Sviluppato e pubblicato da Webcore Games in sinergia con SoftSource decisamente arcade e molto old school. Il tutto con uno stile grafico cartoonesco, surreale e divertente. Noi abbiamo ceduto all’interessante e vantaggiosa offerta economica di disinfestare una villa da un’invasione di creature mostruose su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a una nuova tipologia di lavoro?
My Night Job e una villa invasa da mostri infami
My Night Job non ha una vera e propria storia da seguire ma si limite a un semplice, surreale e a suo modo divertente incipit: un anonimo signore di mezza età, gelataio di professione, si ritrova tra le mani un’occasione fruttuosa che potrebbe svoltargli l’esistenza: essere reclutato da una squadra simil SWAT per andare in una villa abbandonata e invasa da una mandria di mostri imbufaliti e assetati di morte.
I soldi, si sa, muovono il mondo e quindi il nostro inedito “eroe” accetta subito l’offerta e si prepara ad affrontare l’ignoto. Inutile dire che, non avendo alcuna preparazione tecnica e/o militare nè qualsivoglia esperienza sul campo, il nostro “ex” gelataio si ritroverà ad affrontare orde di mostri con qualsivoglia arma improvvisata (ne sono circa sessanta diverse e discretamente folli): dagli ombrelli branditi tipo lama e vasi con tanto di pianta schiantati sul cranio dei nemici come se fossero dei martelli giganti.
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Inutile dire che si tratta di un titolo fortemente surreale, volutamente cartoonesco ed esagerato e in effetti l’atmosfera del titolo, in bilico tra anni ‘80 e ‘90, funziona nelle prime run per poi consumarsi abbastanza velocemente. My Night Job, infatti, presenta un unico quadro (la villa infestata, appunto) e una tipologia di nemici (ne sono solo undici) abbastanza circoscritta. Tale limitazione di contenuti, tra l’altro presente anche nella tipologia di persone da salvare, dona vita a una ripetizione, già intrinseca nel gameplay, che va a impoverire l’intero titolo che perde il suo fascino iniziale dopo una manciata d’ore.
Rimane comunque un titolo dall’animo arcade e dal forte potere nostalgico, di quello dei cabinati dove dopo una partite ci si ferma a guardare il punteggio sperando di aver scalato le classifiche e cercando di proteggere il proprio primato o di superarsi in una nuova ed ennesima run. Quindi bando alle ciance e andiamo a scoprire insieme come si può liberare una villa dai mostri senza alcuna esperienza!
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Semplice, immediato ma anche crudele e monotono
My Night Job è un beat’em up a scorrimento orizzontale dove saremo letteralmente lasciati soli a esplorare una villa suddivisa in sei piani con ogni piano suddiviso in una serie di stanze prestabilite. Tutto sarà sempre ben visibile grazie a una piccola mini mappa fissa su schermo. Villa che avrà un ruolo attivo durante l’invasione dei mostri tanto che, se collassano più di quattro stanze, l’edificio crollerà e con esso anche la nostra missione.
Tra le varie cose da tenere d’occhio, infatti, è proprio la mappa della villa con tanto di “salute delle stanze” che va a diminuire man mano che viene invasa dai mostri. In caso di sovrannumero di creature, la stanza andrà in “sofferenza” con tanto di allarme a schermo e noi dovremo dare la priorità alla disinfestazione dell’area pena l’inagibilità dell’area per tutta la partita.
Oltre alla salute delle stanze, dovremo stare attenti anche alla nostra di salute. Il protagonista ha una sola vita e, terminata quella, termina anche la partita. Ovviamente, salvo bonus particolari come quello dato dall’infermiera che ci permette di avere una vita extra. L’infermiera, è solo una delle tipologie di persone che potremo salvare all’interno della villa. Questo perché, per guadagnare soldi extra, oltre ad eliminare mostri su mostri in un crescente sempre più caotico e ostico, potremo anche salvare le persone rimaste intrappolate.
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Tali persone, ognuna dotata di una barra di energia vitale, vengono bersagliate dai mostri e sta a noi salvarle e far loro da guida fino al punto d’estrazione. Alcuni di loro, però, possono offrire bonus o unirsi alla battaglia fungendo da ulteriori guerrieri in modo più o meno utile. Ma come si affrontano i mostri in My Night Job? Come anticipato, con qualsiasi cosa a disposizione.
Nelle varie stanze della villa, infatti, sono sparpagliate armi improvvisate e/o punti di raccolta dove il nostro personaggio andrà a equipaggiarsi di varie tipologie di armi improvvisate. Ogni arma, neanche a dirlo, ha una sua barra di “durabilità” esaurita la quale, diventerà inutilizzabile e quindi sparirà. Se disarmati, il nostro eroe può comunque combattere a mani nude ma il danno inferto è estremamente basso.
Tirando le somme, abbiamo quindi un titolo che non innova nulla ma che dona una sfida crescente discretamente appagante, forte di un gameplay nostalgico, immediato, accessibile e anche inizialmente genuinamente divertente. Purtroppo è anche un titolo che diventa presto monotono, esaurendo velocemente tutto quello che ha da offrire e cedendo fin troppo a un caos estetico difficile da gestire in alcune situazioni.
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Grafica e sonoro
Graficamente parlando, My Night Job ha stile e si vede. La scelta di dar vita a un mondo cartoonesco funziona e strappa anche qualche sorriso. Buona anche la struttura della villa con sfondi che dedicano non poche chicche a chi riuscirà a guardare oltre il caos ludico. Le citazioni ad altri videogiochi e a film sono ben inserite e rendono il tutto vivave, folle e surreale, in linea con lo spirito del titolo stesso. Buone anche le animazioni nonostante qualche imprecisione legata all’esplorazione stessa.
Il sonoro è gradevole ma vittima della scarsità dei contenuti del gioco stesso e quindi col potenziale rischio di diventare presto ripetitivo. Da segnalare, infine, la presenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se i testi a schermo sono molto pochi. Per quanto riguarda le modalità dell’ibrida Nintendo, la natura stessa di My Night Job lo rende perfetto in modalità portatile ma si difende bene anche in dock.