Da quando esistono i social network, si è diffusa la strana usanza di condividere online strane sfide che si traducono spesso in giochi pericolosi che mettono a repentaglio la stessa vita dei partecipanti. Tra le tante mode assurde c’è la Tide Pods Challenge.
Tide Pods Challenge cos’è?
Si tratta di una stupida sfida (challenge vuol dire sfida appunto), che consiste, nel mordere le capsule di detersivo per lavatrice o lavastoglie. Insomma quelle che si trovano in scatola, anche in Italia, in tutti i supermercati.
Non solo bisogna mordere le capsule pods, ma, perché la sfida sia valida, è necessario filmarsi e postare il video in rete, su Youtube, Facebook o Instagram.
Un Gioco Pericoloso
La Tide Pods Challange è una sfida che non andrebbe accettata, ovviamente, in quanto ingerire i detersivi è di per sé molto nocivo per la salute.
Non a caso in America, già nei primi giorni del nuovo anno, sono aumentati i casi del genere. Circa 37 ragazzi sono finiti di corsa al centro antiveleni: il problema serio è che ci sono finiti intenzionalmente.
Una moda preoccupante
Il fenomeno in forte crescita è decisamente preoccupante. Questo vuol dire in primis che c’è un problema sociale che forse si sta sottovalutando. Forse il fatto che i ragazzini per farsi notare ed avere dei like, mettono a rischio la propria vita.
In secondo luogo con i detersivi non si scherza! Sempre in America si sono registrati già dieci decessi: tra le vittime vi sono bambini e purtroppo anche anziani affetti da demenza.
I danni per la salute
L’ingestione di detersivo può portare alla morte per avvelenamento o ad avere difficoltà respiratorie e perdita di coscienza.
L’intervento dei social
Visto la pericolosità del fenomeno, i principali social network, Youtube per primo, hanno deciso di censurare tutti i video della sfida postati dagli utenti.
E’ scesa in campo l’azienda Tide produttrice del detersivo, diffondendo a sua volta un video che sconsiglia l’ingestione del prodotto.
Speriamo che questa stupida “moda” scompaia al più presto dal web. Bisognerebbe fare una campagna nella quale si spiega che un like non può valere una vita!