Quando Monster wo Taoshite Tsuyoi Ken ya Yoroi wo Te ni Shinasai. Shindemo Akiramezu ni Tsuyoku Narinasai. Yuusha Tai ga Maou wo Taosu Sono Hi wo Shinjiteimasu, più comodamente Mon-Yu, venne annunciato un mese fa, ti mettemmo al corrente che poco prima del lancio stesso del gioco, Experience, la software house che lo ha sviluppato, avrebbe rilasciato una demo anticipatamente rispetto all’uscita del titolo. Oggi conosciamo finalmente il giorno esatto della release di questa demo, vale a dire il 17 giugno prossimo, ergo circa un mese rispetto alla pubblicazione di questo nuovo dungeon crawler, prevista per il 15 luglio.
Accanto alla data d’uscita della demo, Experience ha anche reso pubblico un gameplay trailer del gioco estremamente esplicativo riguardo il background narrativo e le meccaniche (ovviamente bisogna conoscere la lingua giapponese per fruirne appieno).
Mon-Yu, un caso come tanti altri
Questa esclusiva Nintendo, oggi come quando venne annunciata, continua a essere destinata al solo mercato giapponese. Non si tratterebbe certo del primo titolo originario del Sol Levante non pervenuto sui nostri schermi e neanche del primo ad arrivare con un considerevole ritardo rispetto alla controparte nipponica. Basti pensare a titoli anche più preminenti. Un esempio su tutti è Final Fantasy Type-0 (2011), il quale, pur appartenendo a pieno diritto alla Fabula Nova Crystallis, arrivò in Europa e Nord America solo quattro anni dopo la sua release originale, vale a dire ben dopo la conclusione della suddetta saga con Lightning Returns: Final Fantasy XIII (2013).
È anche vero che localizzare un titolo è un’operazione complessa che richiede tempo e denaro, per cui la scelta di tenere Mon-Yu confinato sull’arcipelago giapponese potrebbe in realtà essere momentanea, con Experience in attesa di valutarne il successo di pubblico e critica prima di procedere ad eventuali release su mercati esteri. Ne consegue che, se ami il genere dungeon crawler e Mon-Yu ti incuriosisce, dovrai augurargli buona fortuna per il suo debutto in patria. Chissà, magari arriverà in Europa prima di quanto immaginiamo.