Sviluppato e pubblicato da Abrams Studios, Morels: The Hunt 2 è un simulatore di caccia ai funghi ibridato a un simulatore di fotografia di animali selvaggi, il tutto in un ambiente prevalentemente realistico e dal ritmo di gioco volutamente compassato e rilassante. Noi abbiamo dato la caccia ai funghi su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a immergerti nella natura?
Morels: The Hunt 2 e il signore dei funghi
Morels: The Hunt 2 non è un gioco narrativo ma un simulatore e in quanto tale, il suo focus è incentrato prevalentemente nel riprodurre su schermo una data attività, in questo caso, quello di dare la caccia ai funghi. Ma non solo, visto che per cacciare i funghi si è obbligati a sperdersi nella natura, il titolo ti fornisce anche la possibilità di fotografare animali selvaggi, il tutto con relative missioni di raccolta.
Non c’è quindi un filo conduttore da seguire, almeno non narrativo. Quello che ti spingerà ad andare avanti è la voglia di collezionare sia i funghi che le foto, smarrendoti in aree circoscritte ma sempre più variegate e che, con nostra sorpresa, decidono anche di abbandonare parte del proprio ricercato realismo, introducendo elementi decisamente surreali come gli unicorni (sì, potrai fotografare un unicorno… sempre se lo trovi).
Data la particolarità del titolo, è innegabile che non è adatto a tutti anzi, Morels: The Hunt 2 si rivolge a una piccola nicchia di videogiocatori strizzando al contempo l’occhio a tutti coloro che cercano un’esperienza più rilassante, priva di pericoli significativi (anche se bisogna comunque prestare attenzione ad alcune scelte, come il restare in giro per i boschi a notte inoltrata…) e votata principalmente a riscoprire la bellezza della natura (digitale).
La dura vita del cercatore di funghi
Morels: The Hunt 2 è un simulatore in prima persona, in 3D, dove la cosa che farai più di tutto è una: camminare. In realtà, potrai anche correre, ma sarai soggetto a una barra stamina che suggeriamo calorosamente di non consumare subito, onde evitare di dover investire i nostri risparmi in oggetti di recupero e quant’altro (pena un cammino estremamente lungo, lento e faticoso).
Come detto, l’obiettivo è diventare il miglior cacciatore di funghi di sempre e per farlo, dovrai cercare e raccogliere funghi (ottenendo punti e salendo di “livello”). Quindi… tutto sta nel girovagare e tenere gli occhi aperti alla ricerca di funghi di vario genere. Ma non solo, come più volte anticipato, il titolo ci offre la possibilità di imbracciare la fotocamera e darci alla fotografia di piante, insetti e soprattutto, animali. Le aree di gioco pullulano di bestiole di varie dimensioni e sta a noi scovarle e catturarle col nostro obiettivo.
Rassicuriamo che, trovare ogni animale, è un compito davvero arduo e richiede non solo molta attenzione e pazienza ma anche fortuna (possono capitare giorni in game dove gli animali che cerchiamo semplicemente non ci sono). D’altronde la natura è così, una sorpresa continua. Purtroppo, Morels: The Hunt 2 fatica a coinvolgere chi è estraneo a questo mondo, complice un ciclo di attività abbastanza monotone e a un ritmo abbastanza lento.
Non aiutano i menù, visibilmente grezzi e non molto pratici, che stonano con la resa grafica generale del titolo che, nonostante non al passo con la current gen, si difende comunque discretamente bene. Ciò che va meno bene, invece, sono i diversi bug e glitch che portano alcuni oggetti a essere caricati in ritardo mentre altri semplicemente non appaiono (abbiamo visto un picchio picchiettare un albero invisibile). Nulla che un paio di patch non possano curare, ovviamente.
Tornando nel mondo ludico, bisogna segnalare sia l’hub di gioco in cui potrai selezionare l’area da esplorare e acquistare strumenti utili per l’esplorazione, sia i vari mezzi di trasporto che provano, nel loro piccolo, a velocizzare un po’ i nostri spostamenti. Un’arma a doppio taglio considerando che basta poco per farci sfuggire un fungo nascosto fra l’erba o, ancor peggio, per allertare un animale da fotografare.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Morels: The Hunt 2, come anticipato, si difende discretamente bene negli scenari ad ampio respiro per poi mostrare il fianco quando si va a guardare il dettaglio. Escludendo bug e glitch, il titolo offre comunque una buona varietà di location e, soprattutto, di animali. Questi ultimi animati abbastanza bene e in modo credibile (salvo per le dimensioni di alcuni di questi) così come sono credibili gli agenti atmosferici nonostante una pioggia esteticamente “spessa”.
Il sonoro è quasi assente, il che va ad appesantire un po’ l’esperienza. Questa però è una scelta mirata a focalizzarsi sui rumori ambientali (versi, passi, ecc.), essenziali per dar vita all’identificazione/inseguimento di animali da fotografare. Infine, evidenziamo la mancanza della lingua italiana (una delle poche a non essere incluse), un peccato considerando che il titolo offre diversi approfondimenti anche abbastanza interessanti. Ultimissima nota per gli amanti dei trofei su console Sony: l’inspiegabile assenza della coppa di platino.