Naughty Dog è uno studio di sviluppo molto famoso nel settore e sicuramente anche tu lo conoscerai bene, soprattutto grazie alla saga di The Last of Us che ha sempre fatto sognare l’utenza. Oggi però siamo qui per raccontarti di un avvenimento alquanto spiacevole che vede come protagonista un ex sviluppatore dello studio.
Naughty Dog: licenziato dopo 18 anni, uno sviluppatore racconta cosa è successo
Anche Naughty Dog si è data ai licenziamenti e avevamo già avuto modo di parlartene in passato. Tuttavia non succede spesso che uno dei tanti sviluppatori licenziati si facciano avanti raccontando la propria storia, quindi oggi vogliamo dare voce a Santiago Gutierrez, un ex grafico dello studio che ha lavorato per l’azienda per ben 18 anni.
Insomma, un veterano con una carriera consolidata, che però si è ritrovato lo stesso licenziato senza alcun tipo di preavviso e con un trattamento che lascia abbastanza a desiderare, soprattutto dopo tutti i sacrifici fatti. L’uomo infatti, come ha raccontato su LinkedIn, aveva dedicato la sua vita ai progetti dello studio, tra amicizie, colleghi e soprattutto interminabili ore di lavoro, cercando di superare gli ostacoli e collezionare traguardi.
L’uomo si dichiara distrutto dalla vicenda, con il cuore in frantumi e ha fatto fatica ad aprirsi sui social:
“Dopo due giorni ho trovato la forza di scrivere qualche parola. Fidatevi di me, ho provato almeno cento volte… non è facile, quand”o guardi i tuoi figli e pensi: ho sbagliato qualcosa?”
Dalla mattina alla sera si è ritrovato senza il suo posto di lavoro, e la tristezza ha preso il sopravvento:
“La tristezza degli ultimi due giorni dal mio licenziamento non è la perdita del lavoro, ma più quella di uno scopo, una comunità, una squadra che amavo dal profondo del mio cuore.”
Ciò che però lascia tutti ancora più a bocca aperta, non è il licenziamento ma il trattamento subito, in quanto l’uomo non ha potuto nemmeno salutare di persona i propri amici e colleghi. Le porte della compagnia gli sono state sbattute in faccia senza ripensamenti, nonostante i 18 anni di intenso lavoro:
“Dopo 18 anni, che male avrei potuto fare?”
Insomma, una triste vicenda che ci mostra come effettivamente sia facile perdere tutto quello che si ha conquistato in anni di lavoro e fatica, senza riserve e senza convenevoli. Per non parlare poi del trattamento crudo ricevuto, che ci ricorda come a volte le multinazionali vedano i propri dipendenti solo come uno strumento, facile da sostituire.