzionali al gameplay