Sul sito di Naughty Dog i membri del team di The Last of Us Part II hanno voluto salutare il nuovo anno parlando dei giochi che più li hanno divertiti e, perché no, ispirati nel corso del 2020; e non sono mancate di certo alcune sorprese.
Ma vediamo più nel dettaglio alcune delle preferenze degli sviluppatori:
Neil Druckmann: il co-presidente di Naughty Dog e game director di The Last of Us Part II si è dilettato molto con Fall Guys: “Fall Guys era la giusta combinazione di caos, umorismo e cameratismo (quando c’erano i miei amici). Era il gioco perfetto da giocare fino a tardi per alleviare lo stress quando stavamo ultimando The Last of Us Part II. È anche il mio unico trofeo di platino!” ha dichiarato Druckmann.
Erick Pangilinan, art director ha invece speso molto tempo su Astro’s Playroom: ” Ho giocato a Astro’s Playroom con i miei figli piccoli perché è uno dei pochi giochi con cui posso condividere il tempo con loro ed è appropriato all’età. Le meccaniche sono abbastanza facili per far loro godere la maggior parte del gioco … ma la difficoltà aumenta così posso saltare per farli superare le parti difficili. È bello vedere i tuoi figli entusiasti di questi giochi classici perché vedi un po’ di te in loro quando l’hai sperimentato per la prima volta.”
In Naughty Dog non conoscono rivalità
Una certa sorpresa desta invece la presenza di un titolo di peso come Ghost of Tsushima tra i giochi che hanno ispirato il team che ha dato i natali a Uncharted: evidentemente in Naughty Dog non danno più di tanto peso al concetto di rivalità, considerato che l’esclusiva Sony è stato in ballo anche per il titolo di Game of the Year, vinto poi meritatamente dal seguito delle avventure di Ellie e Joel.
Christian Gyrling, vice presidente: “Ho adorato l’ambientazione del gioco, la campagna giapponese. È stato incredibilmente bello e soddisfacente giocare nei panni di un samurai mentre lentamente diventavo sempre più abile nell’usare la spada e i coltelli mentre affrontavo gruppi sempre più grandi di nemici. Alla fine, mi sono sentito un vero tosto.”
Kurt Marganeu, co-game director: “Saltare a Tsushima e ripulire i mongoli dai campi è esattamente il gameplay terapeutico di cui avevo bisogno nel 2020. Il mondo è bellissimo, ci sono un sacco di cose da scoprire, il combattimento è fluido e sorprendentemente profondo, e mi sento come se stessi davvero riuscendo a fare qualcosa che trasforma l’intera mappa dal rosso al bianco! Sucker Punch ha davvero realizzato la fantasia dei samurai.”
Patrick Gross, direttore QA: “Amo i giochi open world e adoro assolutamente quelli che forniscono una narrativa avvincente come quella di Ghost. Combattimenti viscerali e frenetici seguiti da sedersi in silenzio a scrivere haiku – e preoccuparsi di entrambi gli aspetti! Mi ha trasportato nel Giappone feudale abbastanza da essere uno dei pochi giochi che mi sono sentito obbligato a ottenere il platino solo per assicurarmi di non perdere nulla.”