Il mondo delle avventure grafiche nasce, praticamente, assieme al medium videoludico, raggiunge un suo apice e, successivamente, finisce per unirsi ad altri generi per continuare ad imporsi sul mercato. NAIRI: Rising Tide è un perfetto esempio, in tal senso, di progetto che è stato più che capace di rimanere fedele alle origini del genere.
Sviluppato da HomeBearStudio ed edito da Hound Picked Games, il titolo si presenta come un viaggio in un mondo fantasy costellato da situazioni bizzarre, creature con cui interagire e avventure da vivere. Nella nostra recensione del titolo per Nintendo Switch vogliamo trasportarti in questo mondo dai delicati colori caldi.
Il sequel di NAIRI: Tower of Shirin
Come dichiarato in occasione dell’annuncio del gioco, Rising Tide non è che il seguito del capitolo pubblicato nel 2018, del quale fa per l’appunto numerosi riferimenti nella trama e non solo. La nuova avventura della nostra protagonista, lasciatasi alle spalle quanto accaduto presso la Torre di Shirin, ci permetterà finalmente di conoscere la verità sulle nostre origini?
Il titolo presenta una trama scorrevole e ben definita, seppur la presenza di dialoghi, a nostro modo di vedere, sia al limite dell’eccessivo, capace di intrattenerci per circa 7 ore, come accadeva con il suo predecessore. I personaggi presentati sono numerosi e discretamente caratterizzati, con ottime trovate sotto il profilo puramente estetico.
Intendiamoci, giocare questo titolo senza aver vissuto l’esperienza del suo predecessore non è in cima alla lista dei consigli: per comprendere appieno le ragioni dietro le azioni dei personaggi e i loro comportamenti, la cosa migliore da fare sarebbe iniziare la storia da dove, effettivamente, questa ha inizio.
Uno stile artistico degno di nota
Passiamo ad uno degli aspetti più interessanti del titolo: il suo stile. Il titolo ha come fiore all’occhiello una realizzazione di personaggi e scenari con disegno e colorazione interamente a mano. Ciò porta il progetto ad avere una chiara identità sotto il profilo dei colori e delle sensazioni che intende trasmetterci, immergendoci in un mondo fatto di colori caldi e confortanti, con personaggi dall’aspetto morbido e paesaggi capaci di fornirci rilassatezza e quiete.
Una scelta, questa, decisamente apprezzabile che ci consente di intuire un’identità chiara in ogni ambientazione e in ogni personaggio con il quale ci interfacciamo, anche quei luoghi e quelle situazioni che, nel corso dell’avventura, osserviamo solo di sfuggita. Inutile dire, insomma, che ci riteniamo particolarmente soddisfatti dell’esperienza sotto questo punto di vista, mentre spendiamo ben poche parole per la colonna sonora, che ci è sembrata piuttosto anonima e sottotono.
Un’avventura grafica (quasi) convenzionale
Concentrandoci sul gameplay del titolo, risolleviamo la considerazione fatta ad inizio recensione: il fatto che l’avventura grafica tradizionale, soprattutto grazie alle produzioni indipendenti degli ultimissimi anni, sia scivolata all’interno di tanti altri generi, come i rompicapo o, in alcuni casi, l’action (c’è una linea di pensiero che considera Stray un’avventura grafica) non significa che quella struttura tradizionale sia andata totalmente perduta.
In tal senso, quindi, possiamo considerare Rising Tide un titolo che si ispira come non mai all’avventura punta-e-clicca, senza però rinunciare ad escamotage della modernità che pongono quel paletto tra un titolo del 2024 e un Monkey Island! Il titolo alterna schermate punta-e-clicca con raccoglimento e utilizzo di oggetti a schermate dedicate ad enigmi (mai “ingombranti” come in un capitolo del Professor Layton, per intenderci) ma anzi, decisamente in linea con il modo di fare avventura grafica “di una volta”.
Un giudizio tecnico
Concludiamo confermando che il titolo sfrutta appieno le potenzialità di Nintendo Switch: sprovvisti di mouse, puntare e cliccare con i comandi Switch non ci è sembrato particolarmente comodo, ma gli sviluppatori hanno trovato rimedio nell’inserimento dei comandi touch screen, che rendono l’esperienza più che godibile.
Il gioco presenta sostanzialmente una grande staticità delle animazioni e delle scene, quindi, come potrai ben immaginare, non abbiamo segnalazioni da fare in merito alla sua fluidità.