Mr. Prepper è un titolo di sopravvivenza sviluppato da Rejected Games e pubblicato da Ultimate Games. Per lo studio indipendente polacco si tratta della prima release importante dopo piccoli progetti come Crazy Santa e Island Fortress. Dopo che il 18 marzo scorso Mr. Prepper è stato rilasciato su Steam, a partire dal 10 dicembre il titolo è stato portato anche sulle console di Redmond. L’uscita di Mr. Prepper è attesa anche per PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch nel corso del 2022. La versione da noi provata è quella per Xbox Series S.
Bless the President
In una realtà alternativa non molto distante dalla nostra, il nostro protagonista viveva a Murricaville, la patria della libertà. Improvvisamente un cambio di governo ha portato all’instaurarsi di uno stato di polizia in cui ogni cittadino deve obbedire alle linee guida governative. Questo cambiamento si è trasferito anche alla popolazione, infatti, un clima di apatia e rassegnazione aleggia nella città. Solo poche persone sembrano immuni a questa condizione, tra queste ci siamo noi.
Rifiutandosi di vivere in questo clima distopico, il nostro protagonista pianifica una fuga, ma viene catturato a metà strada. Arrestato e tenuto in libertà vigilata, il fuggitivo dall’eponimo Mr. Prepper non si dà per vinto e cerca di escogitare il piano di fuga definitivo.
Per riuscire nel suo intento, Mr. Prepper dovrà instaurare una rete di conoscenze e guadagnarsi la fiducia di altri cittadini di Murricaville che lo aiuteranno nel suo rocambolesco piano. In tutto questo, essendo sottoposto a libertà vigilata, dovrà mantenere un basso profilo per riuscire a passare inosservato all’occhio vigile del governo.
A complicare le cose, infatti, ci saranno le periodiche visite di un agente governativo che ispezionerà la nostra abitazione alla ricerca di indizi di comportamenti sovversivi. Mentre cerchiamo di prepararci alla fuga, scopriremo nuovi inquietanti retroscena sull’attività del governo.
Alla ricerca della preparazione definitiva
Mr. Prepper è un gioco di sopravvivenza in cui dovremo gestire un bunker che ci fornirà gli strumenti per poter orchestrare la nostra fuga. Non dovremo solo curare la gestione del bunker, ma dovremo anche assicurarci di soddisfare i bisogni del nostro protagonista, intraprendere degli scambi con i nostri vicini, esplorare i luoghi vicini e svolgere le missioni per alcuni personaggi che avranno un ruolo fondamentale nella realizzazione del nostro piano di fuga.
La prima cosa che dovremo fare non appena il nostro Mr. Prepper rientra in casa dopo il suo arresto, è la costruzione di un bunker che ci servirà ad occultare tutto ciò che non è consentito avere in casa. Come abbiamo già anticipato, periodicamente, verremo visitati da un ispettore del governo che visionerà la nostra abitazione in cerca di oggetti vietati o ritenuti sovversivi. Durante la prima ispezione riceveremo una lista degli oggetti consentiti con le relative quantità. Infatti, se non avremo abbastanza pentole o avremo troppi barili faremo insospettire l’ispettore. Quindi dovremo badare non solo agli oggetti vietati ma anche dare l’idea che in casa non manchi nulla.
Un ruolo fondamentale in Mr. Prepper è ricoperto dal crafting, non a caso, sarà possibile utilizzare ogni oggetto a nostra disposizione per ricavare materie prime utili a creare nuovi oggetti o utensili che potremo sfruttare per la nostra fuga. Ad esempio le scatole di latta sono un’ottima fonte di metallo, ma non lasciarne neanche in cucina farà allertare l’ispettore. Al termine di ogni ispezione, ci verrà consegnato un rapporto in cui sarà indicato il nostro livello di sospetto, gli oggetti incriminati e la data della prossima visita. Più è alto il livello di sospetto, più le ispezioni saranno ravvicinate inoltre un’infrazione grave, come la scoperta della porta del bunker, ci farà arrestare e saremo costretti a ricominciare da capo la partita.
