Mothmen 1966 è una visual novel “Pixel Pulp” in cui troveremo una trama ben congegnata che trae ispirazione dalle fiction pulp della metà del 20esimo secolo. Le illustrazioni e le animazioni curate e in stile pulp, così come l’intera atmosfera del gioco ci catapultano in una grafica tipica dei giochi da PC anni ’80.
La visual novel sarà la prima di una serie di avventure di questo genere che verranno tutte classificate come “Pixel Pulp“. La serie prevede 3 avventure che saranno interconnesse tra loro, ma al tempo stesso ognuna con una trama finita e quindi anche giocabili singolarmente. Dietro la creazione del progetto troviamo Nico Saraintaris che si è occupato della scrittura del soggetto e Fernando Martinez Ruppel che ha curato il comparto artistico. Scopriamo insieme che cosa ci attende da questa breve, ma davvero intensa esperienza che sarà disponibile dal 14 luglio su Steam e su console.
Mothmen 1966, sotto uno sciame di meteore… e non solo!
La nostra avventura ha inizio nel novembre del 1966 in concomitanza di un evento astronomico peculiare: il passaggio delle Leonidi, uno sciame di meteore visibile proprio in prossimità della costellazione del Leone. Senza scendere troppo nei particolari e rovinarti, così, il piacere di scoprire gli eventi in prima persona, cercherò di illustrarti i punti salienti di questa avventura.
In Mothmen 1966 la narrazione è incentrata sui dialoghi (in lingua inglese), è possibile regolare la velocità dello scorrimento del testo e anche riaccedere in ogni momento ai dialoghi precedenti, una funzione utile nel caso in cui si perda il filo. Ad ogni modo la storia è, a mio avviso, così coinvolgente che ti ritroverai in men che non si dica ad essere arrivato alla conclusione, tenendo per tutto il tempo il fiato sospeso.
Questa visual novel ci permette di fare la conoscenza di una serie di protagonisti principali, di cui tre personaggi giocabili: Holt, Lee e Victoria. Le storie dei tre si intrecciano e sono tutte in qualche modo collegate al passaggio delle Leonidi che si verifica a cadenza ogni 33 anni. Ma a coinvolgere e sconvolgere le vite dei protagonisti ci saranno anche strani eventi al limite tra la realtà, la leggenda e il paranormale.
Non solo narrazione, ma anche scelte e puzzle
In Mothmen 1966 la nostra avventura si articola in 10 capitoli, ognuno dei quali ha inizio con uno dei tre personaggi giocabili. Nei panni dei protagonisti dovremo affrontare le loro paure, incertezze, fare i conti con i loro sentimenti nascosti e affrontare ciò che si cela nell’oscurità. Ma cosa più importante, saremo noi stessi a decidere per conto dei nostri personaggi, e le nostre scelte avranno un impatto davvero considerevole al punto di fare la differenza tra la vita e la morte. Le nostre decisioni ci condurranno su strade diverse e ci permetteranno di scavare più a fondo nel mistero, ma anche di stravolgere il destino dei protagonisti.
Ad alleggerire il ritmo della narrazione ci saranno delle sezioni di gameplay più interattive in cui ci ritroveremo a risolvere puzzle di vario genere come per esempio prendere la decisione corretta per riuscire ad allontanare tutte le creature ostili senza perire nel combattimento.
Un salto nel passato
Mothmen 1966 ci dipinge una realtà a tinte pulp, con illustrazioni curate (e animate) che fanno sapientemente uso di pochi colori. Prevalgono le tinte scure, il verde, l’azzurro e, immancabilmente, il rosso del sangue e di occhi che osservano dall’oscurità. A contribuire a creare un’atmosfera di suspense, coinvolgente ed estremamente suggestiva c’è anche il comparto sonoro, sia nella colonna sonora che negli effetti ben realizzati, basti pensare al suono dello scorrimento del testo dei dialoghi che ci riporta con nostalgia ai classici.
Mothmen 1966 mi ha tenuto col fiato sospeso per circa 2 ore ricordandomi l’emozione trasmessa dalle avventure testuali che grazie a una sapiente narrazione e poche, o anche nessuna, illustrazioni erano in grado di farti immergere completamente nella storia. Questo è quello che puoi aspettarti da questa visual novel: una trama coinvolgente e ricca di colpi di scena.
A offrire valore aggiunto troviamo la possibilità di prendere decisioni che cambieranno le sorti della storia, dei mini-puzzle e mini-giochi all’interno per spezzare e alleggerire i dialoghi e un’atmosfera pulp davvero ben riuscita. Per finire i dialoghi, sebbene non sia presente la localizzazione in italiano, non sono difficili da comprendere. Non posso che concludere dicendo che non vedo l’ora che arrivino gli altri episodi della serie!