Un uomo di 27 anni è stato arrestato dopo essere stato sorpreso nell’atto di vendere file di The Legend of Zelda: Breath of the Wild moddati per dare al giocatore vantaggi.
Se sei stato in Asia, o in particolare in Giappone, avrai sicuramente avuto la possibilità di vedere quanto diverso possa essere lì tutto, dall’architettura alla concezione di ciò che è accettabile socialmente e legalmente. Ciononostante, è facile stupirsi di come certe azioni per noi ritenute assolutamente normali, possano risultare in sanzioni per cittadini nipponici nel loro paese natale, o persino nel loro arresto.
Se vendi mod per The Legend of Zelda: Breath of the Wild vieni arrestato
L’uomo sopra citato si chiama Ichimin Sho, ed è stato arrestato l’8 Luglio dopo essere stato “beccato” a vendere online dei file di salvataggio di The Legend of Zelda: Breath of the Wild modificati per permette al giocatore di avere migliori capacità/statistiche di base per il proprio Link ed essere già in possesso di oggetti rari o altrimenti difficili da ottenere.
I file erano stati adattati alla versione Nintendo Switch di The Legend of Zelda: Breath of The Wild e il costo per ogni servizio si aggirava intorno ai 3.500 yen (31 dollari).
A quanto pare, la vendita di mod di questo tipo sarebbe illegale in quanto in violazione di una legge giapponese sulla prevenzione della concorrenza sleale. Consapevole o meno della legge, il povero Sho è stato presto individuato e arrestato l’8 Luglio dalla polizia della prefettura di Niigata.
Dopo l’arresto, l’uomo ha ammesso di aver venduto software e salvataggi di giochi moddati in precedenza per un ammontare fino a ora di 10 milioni di yen (circa 90.000 dollari) nell’ultimo anno e mezzo. Un mestiere piuttosto lucrativo, insomma, ma che sicuramente le autorità non hanno preso troppo bene. La morale? Se dovessi andare in Giappone, occhio a non farti beccare con le mani nella marmellata.