Come sarebbe No Man’s Sky in 2D? A rispondere a questa domanda ci prova lo sviluppatore Isaac Denner, il quale insieme a Iceberg Interactive, ci da Minicology ovvero un titolo in cui prenderai i panni di un solitario astronauta che dovrà riparare la sua navicella spaziale ed esplorare i mondi di gioco. Un concept sicuramente simpatico, che non si prende troppo sul serio, ma sarà sufficiente per emergere dalla miriade di idie che intasano Steam ogni giorno? Continua nella lettura per scoprirlo.
Un atterraggio di fortuna su un pianeta disabitato…forse
Dopo un atterraggio di fortuna su un pianeta abbastanza sconosciuto e quindi potenzialmente pericoloso, ti ritroverai come unico sopravvissuto di una spedizione esplorativa. Il tuo obbiettivo principale è riparare la tua nave e scoprire cosa sia realmente accaduto, esplorando la galassia a bordo della tua navicella spaziale di color arancione.
Una premessa estremamente classica per un gioco del genere, ma comunque superiore alla media in alcuni aspetti, visto che buona parte dei giochi con contenuti simili, non aggiunge nemmeno uno straccio di trama, almeno Mincology ci prova a dare un background al tutto. Con l’aiuto di un irritante drone, il quale cercherà, alla meno peggio, di spiegarti le basi del gameplay, scoprirai che dovrai affrontare alieni, animali ostili, automi e orrori cosmici lungo il tuo cammino.
La parola d’ordine in Minicology è sopravvivenza
In Minicology, avrai l’opportunità di esplorare piccoli pianeti completamente accessibili e ricchi di risorse da raccogliere. Ognuno di questi mondi presenta una varietà di caratteristiche che si estenderanno dalla superficie del pianeta fino al suo nucleo, a patto che tu abbia l’equipaggiamento necessario per sopravvivere al viaggio. Inizialmente, sarai bloccato sul pianeta di partenza, ma una volta riparata la tua astronave, potrai esplorare liberamente la galassia. L’esplorazione avviene a piedi, supportata da dispositivi tecnologici come un jetpack e naturalmente viaggerai tra i vari settori della galassia con la tua navicella, affrontando una serie di obiettivi primari e secondari.
Come succede spesso in questo tipo di giochi, dovrai avere un occhio sempre puntato alla salute e alla nutrizione, compito reso semplice dalla lenta riduzione della fame del tuo personaggio e dall’abbondanza di cibo nei pianeti che andrai ad esplorare. Tuttavia, visto che sei pur sempre un naufrago spaziale, la sopravvivenza non consiste solo nel dover mangiare o nel tenerti sano, potresti incappare in alcuni malus i quali scompariranno con il tempo, oppure con l’utilizzo di oggetti specifici.
Su ogni pianeta troverai degli obiettivi i quali verranno rappresentati da delle casse colorate e per essere portati a termine dovrai completare mini-missioni che possono variare dal: pianta un numero specifico di piante o modifica l’ambiente in un determinato modo. Queste missioni ti ricompenseranno con risorse preziose o oggetti unici.
Oltre a queste casse, potrai trovare contenitori normali e materiali sparsi da raccogliere, come risorse grezze o anche costruzioni in rovina da smantellare per poi essere trasformate in risorse. Il sistema di progressione in Minicology è ben strutturato, visto che va ad incentivare l’esplorazione di ogni angolo del pianeta che stai esplorando, anche se alcuni punti possono diventare monotoni col tempo, ma questo è un difetto che si applica a po’ tutti i titoli di questo genere.
Se durante le tue esplorazioni dovessi eliminare troppe creature o raccogliere eccessive risorse di un pianeta, l’ambiente si adatterà dinamicamente, portando all’estinzione di animali e piante. Minicology non è per nulla realistico, ma nonostante questo le tue azioni possono causare il collasso degli ecosistemi. Tuttavia questa cosa è assolutamente evitabile, visto che potresti metterti di impegno ed iniziare la tua coltivazione oppure metterti ad allevare bestiame.
Nonostante il suo aspetto carino e l’atmosfera leggera, Minicology pone grande enfasi sul combattimento. Affronterai numerose creature aliene ostili oppure robot nei settori spaziali inesplorati. Avrai a disposizione un vasto arsenale di armi, sia da mischia che a distanza come ad esempio: spade, asce, mazze, pistole, fucili e archi. Le armi e l’equipaggiamento utilizzano un sistema di attributi semplice, con statistiche di attacco, difesa e probabilità di critico. Ovviamente non devi aspettarti una profondità paragonabile a quella di un action RPG che nasce come tale, visto che qui è tutto molto più basilare.
La maggior parte delle armi e delle armature ha una durata limitata, quindi dovrai ripararle frequentemente per evitare che si rompano durante una battaglia. Sebbene non sia frustrante come in altri giochi, questa meccanica può diventare noiosa se intendi combattere spesso in breve tempo o vuoi provare ad affrontare nemici più forti.
Non mancano nemmeno i boss, i quali si dividono in due categorie: i boss d’invasione (i quali potrebbero rilasciarti delle risorse rare una volta sconfitti) e i boss principali, legati alla trama principale. Ovviamente questi sono molto più potenti rispetto agli altri nemici e nella maggior parte dei casi dovrai compiere azioni specifiche per farli apparire. Morirai frequentemente, specialmente quando ti imbatterai in nuove aree con nemici più forti rispetto al tuo equipaggiamento. Morire significa perdere parte della tua esperienza, ma questa rimarrà nel luogo della tua morte in attesa di essere recuperata (Dark Souls, is that you?).
Anche se è presente una barra dell’esperienza con livelli, la vera progressione del personaggio è data principalmente dall’equipaggiamento, dalle armi e dagli accessori. Per sbloccare nuovi oggetti, dovrai prevalentemente crearli, anche se alcuni possono essere acquistati dai mercanti, utilizzando valute specifiche o barattando oggetti. La progressione è suddivisa in fasi, il che significa che dovrai esplorare mondi più lontani e raggiungere determinati traguardi, sia tecnologici che in termini di risorse, per produrre equipaggiamenti migliori o migliorare quelli esistenti, come l’espansione dello zaino.
Attraverso un’interfaccia di ricerca, potrai consultare progetti esistenti e scoprirne di nuovi. Come in molti altri giochi di sopravvivenza open-world, diversi banchi da lavoro ti permetteranno di creare vari oggetti, equipaggiamenti e macchinari. Peccato che l’interfaccia dell’inventario di Minicology, come ad esempio la barra degli strumenti e il layout generale risultano davvero poco intuitivi e macchinosi.
Un cartone animato interattivo
Lo stile visivo del gioco è molto interessante e carino da vedere. I mondi in miniatura sono realizzati con un’estetica molto cartoonesca la quale dà vita ad ambienti con colori sparati, ma soprattutto le creature che popolano i pianeti sono degne di nota, visto che hanno un design spesso eccentrico, ma sempre bello da vedere.
Per quanto riguarda l’audio, la qualità è molto buona, tuttavia il volume spesso appare un po’ sbilanciato, con punti in cui questo potrebbe risultare più alto del dovuto. Questo accade soprattutto con alcuni effetti sonori, i quali si potrebbero attivare a tutto volume in maniera del tutto inaspettata, con conseguente salto dalla sedia.