Due anni fa, tra i vari picchiaduro disponibili, uno di essi riuscì a ritargliarsi inaspettatamente una fetta di notorietà e successo; MultiVersus.
Sviluppato da Player First Games, si tratta di un picchiaduro free-to-play cross platform che propone combattimenti tra personaggi provenienti dalle proprietà intellettuali di Warner Bros. Trattandosi di un colosso che detiene i diritti su personaggi come i Looney Tunes, i supereroi della DC ed altri ancora, tutto sommato era inevitabile che il titolo avrebbe attirato l’attenzione dei giocatori.
E così è stato, con la versione beta, ma fino ad un certo punto: terminato l’entusiasmo iniziale, numerosi bug e un sistema di microtransazioni diventato troppo aggressivo portarono gli sviluppatori alla decisione di stoppare il titolo (nonostante una prima stagione già rilasciata) e prendersi il giusto tempo per migliorarlo.
Dopo un anno circa, ecco che il nuovo MultiVersus è tornato disponibile, accompagnato da una campagna di marketing che ha visto il titolo protagonista di spot televisivi e sorpresine negli Happy Meal di McDonald’s.
Scopriamo insieme cosa è cambiato.
Il multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco
La prima novità, che in parte ci spiega come mai troviamo nel gioco personaggi di brand tanto diversi tra loro, è l’introduzione di una modalità single player. Questo fa si che ci sia anche un abbozzo di storia che ruota intorno ad un generico rischio per il multiverso, che ha causato delle fratture nella continuity spazio temporale.
Per risolvere la situazione Batman si è messo subito all’opera per costruire una squadra il cui membro più importante è… Shaggy di Scooby Doo!!
Veniamo quindi introdotti ad un tutorial che ci spiega le basi del gameplay e successivamente potremo affrontare una sequenza di livelli, in 1vs1, in cui affrontare gli altri personaggi del roster.
Per quanto non si tratti di un numero di personaggi, al momento elevato, la selezione è abbastanza variegata: abbiamo la trinità DC composta da Batman, Superman e Wonder Woman così come Harley Quinn e il Joker. Da Il Trono di Spade è stata prelevata Arya Stark e poi ci sono anche Jake e Finn da Adventure Time e Rick e Morty dalla serie omonima, per non dimenticare i Looney Toons.
Come dicevo non ci sono tantissimi personaggi, sono 26 attualmente, specie se paragonati alle IP di Warner Bros, ma sappiamo già che altri ne verranno rilasciati man mano a cominciare dall’Agente Smith di Matrix.
Ad essere un po’ insufficienti sono le arene nelle quali ci troveremo a combattere: molti personaggi non hanno un livello dedicato e quelli a nostra disposizione sono la batcaverna, un’arena denominata Trophy’s E.D.G.E. su cui campeggia una statua di Wonder Woman, il pianeta Cromulon da Rick & Morty, la Sala del Trono da Il Trono di Spade, la Torre Acme di Warner Bros, il laboratorio di Dexter e alcuni stage più anonimi.
Anche in questo caso, tuttavia, sono previste nuove aggiunte man mano che andremo avanti nelle stagioni, tenuto anche conto che molti livelli sono ideati per combattimenti a 2 o a 4 giocatori e quindi sdoppiati o adattati allo scopo.
Gameplay di MultiVersus
Come è facilmente intuibile, MultiVersus è uno di quei picchiaduro che prende ampio spunto da Super Smash Bros.; la formula di gioco è quindi la stessa vista in titoli come Playstation All Star Battle Royale oppure J-Stars Victory Vs, che vede i combattimenti incentrati sull’indebolire l’avversario fino a farlo volare lontano dall’arena e vincere lo scontro.
I comandi sono semplicissimi: un pulsante per il salto (anche multiplo, utile per ritornare sull’arena), uno per attacco normale e attacco speciale ed un altro tasto per la schivata. Una ulteriore novità rispetto alla beta è data dall’introduzione della parata: se premuto il comando con il giusto tempismo, il nemico si bloccherà consentendoci di attaccarlo. Tuttavia, se perderemo troppo tempo per attaccare, saremo noi a rimanere vittima degli attacchi avversari.
