Chi non conosce i Looney Tunes? Prodotta dalla Warner Bros, i Looney Tunes è una serie animata di grande successo che dalla prima metà del 900, ha saputo conquistare adulti e bambini grazie a gag divertenti e a un cast vario e in parte imprevedibile tra cui spiccano il coniglio grigio Bugs Bunny e l’anatra nera Daffy Duck.
Di quando il coniglio arrivò nel mondo dei videogames
Volendoci concentrare proprio sul personaggio di punta, ossia Bugs Bunny, è curioso notare come l’esordio dei Looney Tunes nel mondo dei videogiochi è stato uno dei migliori. Uscito principalmente su Game Boy, le avventure di Bugs Bunny hanno saputo attirare l’attenzione grazie a un gameplay semplici e che rievocava, neanche troppo velatamente, altri titoli ben più noti nel mercato crescente dei videogiochi.
Parliamo di titoli come The Bugs Bunny Crazy Castle di cui sono usciti ben quattro capitoli. Ma sappiamo bene a quale videogioco di Looney Tunes hai pensato nel leggere la nostra premessa: Bugs Bunny: Lost in Time.
Sviluppato da Behaviour Interactive e pubblicato da Infogramers per la prima PlayStation e per PC nel 1999, Bugs Bunny: Lost in Time è ricordato dai più in modo nostalgico e con pareri relativamente positivi. Si tratta di un titolo che ci porta, letteralmente, nel vastissimo mondo dei Looney Tunes sfruttando l’escamotage dei viaggi nel tempo e trasportandoci in cinque epoche differenti.
Un vasto cast fedele ai cartoon originali, un buon gameplay e una varietà notevole di location e cose da fare portano il titolo ad avere un sequel (indiretto o, se vogliamo, “spirituale”) meno famoso ma comunque di tutto rispetto. Parliamo di Bugs Bunny e Taz in viaggio nel tempo, sviluppato da Artificial Mind + Movement e pubblicato da Infogrames nel 2000 per la prima PlayStation e per PC.
A differenza del primo titolo, questo secondo capitolo sui viaggi nel tempo punta moltissima sulla cooperativa locale e funziona discretamente bene. Gli enigmi sono vari a difficoltà crescente e l’umorismo tipico del cartoon si rispecchia fedelmente anche in quest’altro titolo nonostante leggeri cambiamenti di cast e luoghi.
Qui le ere temporali a nostra disposizione sono quattro ma i personaggi che potremo comandare sono due, con Taz che si dimostra incredibilmente divertente grazie alle sue notevoli caratteristiche (non solo fisiche ma anche espressive). Non è una sorpresa, infatti, che Taz verrà poi scelto come protagonista di un gioco tutto suo (non il primo a essere onesti ma tra quelli che hanno fatto più “rumore”).
Taz: Wanted, sviluppato da Blitz Games e pubblicato nel 2002 da Infogrames e Warner Bros. Interactive Entertainment per PlayStation 2, Xbox e GameCube, è un gioco action dove, alla guida di Taz, ci daremo alla pazza gioia nel devastare mondi pieni di nemici ed enigmi da risolvere. Un altro titolo decisamente divertente e molto ispirato al mondo di riferimento.
In viaggio tra i generi
I Looney Tunes, sempre capitanati dal coniglio, iniziano però a perdere terreno soprattutto se paragonati a personaggi nati nel mondo dei videogames o al loro acerrimo nemico: Mickey Mouse della Disney. Eccoli quindi vedere impegnati in titoli di vario genere, cercando di seguire il successo altrui.
Non sorprende quindi vederli in titoli di racing com Looney Tunes Racing o Looney Tunes Space Racing. Titoli tutto sommati abbastanza buoni, discretamente divertenti ma che iniziano a prestare il fianco a più di una critica, soprattutto sul versante dell’originalità.