Vivere a Murricaville significa anche rispettare il coprifuoco e andare a dormire prima delle tre del mattino, a meno che non vogliamo che ci metta a letto il governo. Infatti, dopo l’ora X vedremo degli strani cerchi concentrici rossi nel cielo che ci faranno perdere tutta la preparazione, facendoci svenire.
La preparazione è una statistica essenziale, non a caso il nome stesso del protagonista ci dà un’idea dell’importanza di questo fattore. L’indicatore, che a prima vista può essere scambiato per un semplice indice della salute del personaggio, ben presto si rivela più complicato. Come abbiamo detto far abbassare completamente il livello di preparazione ci porta a perdere i sensi e ci fa perdere anche tempo prezioso. Per mantenere sempre alta la preparazione, dobbiamo soddisfare i bisogni principali del nostro protagonista, sostanzialmente facendolo nutrire in maniera adeguata, ma cosa più importante dobbiamo scegliere con cura le attività da fargli svolgere. Per esempio portare a termine degli scambi con i nostri vicini e craftare nuovi oggetti saranno operazioni essenziali per mantenerci sempre preparati.
Un bunker chiamato casa
Gli scambi ci permettono di ottenere nuovi oggetti e ampliare le nostre possibilità di crafting. Il sistema degli scambi è progressivo: fare scambi con un vicino aumenterà la sua fiducia nei nostri confronti generando un positivo effetto a catena. Da una parte l’aumento della fiducia ci permetterà di scambiare un maggior numero di risorse con quel vicino e dall’altra farà sì che la nostra reputazione cresca e ciò ci permetterà di ampliare la nostra rete di commercio.
Oltre agli scambi un altro modo per acquisire nuovi materiali sarà quello di esplorare le vicinanze. In primis l’unico luogo raggiungibile sarà la foresta, ma con il proseguire della storia potremo recarci anche in altri luoghi come la vecchia miniera e il deserto. L’esplorazione in Mr. Prepper sarà la chiave per proseguire nella trama e portare a termine le missioni affidateci dai personaggi che incontreremo.
Ogni area che visiteremo ha delle caratteristiche di base in comune ed è strutturata in livelli/zone circoscritte. Per avanzare nella foresta dovremo avere le leve che ci permetteranno di accedere alla funivia, nella miniera ci saranno i pass per i vari piani dell’ascensore e nel deserto dovremo avere carburante a sufficienza per raggiungere tutte le aree. Malgrado ognuna delle aree sarà piuttosto vasta, per procedere ci basterà reperire di volta in volta gli oggetti necessari ad accedere al livello successivo. La struttura di base di ogni area resta, infatti, abbastanza semplice e lineare e non capiterà, quindi, di perderci o di aver bisogno di una mappa. L’unica vera difficoltà sarà data dalla presenza di animali ostili come lupi, ratti (insolitamente grandi), pipistrelli e serpenti che goffamente cercheranno di sbarrarci la strada.
Il fulcro di tutto il gioco è rappresentato dal crafting e dalla costruzione del bunker. Procedendo con il gioco espanderemo sempre di più il nostro bunker e diventeremo sempre più autonomi. Potremo costruire una vera e propria serra sotterranea con tanto di lampade per agevolare la crescita delle piante e sistemi di irrigazione automatizzati. Avremo modo di costruire celle frigorifere in cui stoccare le nostre provviste grazie a freezer e frigoriferi. Anche dal punto di vista energetico potremo renderci autonomi grazie alla costruzione di generatori a legno e carburanti fossili. La produzione in proprio di energia e di acqua ci permetterà di aggirare le rigide limitazioni del governo che centellinano le risorse a disposizione di ogni cittadino e controllano i consumi anomali.
Sebbene la preparazione sia importante per riuscire ad ottenere determinati oggetti, necessari al nostro piano di fuga, dovremo portare a termine tutte le missioni che ci vengono proposte dalle nostre conoscenze. Recuperare un paio di occhiali o un libro sulla guerra atomica, saranno tutti passaggi necessari che ci avvicineranno passo dopo passo al nostro obiettivo. Le varie missioni spesso sono intrecciate tra loro e, nonostante provengano da personaggi diversi, fanno parte di un unico grande disegno. L’esito di una missione non influenza le altre, ma ci saranno missioni (assegnateci da personaggi differenti) da completare prima di altre.
