Sviluppato da Pirita Studio e in arrivo su Steam nel terzo quarto di quest’anno, Mutropolis si è lasciato provare grazie a una demo del Gamescom. Ecco come ci è sembrata quest’avventura grafica punta e clicca, palesemente ispirata a vecchie glorie di Lucasarts e di Sierra.
Mutropolis è interessante…
La demo di Mutropolis comincia in media res, costringendoci a ricostruire quanto sta accadendo intorno a noi. Nei panni di Dijon e del suo gruppo di archeologi, in un futuro imprecisato, ci troviamo all’interno di una grotta intenti ad esaminare una porta aliena e misteriosa, che rimane bloccata davanti a noi.
Se nel suo incipit Mutropolis sembra essere caratterizzato da una leggera vena comica, nonostante il setting alquanto misterioso, il cliffhanger con cui la demo si conclude riesce a mischiare le carte in tavola e potrebbe donare tutto un altro sapore a quest’avventura grafica.
Anche se quanto mostrato nella demo è troppo poco per sbilanciarsi, la storia sembra avere mordente e nonostante i membri del gruppo sembrino un pochino stereotipati, i dialoghi sembrano scritti molto molto bene. In generale, proprio grazie ai dialoghi e a un comparto artistico piacevole, Mutropolis emana quell’aura da gioco curato e ben confezionato che sono sicuro farà la felicità degli amanti del genere.
Il brusco troncamento con cui la demo ci lascia, ci impedisce di dare un giudizio (anche acerbo) sulla trama, anche se i presupposti per un’avventura emozionante e intrigante ci sono tutti. Rimandiamo però il giudizio alla recensione effettiva di Mutropolis!
…ma si discosta poco dai vecchi canoni del suo genere
Minori invece i dubbi che abbiamo sul gameplay, anche se nutriamo qualche speranza di vedere qualcosa di più. Mutropolis ha si una gestione dell’interfaccia molto snella e poco invasiva, figlia dei titoli più recenti del genere, ma anche un gameplay estremamente “vecchia scuola”, con cui sono sicuro che i veterani si troveranno subito a casa.
Per interagire con il mondo circostante basterà passare il cursore sugli elementi presenti sullo sfondo. Se si avrà l’occasione di interagire con un’oggetto la nostra freccetta cambierà, segnalandoci una possibile interazione, che varia dal parlare con un interlocutore, osservare o raccogliere un determinato oggetto e altro ancora. Si potrà anche utilizzare gli oggetti raccolti grazie all’inventario, selezionandoli in modo da poterli poi sperimentare su dei punti interattivi che ostacolano il passaggio o l’avanzamento nella trama.
In sintesi, almeno stando alla demo da noi provata, questo, insieme agli indizi dati dai dialoghi dei personaggi, è l’unico modo per risolvere gli enigmi che ci verranno posti dinnanzi. Una scelta che si rivela a doppio taglio: se da una parte il limitato numero di combinazioni consente una risoluzione degli enigmi veloce e dinamica, in grado di non spezzare il ritmo della narrazione, dall’altro rischia di rendere gli enigmi troppo semplici e dalla risoluzione banale.
Il comparto tecnico è niente male!
Caratterizzato da un disegno morbido e a pastello, dal punto di vista visivo Mutropolis risulta essere molto affascinante, sopratutto grazie a un character dcsign particolare, che riesce nell’ardua impresa di rendere i personaggi affusolati e tondeggianti allo stesso tempo.
Tornando all’interfaccia di gioco, quest’ultima risulta estremamente essenziale. Non è presente nessun tipo di hud di gioco e la gestione dei dialoghi è estremamente minimale; infatti non si apriranno baloon di testo o tendine durante i dialoghi, che compariranno invece liberi e con colori diversi sopra le teste degli interlocutori. Un’unica tendina, comunque trasparente, si aprirà invece quando dovremo scegliere la risposta da dare.
Anche le musiche, sebbene leggermente anonime, servono bene al loro lavoro di accompagnamento, risultando mai invasive e discretamente azzeccate.
In conclusione
Dopo aver finito la demo, Mutropolis mi ha lasciato con una buona sensazione e grandi speranze. Il prodotto dà l’impressione di essere valido e curato sopratutto nelle ambientazioni e nella scrittura. L’unica pecca, che per qualcuno potrebbe essere un pregio, è che Mutropolis non osa essere nulla più che una semplice avventura grafica punta e clicca, con un gameplay che riprende la più vecchia delle meccaniche del genere.
In una situazione come questa, per Mutropolis sarebbero dolori; sono tanti i prodotti di questo tipo e per il titolo di Pirita Studios potrebbe diventare arduo spiccare! Ci auguriamo quindi che nella sua release finale Metropolis riesca a stupirci con puzzle e enigmi che propongano un gameplay differente nel corso dell’avventura.
La trama sembra molto interessante e parte da ottimi presupposti; in più sarà facile seguirla anche per chi non conosce l’inglese. Anche se demo era in inglese (molto semplice) dalla pagina di Steam è possibile notare che nella sua versione finale Mutropolis sarà localizzato in italiano!