I combattenti sono suddivisi in categorie, sulla base delle loro abilità: Superman e Wonder Woman sono dei tank in grado di sopportare danni notevoli, mentre Rick o Bugs Bunny sono categoria mago, capaci di lanciare attacchi veloci e dalla distanza. L’ultima classe, cui appartengono Finn e Batman ad esempio, è quella degli assassini, in grado di portare attacchi ugualmente rapidi e letali.
Per fortuna, per rendere la sfida più interessante, ognuno dei personaggi gode di meccaniche uniche da imparare e padroneggiare; si va dal lanciamissili di Joker agli attacchi con il teletrasporto di Jason Vhoores o al lancio di baloon di Velma Dinkley.
Dove sicuramente MultiVersus da il meglio di se è negli scontri in cooperativa, disponibili solo con altri giocatori (stranamente non è possibile usare la IA). In questo caso si aggiunge un’ulteriore dinamica, ovvero la protezione del compagno; alcuni personaggi infatti hanno delle mosse dedicate, come lo scudo di Wonder Woman o il pallone di LeBron James.
Tuttavia, se questo elemento era presente in maniera abbastanza palpabile nella beta, alcuni dei nuovi personaggi sembrano non avere dinamiche dedicate allo scontro in coppia, il che è un vero peccato.
MultiVersus cerca infatti di introdurre un pizzico di strategia all’interno del gioco, elemento che inevitabilmente rallenta il ritmo dell’azione. Ed in effetti il gioco sembra un po’ più lento di quanto non fosse nella beta.
Inoltre, spesso si riscontrano errori nella hitbox per cui i nostri colpi potrebbero non andare a segno, rendendo i combattimenti più confusi e confusionari di quanto fosse nelle intenzioni degli sviluppatori, a causa anche di una fisica non esattamente riuscita.
Progressi nel gioco e gestione delle microtransazioni
Trattandosi di un titolo free-to-play, la struttura di MultiVersus non si presenta come qualcosa di rivoluzionario. Man mano che vinceremo gli scontri sbloccheremo elementi come icone o effetti visivi, oltre ovviamente a livellare il personaggio utilizzato. Quest’ultimo elemento risulta utile in quanto man mano che il personaggio aumenterà il suo livello, si sbloccheranno delle abilità utili da equipaggiare.
Con il passare del tempo sbloccheremo della valuta in-game, utile principalmente per sbloccare personaggi, tuttavia esistono ovviamente le microtransazioni sotto forma di Gleamium da acquistare.
Anche se Player First Games si è impegnata per evitare che il titolo diventi un pay to win, è inevitabile che ad un certo punto per potere fare progressi tangibili abbiamo solo due alternative: annoiarci a ripetere in loop sempre le stesse cose o comprare Gleamium.
E questo non è mai una cosa positiva.
Segnali di stile: grafica e audio
Il lavoro fatto sulla presentazione di MultiVersus è molto buono; lo stop forzato ha indotto gli sviluppatori ad utilizzare Unreal Egine 5 per questa versione 2.0 e l’intero titolo ne ha beneficiato.
I mondi e i personaggi sono ultra colorati e i modelli di buona qualità, specialmente se consideriamo che ogni personaggio è disponibile in diverse versioni che ne cambiano costume e ispirazione nel design.
Il comparto sono è altrettanto riuscito: il doppiaggio, limitato ai combattimenti (le cutscene sono in inglese) è di ottimo livello con voci ampiamente note come Pietro Ubaldi per Taz o Marco Balzarotti che è ormai la voce italiana ufficiale di Batman; anche Jack e Finn, tra gli altri, beneficiano dei doppiatori italiani a cui siamo abituati.
Inoltre è sempre divertente vedere come i personaggi abbiano delle battute dedicate a seconda dell’arena o dell’avversario; un po’ come avviene in Mortal Kombat.