Provano anche la via dei tie-in, replicando un proprio film in Looney Tunes: Back in Action. Il videogioco, pubblicato nel 2003 da Electronic Arts e sviluppato da Warthog Games, segue la scia dei tie-in tiepidi perdendo il confronto col già citato Taz: Wanted e presentando momenti apatici in un’avventura platform sì divertente ma breve e poco ispirata.
Il 2007 è un altro anno di declino per i Looney Tunes nei videogiochi con una combo di titoli poco amata e che non ha saputo conquistare il pubblico. Il primo è Looney Tunes: Acme Arsenal, sviluppato da Redtribe e pubblicato da Warner Bros. International Enterprises.
Si tratta di un gioco d’avventura in terza persona che non riesce a rievocare le stesse atmosfere della saga sui viaggi nel tempo e che si perde in gag non sempre efficaci e con un gameplay grezzo e indietro nel tempo.
L’altro è Looney Tunes: Duck Amuck i WayForward Technologies pubblicato per Nintendo DS. Qui l’inventiva, complica anche la console portatile dotata di pennino e doppio schermo, funziona molto bene e l’idea d’interagire con Duffy Duck funziona ma dura poco e conquista ancora meno.
Ed è sempre su Nintendo DS che arriva nel 2008 Looney Tunes: Cartoon Conductor, un altro esperimento su un genere, quello musicale, che verrà rivalutato e potenziato, nonché recuperato con più rumore, da Theatrhythm Final Fantasy nel 2012. In questo caso, il capitolo dei Looney Tunes muta se stesso, richiama le proprie sonorità ma lo fa con un campionario ridotto e poco stimolante.
L’utima comparsa di nota dei Looney Tunes su Nintendo DS riguarda di nuovo Taz con Galactic Taz Ball, un puzzle game che ci vede contro l’alieno Marvin in una serie di livelli sì divertenti ma ancora una volta poco ispirati e che diventano presto abbastanza ripetitivi.
Che succede amico?
Nel 2015 i Looney Tunes approdano su PlayStation Vita con un’esclusiva che delude per profondità e varietà, parliamo di Looney Tunes Galactic Sports, una serie di minigiochi a punteggio ancora una volta, poco ispirati.
Tralasciando i tentativi su smartphone, comunque numerosi, l’ultimo videogioco dei Looney Tunes è un titolo breve, gratuito e dal carattere puramente pubblicitario. Approdato in esclusiva su Xbox One e Series X, Space Jam: A New Legacy – The Game sviluppato da Digital Eclipse, è l’ultimo titolo con Bugs Bunny. titolo, tra l’altro, che rievoca un altro gioco, Space Jam: Looney Tunes (qui potrai leggere un nostro approfondimento).
Quindi… che fine ha fatto Bugs Bunny? Dov’è si è nascosto? La risposta è nel titolo di questo stesso articolo. Il coniglio è in Multiversus. E non è solo, con lui c‘è Taz e di recente si è aggiunto anche Marvin il marziano.
Sviluppato da Player First Games e pubblicato da Warner Bros. International Enterprises, Multiversus è la risposta di Warner Bros al Super Smash Bros di Nintendo. Nel cast, infatti, oltre ai Looney Tunes troviamo moltissimi personaggi che hanno fatto la storia di Warner Bros da Batman ai Gremlins passando per Scooby Doo e Il Trono di Spade.
Ed è qui, tra il Gigante di Ferro e i folli protagonisti di Adventure Time che si nasconde Bugs Bunny con un set di mosse divertenti da usare e che sì, rievocano quello che in fondo è sempre stato. Anche Taz e Marvin preservano il proprio carisma ed è sinceramente divertente tornare a prendere il loro controllo e a far danni di battaglia in battaglia.
Ma lo ammettiamo, i Looney Tunes e il loro potente e immaginario, potrebbero ancora avere un ruolo nel mondo dei videogiochi. Che sia un remake del titolo più famoso, Lost in Time, o un capitolo inedito, noi confidiamo di rivedere ancora Bugs Bunny e soci. Hanno tanto da condividere e sì, sanno ancora divertire.