Sviluppato da Yume Game Studio in sinergia con EastAsiaSoft e pubblicato da quest’ultimo, Moe Waifu H Genius è un puzzle game che si inserisce nella marea di titoli targati EastAsiaSoft e che vede una tipologia di minigiochi far da co-protagonista insieme a una serie di figure femminili che, più si avanza nel gioco affrontando livelli di difficoltà elevati, più si vanno a svestire. Noi abbiamo messo alla prova la nostra memoria su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione!
Moe Waifu H Genius e una serie di fanciulle scelte a caso
Moe Waifu H Genius non ha alcun tipo di narrazione, setting, plot, incipit… niente. Manca totalmente una qualche motivazione narrativa che possa spingerci a progredire nella brevissima campagna proposta. A conti fatti, l’unico reale motivo proposto dal gioco è svelare le varie protagoniste scoprendone l’abbigliamento intimo. Tutto qui.
Se te lo stai chiedendo, il titolo presenta cinque fanciulle di razze diverse che danno vita a un roster anonimo e confuso. Si va dalla fatina dai capelli verdi a un’anonima “ragazza” (denominata così anche dai trofei e, a tal proposito, la coppa di platino è una vera passeggiata) passando per una sorta di strega malvagia semi-ignuda. Ahinoi, neanche queste fanciulle riescono a lasciare il segno.
Chi si aspetta un fan service come si deve, resterà deluso: Moe Waifu H Genius è più casto e puro della media dei titoli di EastAsiaSoft, limitandosi a tre fasi di svestizione che rimangono sempre ben coperte. Inoltre, le fanciulle proposte risultano anche terribilmente anonime e poco accattivanti, indebolite da artwork sbiaditi e che risultano persino inferiori per qualità ai fondali (altrettanto anonimi e usati come meri riempitivi) del gioco.
Un banalissimo puzzle game basato sulla memoria
Appurato che manca tanto la trama quanto il fan service e che le protagonista del titolo sono messe totalmente a caso e senza alcun tipo di appeal e originalità, passiamo all’aspetto prettamente ludico del titolo. Cos’è Moe Waifu H Genius? Si tratta di un puzzle game incentrato sull’utilizzo della memoria. Un banalissimo e abusatissimo gioco di memoria.
Per farla breve: avremo dalle quattro alle otto caselle su schermo, ognuna di esse legata a un tasto del controller e caratterizzate da un’immagine altrettanto anonima a formare un set fantasy contenendo icone di: corona, bandiera, pozione, fulmine, spada, ecc. Ogni ragazza del titolo ha tre livelli (uno per ogni fase di svestizione) e ogni livello è caratterizzato da tre round.
Per ogni round, il gioco consiste nel dover memorizzare l’ordine con cui premere i tasselli a schermo. Tutto qui. Verrai valutato per velocità di tempo e, in caso di errore, dovrai subito ricominciare il round. Non c’è altro. Un intero titolo basato su questo. Inutile dire che, chi ha buona memoria, può completare il titolo in meno di un’ora visto e considerando che l’unico concreto ostacolo sono un paio di “trappole visive” come delle onde o delle chiazze nere (entrambe idee carine ma che si perdono nel piattume generale di un titolo completamente privo di mordente e originalità).
L’unica sfida del titolo è legata alla nostra capacità di memorizzare l’ordine esatto delle caselle da premere che, tra l’altro, non si ripetono mai nello stesso round, semplificando ulteriormente l’esperienza (banalmente, puoi anche procedere ad esclusione se la memoria ti vacilla). Ed essenzialmente, non c’è altro nel titolo, un’esperienza di 15 livelli che vola via senza lasciare alcuna traccia e che fatichiamo a consigliare.
Grafica e sonoro
Come anticipato, chi si aspetta un titolo malizioso resterà con l’amaro in bocca. Moe Waifu H Genius ha un cast di ragazza decisamente timide e altrettanto poco accattivanti che non riescono a fornire alcun tipo di feedback. Il motivo è anche legato alla qualità della grafica. I loro artwork, statici e apatici, sembrano essere in bassa qualità, incollati su sfondi che, al contrario, offrono più dettagli, risultando più nitidi e facendole quindi sfigurare ulteriormente.
Il sonoro offre una serie di tracce anche carine se non fosse che alcune sono brevissime e alla loro conclusione, prima di ripartire in loop, segue un silenzio che spessa la già soporifera esperienza di gioco. Da citare il doppiaggio in lingua giapponese che vede le nostre protagoniste dire una frase in caso di vittoria o sconfitta. Frase che non possiamo decifrare in alcun modo visto che non ci sono neanche i sottotitoli in lingua inglese.
Inutile segnalare anche l’assenza della lingua italiana, i menù sono solo in inglese ma il titolo non ha alcun contenuto testuale e le regole del gioco non hanno bisogno di alcuna spiegazione essendo praticamente immediato e accessibile a chiunque.