Benvenuti cari lettori, oggi parleremo dell’ultimo lavoro targato Electronic Arts creato a quattro mani con Ghost Games, viaggeremo, infatti, tra le assolate spiagge di Palms City, una metropoli che vive e si alimenta principalmente di turismo, eventi e gare di auto.
Parleremo del nuovo Need For Speed: Heat ultimo titolo della serie, e nonostante non sia un grandissimo appassionato del genere, devo dire che questo capitolo ha riacceso quella fiamma che tanto mi ha fatto amare i titoli automobilistici che, in passato, seguivo con passione (basti pensare a titoli storici come Need For Speed Underground o Juiced) e che hanno ispirato anche Hollywood con saghe cinematografiche di gran successo come Fast and Furios.
Premendo il tasto start, il gioco ci catapulterà nelle calde spiagge di Palm City, città fortemente inspirata alla reale Miami in Florida, città caratterizzata da un forte dualismo tra il giorno e la notte; se di giorno, infatti, la città vive di turismo e gare automobilistiche, la notte è protagonista di pericolosissime gare clandestine di auto modificate organizzate tra clan e crew locali che si sfidano per fama e reputazione.
Uno senario inquietante che le autorità locali combattono ogni giorno utilizzando ogni mezzo possibile per contrastarne la crescita. La nostra campagna di gioco si apre quando la crew della promettente e coraggiosa giovane pilota Ana Rivera viene smantellata dall’ intervento brutale della pattuglia di servizio capitanata dal comandante della polizia Frank Mercer.
Terminato il filmato di introduzione,sarà necessario seguire un breve tutorial che ci insegnerà le “basi per il pilota clandestino provetto”, e alla fine, tra i dodici avatar messi a disposizione, potremo personalizzare quello che sceglieremo sia nel look che nella fisionomia. Successivamente il gioco ci farà entrare nel garage di Lucas, il fratello meccanico di Ana con il quale si creerà un rapporto di simpatia tale da farci scegliere la nostra prima auto per gareggiare e iniziare a farci conoscere nell’ambiente. Inoltre la famiglia Rivera ci offrirà anche un letto per riposare e un garage con il quale potremo potenziare e truccare le nostre auto.
Grafica/Gameplay:
Una volta entrato nell’ambiente, avremo la possibilità di approcciarci con la meccanica principale di Need For Speed Heat, scegliendo se uscire di giorno o di notte. Se sceglieremo di uscire il giorno avremo la possibilità di partecipare ai vari tornei e gare ufficiali grazie ai quali guadagnare grossi premi in denaro, utili per comprare ricambi sempre più potenti per le nostre auto e acquistare nuovi veicoli per allargare il nostro parco macchine. Se, invece, decideremo di uscire la notte, saremo costretti a sfidare la legge partecipando a gare clandestine di grande tensione, per guadagnare reputazione nel giro e accedere a nuove missioni principali (oltre che sbloccare nuove auto e potenziamenti).
C’è solo un piccolo particolare. Durante la notte, per la la polizia si attiverà la modalità “caccia” risultando molto più aggressiva che di giorno. Se per sbaglio, infatti, passeremo nel raggio di azione di una pattuglia, inesorabilmente partirà una caccia all’uomo serratissima a cui, almeno per le prime volte, sarà difficilissimo sottrarsi e fuggire. Questi mini eventi renderanno ogni gara notturna emozionante e imprevedibile, oltre al fatto che, se catturato o dopo aver distrutto l’auto nel mezzo di un inseguimento, tutti i progressi fatti verranno azzerati, rendendo le fasi notturne un vero e proprio azzardo. Rischiare il tutto per tutto in una nuova gara, o tornare al rifugio e incassare i punti guadagnati in quella notte?
E’ chiaro che più guadagneremo fama e più avanzeremo di livello reputazione, più avremo dei piccoli vantaggi, come cercare di corrompere la polizia durante le corse, una piccola alternativa che ci consentirà di acquisire secondi di vantaggio per allungare le distanze e permetterci di fuggire.
