Mount & Blade II: Bannerlord è l’ultimo capitolo della fortunata serie Mount & Blade, che con il suo stile innovativo è riuscita ad appassionare sin dal 2008 una vasta fetta di giocatori PC. Il nuovo capitolo si presenta come una versione in accesso anticipato, tuttavia il titolo è già perfettamente godibile e le patch vengono rilasciate con un’alta frequenza.
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Mount & Blade II: Bannerlord, un ritorno atteso per 9 anni
TaleWorlds Entertainment, gli sviluppatori della serie, forse non si aspettavano il successo del loro cavallo di battaglia. Il primo Mount & Blade, uscito nell’ormai lontano 2008, era un gioco grezzo e conosciuto principalmente nell’underground di Steam, ma riuscì indubbiamente a crearsi una nicchia di utenza, la quale era colpita dal gameplay molto originale e dalla profondità delle meccaniche di gioco.
Solo 2 anni più tardi, la svolta: esce Mount & Blade: Warband, e fa letteralmente il botto. Ad oggi il titolo ha circa 100000 recensioni su Steam, veramente tante per la tipologia di gioco, e nonostante gli anni e la sua natura prevalentemente singleplayer ci sono ancora quasi 4000 giocatori che cavalcano nelle terre di Calradia ogni giorno. Il successo del gioco ha portato anche a dei discreti porting per console nonostante una naturale difficoltà a trasporre questo tipo di gioco su periferiche diverse da mouse e tastiera.
Dopo solo un anno gli sviluppatori rilasciano una espansione standalone chiamata Mount & Blade: With Fire & Sword che raggiunge un discreto successo considerando il suo contesto di “more of the same”. Nel 2012 e nel 2014 escono rispettivamente Mount & Blade: Warband – Napoleonic Wars e Mount & Blade: Warband – Viking Conquest Reforged Edition, due apprezzati dlc di Mount & Blade: Warband.
A questo punto sono passati diversi anni dall’uscita del capitolo più popolare della serie e TaleWorlds Entertainment è motivata a ripetere l’impresa. Nel marzo del 2020 esce in accesso anticipato Mount & Blade II: Bannerlord, e le aspettative sono ricambiate in pieno. Il gioco vende subito e in buone quantità, portando così la software house ad investire nel progetto con continui aggiornamenti. Ma tralasciando la lezione di storia, cos’è effettivamente Mount & Blade II: Bannerlord?
La natura del gioco non è facile da spiegare: volendo riassumere molto, si potrebbe pensare al titolo come ad un simulatore di mercenario medievale. All’inizio della partita, il giocatore è chiamato a creare un personaggio attraverso un editor approfondito sia dal punto di vista estetico che di background, dovendo scegliere vecchi lavori svolti dal personaggio, delle indoli specifiche e addirittura caratteristiche della sua famiglia, con delle scelte che influiscono sulle statistiche del proprio personaggio.
Dopo il breve tutorial sul combattimento action del titolo, si è catapultati nel mondo di gioco, con un primo approccio che può stordire i più: il vostro personaggio è un piccolo omino trovatosi su una vasta mappa in due dimensioni, accessoriata da castelli e città tutte con nomi specifici e da altri party di npc i quali potrebbero anche rivelarsi ostili. Imparare le varie meccaniche comporta successi e fallimenti perché c’è poco che il gioco ti spiega.
Nel titolo è possibile viaggiare in questa mappa 2d ed andare nelle varie città e luoghi di interesse tutti esplorabili in 3d con una visuale in prima o terza persona. È di vitale importanza reclutare soldati nel proprio party visitando le città, i quali però costano soldi e viveri nel tempo. Quindi è necessario anche sviluppare una propria economia, magari comprando oggetti a poco nei mercati e vendendoli di più in luoghi dove hanno un prezzo maggiore, oppure semplicemente svolgere i vari incarichi che ci possono essere assegnati dagli npc.
Un’altra opzione potrebbe essere quella di formare delle carovane mercantili, le quali danno ottimi guadagni ma possono essere attaccate da predoni, e quindi hanno bisogno di un controllo personale non indifferente, oppure è possibile acquistare nelle città delle proprietà che forniscono una remunerazione passiva.
Ma il gioco non è solo gestione economica: i soldati da noi comandati possono permetterci di attaccare altri party di npc in giro per la mappa o addirittura diventare vassalli di nazioni in modo da conquistare città nemiche e diventarne i padroni, fino ad una possibile scalata al successo per divenire re o regine. Tutto questo è scandito da battaglie giocabili dove si dovranno sia dare ordini ai propri soldati che combattere direttamente con un combat system basato sulla direzionalità dei colpi.
Ma non è tutto: essendo il gioco un vero e proprio GDR, non può mancare un sistema di livelli stratificato che offre la possibilità di buildare il proprio alter ego secondo lo stile di gioco che si vuole adottare, privilegiando quindi il commercio, la diplomazia o il combattimento.
Mount & Blade II: Bannerlord non è un gioco per tutti, sia chiaro, tuttavia se ciò che ti ho descritto ha acceso un po’ di curiosità in te il mio consiglio è quello di documentarti ulteriormente e dargli una chance, ma attenzione: se il gioco ti cattura ha la folgorante capacità di azzerare per diverse ore la tua vita sociale.