In questa recensione ti presenterò un titolo indie di successo, pubblicato nel 2018 per PC, PlayStation 4 e Xbox One e che attualmente è stato riportato in versione mobile. Si tratta di Moonlighter. Il gioco è sostanzialmente un RPG dungeon crawler che prevede al suo interno delle meccaniche tipiche di un genere di nicchia chiamato roguelike, che consiste principalmente nella suddivisione casuale dei livelli e dell’obbligo di ricominciare il gioco da zero in caso di morte.
Vedremo con chiarezza com’è organizzato il sistema di gioco di Moonlighter e scopriremo anche qual è la storia che si cela dietro questo titolo.
Moonlighter: la trama
Innanzitutto ti spiego cosa vuol dire il titolo Moonlighter: esso non è altro che il nome di un importante negozio situato nel villaggio di Rynoka. Il proprietario di questo negozio si chiama Will (che è il protagonista della storia) il quale ha ereditato dalla sua famiglia la gestione dell’attività.
Il villaggio di Rynoka è stato costruito nelle vicinanze di una zona molto particolare, che dispone di 5 porte magiche che conducono a dei mondi paralleli a quello umano. Queste dimensioni si chiamano Dungeon e sono famose per essere piene di tesori, ma soprattutto di essere abitati da creature pericolosissime, infatti non tutti possono accedere ai Dungeon.
Gli unici che possono permettersi questo tipo di impresa sono 2 categorie di persone: i mercanti, i quali possono rivendere i tesori che trovano nel corso del cammino e gli eroi, i quali hanno l’obbiettivo di esplorare tutti e 5 i Dungeon e sconfiggere tutte le creature che incontrano. A causa delle eccessive morti (soprattutto di eroi) le autorità locali chiudono l’accesso a tutti i Dungeon, ad eccezione del primo, che è accessibile sia per mercanti che per eroi, mentre tutti gli altri sono così difficili che solo gli eroi potevano avventurarsi.
In questa situazione il desiderio di Will è quello di non solo trarre i maggiori profitti come mercante, ma soprattutto quello di esplorare tutti i Dungeon, pertanto si può considerare il protagonista come una figura dalla doppia faccia, quella da mercante e quella da eroe (ecco perchè ho denominato Moonlighter “un’avventura dalla doppia faccia”)
Il gameplay, tra lotta e vendita
Questo aspetto ambivalente influenza in maniera determinante anche il design del gameplay, che ha uno schema fisso per tutta la durata dell’avventura di Will (che sintetizzerò alla fine della recensione). Lo schema è diviso in due parti: l’esplorazione dei Dungeon (notte) e la compravendita di oggetti (giorno).
Partiamo dalla parte notturna. Dobbiamo considerare che l’esplorazione completa dei primi 4 Dungeon porta come risultato finale, la sconfitta del boss e il recupero di una misteriosa chiave. Will ha il compito di raccogliere le 4 chiavi per aprire la porta del 5 Dungeon, considerato il più difficile ed il più affascinante in assoluto.
Nel corso dell’esplorazione i livelli che ci vengono presentati sono in ordine casuale, infatti questa caratteristica è tipica dei giochi roguelike di cui Hades è il massimo esempio.
Ogni Dungeon nasconde all’interno del suo imprevedibile labirinto delle stanze in cui sono nascosti dei forzieri con tesori rarissimi, aree di combattimento, aree curative in cui Will si può immergere nelle acque termali per recuperare salute, le aree di esplorazione in cui si trovano le note scritte da Pete (nonno di Will, che ha tentato l’impresa tanti anni prima, non riuscendoci) ed infine l’area delle boss fight.
Per quanto riguarda il sistema di combattimento, gli sviluppatori propongono all’inizio del gioco la possibilità di scegliere due tipi di controllo:
- Punta e clicca
- Modalità Joystick
Tra le due risulta molto più efficiente la prima (infatti è l’opzione consigliata da Digital Sun stessa) poiché permette al giocatore di muovere con più precisione Will ed i combattimenti sono gestiti al meglio, mentre nella seconda opzione si hanno grosse difficoltà nei movimenti che inevitabilmente rappresentano un grosso svantaggio quando si combatte sia con i nemici normali, non immaginiamo coi boss.
Nonostante il Punta e Clicca sia una modalità di input che funzioni bene, ci sono comunque alcuni piccoli problemi che infastidiscono il gameplay. Il primo è che si rischia con molta facilità di cadere nei burroni, perciò bisogna fare molta attenzione, il secondo problema sta nel fatto che ci sono delle difficoltà nel disingaggiare il nemico per passare nell’altra area.
In poche parole, quando si combatte, il puntatore va in automatico sul nemico, portando Will ad avvicinarsi e colpirlo senza che noi facessimo nulla. Il problema sta nel fatto che nel caso in cui tu non volessi combattere, ma solo scappare, devi fare attenzione a prendere immediatamente il controllo del personaggio per evitare di subire colpi inutilmente.
Passiamo adesso alla modalità diurna che prevede la compravendita.
In questa modalità di gioco il luogo in cui si concentrano le nostre azioni è senza dubbio il Moonlighter. All’interno del negozio noi dobbiamo semplicemente mettere in vendita i prodotti che raccogliamo nei Dungeon ad un prezzo a nostra scelta, che deve tenere conto della legge dell’equilibrio tra domanda ed offerta.
Infatti, i clienti di Moonlighter ci comunicano le loro impressioni in merito al prodotto in vendita attraverso degli smile: se l’espressione risulta negativa il prodotto non sarà comprato, se positiva riusciremo a vendere. Per capire quale sia il prezzo adatto da applicare dobbiamo fare delle prove ed in base ai feedback ci dobbiamo adattare di conseguenza. Generalmente questo succede per abbassare il prezzo del nostro prodotto.
Con i soldi che guadagniamo in Moonlighter possiamo fare dei veri e propri investimenti sulla nostra città, chiamando al nostro servizio degli altri venditori (in particolare fornitori di armi ed incantesimi) i quali ci possono vendere l’equipaggiamento di cui abbiamo bisogno per rafforzarci e per poter avanzare di livello all’interno dei Dungeon.
Per terminare questa recensione, vi parlo di un aspetto grafico tipico di quest’opera. Prima di tutto l’insieme di texture a forma di pixel è un elemento speciale, capace di trasmettere al giocatore la sensazione di retrogaming, la quale è molto amata dai giocatori di lunga data. Ciò fa sì che in un certo senso noi possiamo sentirci in particolare sintonia con Will, il quale viene disegnato con uno stile simile a quello di Link di Zelda.
Un ulteriore aspetto positivo di Moonlighter è senza dubbio la colonna sonora, che riesce ad accompagnare nella maniera più calzante e piacevole in ogni fase di gioco, che sia l’avventura o il business.
Se vogliamo fare una sintesi generale sul gameplay di Moonlighter, possiamo definirlo un loop:
- Esplora il Dungeon
- Cerca di arrivare il più lontano possibile
- Raccogli tutto ciò che puoi prendere
- Vendi i tuoi prodotti
- Acquista gli oggetti e le armi di cui hai bisogno
- Ritorna al punto 1 e continua il ciclo, finché il punto 2 sia il Boss Finale