Ma parliamo delle vere protagoniste del gioco, ovvero le auto. Una nota particolare, degna di merito, va sicuramente alla varietà del parco auto divisi in ben centoventisette modelli appartenenti a marchi reali (nell’ordine: Acura, Alfa Romeo, Aston Martin, Audi, BMW, Buick, Chevrolet, Dodge, Ferrari, Ford, Honda, Infiniti, Jaguar, Koenigsegg, Lamborghini, Land Rover, Lotus, Mazda, McLaren, Mercedes, Mercury, Mini, Mitsubishi, Nissan, Pagani, Playmouth, Polestar, Pontiac, Porsche, SRT, Subaru, Volkswagen e Volvo). Le auto messe a nostra disposizione sono sbloccabili e disponibili presso un rivenditore presente sulla mappa.
Queste auto inoltre mostrano molta varietà di modelli dallo stile classico senza tempo, dalle muscle car alle fuoriserie, dalle compatte ai SUV, con le quale fare varie esperienze come scorrazzare per la città o goderci il panorama.
Ma non è tutto. Non c’è infatti Need For Speed senza la cosa essenziale, ovvero le elaborazioni e il tuning. In questo titolo, più che in altri, avremo la possibilità di personalizzare il nostro bolide in ogni sua piccola forma e caratteristica, ma anche a livello tecnico e meccanico, rendendo l’esperienza varia e interessante, così da avere sempre il giusto set up per affrontare ogni tipo di terreno e ogni tipo di gara al meglio.
Il modello di guida inoltre ricalca i precedenti titoli del brand, nulla di complicato o tecnico, il tutto è basato su un sistema di guida abbastanza immediato a stampo puramente Arcade, con particolare attenzione ad alcune tecniche come le derapate, abbastanza facili da eseguire ma al tempo stesso anche da controllare, basterà infatti avere un buon tempismo e controllare la coda dell’auto con rapidi tocchi della levetta analogica.
Questa scelta, a mio avviso, ci consente di aprire il Live Tuning per attivare il controllo elettronico della trazione riducendo lo slittamento delle ruote nelle ripartenze, una modalità che rende tutto più interessante, soprattutto per i giocatori con maggiore esperienza, ma che non impedisce di effettuare le powerslide, obbligandoci ad agire sul freno a mano.
Un plauso particolare lo devo dedicare alla grafica. I particolari della pioggia, i riflessi delle pozzanghere, i meravigliosi tramonti che calano su Palm City, e le bellissime vetture dai colori sgargianti sono una vera goduria per gli occhi. Gli effetti, durante la guida sono davvero ben realizzati e danno davvero il senso della velocità, gli scenari cambiano con il cambiare delle condizioni meteorologiche e il dinamismo generale crea effetti davvero spettacolari con un buon uso del HDR.
Sonoro/Audio:
Il comparto audio, inoltre, accompagna bene tutti i nostri momenti nel gioco, la colonna sonora varia dal Hip Hop, alla Trap, al R&B, a più classici ritmi latini Rap, una scelta che non rientra nei gusti personali ma che mi ha accompagnato abbastanza bene nelle mie sessioni di gioco, risultando incalzante nei momenti opportuni e dando quel senso di tamarro e di “GhettoBlasta” in stile cinematografico che ho amato nei capitoli d’oro del passato. Ottimo anche il doppiaggio nella sua versione italiana, tutte le voci sono bene interpretate e caratterizzano ogni personaggio nella maniera adeguata.
Conclusioni:
Ci troviamo, probabilmente, davanti ad uno dei più bei capitoli del genere della saga degli ultimi 10 anni. Need For Speed Heat ricalca bene le dinamiche dei suoi predecessori dando però una sferzata nuova e varia al titolo, rendendolo davvero interessante e rigiocabile, un giusto mix che, pur se con qualche pecca, saprà intrattenere,il giocatore per molto tempo.