Mr. Prepper eredita il sistema di salvataggio di molti survival: si può salvare solo quando il personaggio va a dormire. Non si tratta di un grosso problema, visto che una giornata dura all’incirca 15-20 minuti. Un difetto, invece, è dato dall’impossibilità di creare più di un salvataggio. Una volta avviata una partita in sopravvivenza dovremo portarla a termine prima di iniziarne una in creativa o perderemo il salvataggio.
Non si è mai preparati… al peggio
Mr. Prepper ha una buona storia di fondo che, sebbene possa sembrare scontata nelle prime fasi del gioco, si rivela in realtà molto più intricata e interessante. Col dipanarsi della trama incontreremo una serie di personaggi le cui storie si intrecciano l’un l’altra e che ci aiuteranno a venire a capo di quello che sta succedendo realmente a Murricaville. Quello che a prima vista può sembrare un titolo sulla falsa riga di Fallout Shelter, in realtà non lo è per niente. Mr. Prepper, infatti, racchiude molti generi ma non brilla quasi in nessuno di essi.
Le statistiche del personaggio da tenere in considerazione sono solo tre: il sonno, la preparazione e la fame. Questo rende il sistema di sopravvivenza semplificato per non appesantire il gameplay gravando sulle altre componenti, ma facendoci al tempo stesso quasi dimenticare che stiamo effettivamente giocando a un survival. Compensa con la presenza di un sistema di crafting abbastanza vario, ma limitato dalla carenza di attrezzature e strumenti dedicati per la creazione degli oggetti (che avviene in toto al banco da lavoro) e dall’assenza di un albero delle tecnologie. Per avere il progetto di un nuovo oggetto, infatti, ci basterà disassemblarlo direttamente dal banco da lavoro.
I combattimenti che affronteremo durante l’esplorazione sono ripetitivi, non offrono un livello di sfida adeguato e le boss fight stesse sono solo delle ondate degli stessi nemici. Le minacce che affrontiamo vanno giù con un solo colpo e la difficoltà (non voluta) è data spesso solo dal fatto che spostandoci da un’area all’altra compariamo proprio in mezzo ai nemici. A questo si aggiunge il fatto che spesso i nemici compenetrano tra loro, si buggano irrimediabilmente resuscitando ma restando intangibili o ci intrappolano nel loro “vortice di bug” costringendoci a chiudere e riaprire il gioco.
Un altro nemico, insieme agli animali selvatici, è l’agente incaricato di ispezionare la nostra abitazione. Anche in questo caso l’IA è estremamente limitata e non sarà affatto difficile superare le ispezioni, per esempio basta un semplice tappeto per nascondere l’accesso al bunker.
In Mr. Prepper il sistema di controlli emula il comportamento del mouse su console, laddove su PC avremmo cliccato su un punto dell’ambientazione per far spostare il nostro personaggio, su console dovremo spostare il puntatore con la levetta analogica e premere il tasto A, analogamente a un punta e clicca. Questo rende i combattimenti più complicati del necessario. Nelle fasi di crafting e costruzione del bunker riscontriamo i maggiori problemi con il sistema dei controlli che risulta eccessivamente macchinoso da gestire con il controller.
A fare da contorno a un titolo che già non è tutto rose e fiori, c’è un comparto tecnico che non eccelle. Il porting da PC a console ha fatto perdere per strada l’illuminazione degli ambienti, che appaiono piatti in questa nuova veste, e si presenta con texture poco definite. Le animazioni dei nemici sono estremamente limitate e ripetitive. La colonna sonora è composta da pochi brani che si alternano tra loro e diventano più concitati e facilmente riconoscibili nelle fasi di combattimento e durante l’ispezione. Gli effetti sonori, come ad esempio il rumore dei nostri spari, sono coperti dalla colonna sonora o completamente assenti.
È presente la localizzazione italiana, ma (un grandissimo ma), vista la traduzione approssimativa, è decisamente meglio impostarlo in inglese. Bonus finale, anzi, malus: il tutorial c’è, ma è come se non ci fosse. Non ci introduce all’interfaccia di gioco, ma ci segue solo nei primi step senza toccare le meccaniche del surviving.