Murder House, survival horror dell’epoca della prima PlayStation, è stato bannato su Nintendo Switch in Giappone, notizia delle ultime ore. A quanto pare lo sviluppatore del titolo, rilasciato soltanto il 14 ottobre scorso su console PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch appunto, è stato ostracizzato dalla casa di Kyoto.
Dopo la censura di Dying Light, ecco il “caso Murder House” su Nintendo Switch
Il titolo tratta di una storia di fantasmi, in cui un gruppo di giornalisti inviati in una classica “Mason” non trovano alcuno scoop ma piuttosto un serial killer assetato di sangue e travestito da coniglietto rosa (un plot simile a Day by Daylight fra l’altro). In Giappone il gioco aveva ricevuto un rating 16+, salvo poi un cambiamento all’interno del Microsoft Store e il passaggio alla fascia 18+, quella per soli adulti.
La causa della rimozione? Sembra che Nintendo abbia chiesto allo sviluppatore del titolo – Puppet Combo – di cambiare l’immagine di base che rappresenta il gioco, un inquietante coniglio spettrale – perché considerata evidentemente troppo spaventosa.
C’è da dire che la casa di Kyoto – senza dubbio la più avversa alla censura come dimostrato dall’abbondanza dei giochi giapponesi basati sul fan service all’interno dell’eShop – non è in grado di modificare tale immagine includendola in una sotto cartella, per nasconderla a coloro che volessero soltanto navigare sullo store senza imbattersi in immagini simili (come non capirli, il “coniglio serial killer” di Murder House porterebbe chiunque al turpiloquio).
In ogni caso, Murder House è purtroppo l’ennesimo episodio recente di censura nei videogiochi: di questo si deve parlare quando un gioco viene rimosso da uno store online o fisico, o modificato arbitrariamente in qualsiasi modo. E anche uno dei casi recenti e troppo numerosi – divenendo perciò più inquietanti del coniglio in questione – fra cui Groove Coaster e il caso ancor più clamoroso di Dying Light.
Resta da vedere se Puppet Combo accetterà infine di cambiare l’immagine di copertina di Murder House, dopo aver rifiutato tale richiesta da parte di Nintendo.
Allo stesso tempo però mi sento di scoraggiare quanti sul web appoggiano le vergognose crociate del SJW (“Social Justice Warriors”) un movimento contrario alla sessualizzazione e la violenza in giochi specificamente realizzati (ed etichettati) per essere giocati da player adulti, e dunque di base non nella condizione di dover essere “protetti” da nessuno.
Questi cosiddetti “guerrieri” sono spesso forti con i deboli (ossia con progetti di software house molto meno ricche di altre, come lo stesso Murder House), e si tratta delle stesse “menti illuminate” che hanno portato a molti altri casi di censura abbastanza recenti, da Devil May Cry 5 alla recente rimozione dal catalogo di Steam dello spassoso Super Seducer 3.
Questo forse non impedirà a certi ambienti del politically correct americano (ai quali purtroppo Sony negli ultimi anni ha fatto buon gioco) di deturpare o far rimuovere del tutto certi videogiochi, ma da qualche parte bisogna pur iniziare.
Ciò detto, il mio plauso personale va comunque a Nintendo, capace di ospitare una libreria di titoli “piccanti” (oltre alla violenza alla Mortal Kombat che chiaramente non causa imbarazzo all’inquisizione videoludica…) fregandosene del giudizio di chi nel Giappone vede solo una “patria di nerd depravati”. Menomale che… Nintendo c’è.
La censura rappresenta purtroppo un problema serio per il nostro media preferito, così come per altre forme mediali quali il cinema e il mondo dello streaming, con la cronaca di siti dedicati al gaming che si riempie di casi di streamer che vengono bannati da questa o quella piattaforma per aver espresso idee “politicamente scorrette”.
Io personalmente tendo a condannare simili condotte ogni volta che posso, sperando che altri si rendano conto di quanto la libertà creativa nel clima censorio degli ultimi anni, sia messa seriamente a rischio.
Passando ad un argomento decisamente più delizioso, ecco il video del recente direct dedicato ad Animal Crossing New Horizons: