Moo Lander è un titolo che sembra interessante già dalle premesse, impreziosite da un’estetica decisamente dirompente. Il gioco si pone infatti come un platform coloratissimo e originale, dove il nostro personaggio vola per i livelli, piuttosto che saltare ostacoli e, soprattutto, è alla ricerca di mucche mutanti.
Eh si, Moo Lander parte da premesse assurde e da un’atmosfera sopra le righe, che fa dell’originalità il suo punto di forza. Dopo aver provato una breve demo, è già possibile vedere le potenzialità del titolo. Vediamo quindi cosa aspettarci in quest’anteprima.
Alla ricerca di mucche mutanti
La storia di Moo Lander è tanto semplice quanto assurda. Vestiremo i panni di un astronauta al comando di una navicella spaziale, incaricato di recuperare “l’antico dispositivo” in grado di produrre quantità infinite della risorsa più pura e preziosa di tutte: il latte! Dopo una sorta di guerra, infatti, le scorte di questa risorsa scarseggiano e il protagonista è stato mandato in missione per recuperare…delle mucche.
L’antico dispositivo protagonista della trama del gioco, di fatto, sono vere e proprie mucche mutanti, in grado quindi di garantire scorte di latte. Questo, di fatto, viene utilizzato persino come carburante per la navicella e come fonte di energia per le armi. Partiamo quindi da un pretesto assurdo, che poi viene valorizzato dalle varie battute fatte continuamente dai personaggi.
L’atmosfera del titolo è quindi molto goliardica e i toni della storia sono sempre sopra le righe. Il risultato sembra già godibilissimo, ma bisogna aspettare il gioco completo per vedere se tutto si mantiene interessante fino alla fine.
Moo Lander, dove il latte si usa per tutto!
Il gameplay di Moo Lander è quello di un platform action 2D, dove il nostro avatar vola piuttosto che camminare. Questo piccolo dettaglio, chiaramente, influenza in modo molto marcato il level design e le sfide che ci troviamo ad affrontare. Alla base, il titolo presenta dei livelli lineari, che vedono il giocatore muoversi da un punta A a un punto B.
Il tragitto, però, è disseminato di ostacoli di ogni tipo, che vanno dalle trappole ambientali – come mani in grado di afferrare e uccidere, o rovi che danneggiano – ai nemici, come piante-torrette o animali vari.
Nel caso degli ostacoli ambientali, diventa vitale muoversi nel modo migliore possibile, evitando di toccare le pareti e senza avvicinarsi troppo alle trappole. In alcuni casi, poi, troviamo persino dei piccoli puzzle basati sulla fisica, dove alcune piccole interazioni ambientali consentono di aprire nuovi passaggi. Una bella idea, che però bisogna vedere come verrà sfruttata nel gioco completo.
Allo stesso modo, troviamo alcuni enigmi che invece si basano sulla semplice apertura di porte con la pressione di un interruttore. Questi si trovano spesso molto lontani dalla porta in questione e, di conseguenza, costringono il giocatore e percorrere intere porzioni di livello prima di poter varcare una semplice soglia. Di nuovo, un’ottima idea, che tuttavia necessita di un pizzico di varietà in un prodotto completo e più lungo.
I nemici sono invece di vari tipi e comprendono torrette piantate a terra, cinghiali che saltano verso la nostra posizione e persino creature aeree che ci aggrediscono anche a mezz’aria. Nonostante la demo sia stata breve, Moo Lander ha già mostrato una buona varietà di nemici e situazioni che, si spera, verrà ampliata nel corso dell’esperienza completa.
Il modo in cui si affronta tutto questo, poi, è davvero interessante. La nostra navicella è infatti dotata di diverse abilità. E’ infatti possibile scattare per brevi distanze, utilizzare uno scudo di latte, sparare proiettili di latte solidificato e utilizzare una spada…di latte, ovviamente. I controlli, in ogni caso sono semplici e intuitivi e l’utilizzo di ogni arma è sempre soddisfacente e preciso.
Nel corso della demo si sbloccano velocemente vari strumenti di morte e, in generale, le situazioni richiedono di alternarli tutti, con un risultato che sembra promettere davvero bene. Anche stavolta, però, bisogna rimandare un giudizio definitivo, in modo da vedere se questa varietà e qualità sarà mantenuta per tutta la durata dell’esperienza.
Infine, questo primo sguardo a Moo Lander si conclude con lo scontro contro una mucca mutante. Questo si è rivelato decisamente impegnativo e interessante, anche stavolta strutturato in modo da costringere il giocatore a utilizzare tutte le abilità a sua disposizione. L’unica criticità del combattimento risiede nell’eccessiva mole di punti vita della creatura, che si rivela una vera spugna.
In sintesi, Moo Lander è un platform originale, che sembra promettere davvero bene grazie al suo gameplay per certi versi unico. I vari elementi presentati nella demo creano una struttura di gioco apparentemente solida, che però bisogna vedere all’opera nel prodotto completo, per verificare che riesca a reggere il peso di un’intera produzione.
Tecnicamente piacevole
Moo Lander vanta un comparto tecnico davvero niente male. Vediamo infatti degli ambienti che richiamano quasi lo stile dei Rayman più recenti, portandoci un risultato finale davvero soddisfacente. Sfondi ed elementi dello scenario sono infatti molto dettagliati e, allo stesso modo, gli sprite nemici risultano belli da vedere e ben animati.
Il comparto artistico è forse uno dei punti più riusciti del titolo. Moo Lander ci presenta infatti un mondo coloratissimo e sopra le righe, decisamente originale fin dai primi momenti. In fondo, parliamo di un mondo dove le mucche mutanti sono una fonte di energia preziosa.
Infine, il comparto sonoro svolge bene il proprio lavoro, con musiche ed effetti sempre ottimi. Troviamo poi qualche tocco di classe, come la voce robotica dell’IA di bordo.