Dharker Studios ottiene il lasciapassare di Gabe Newell & Co. Sarà disponibile su Steam a partire da Venerdì, assolutamente privo di censura
Signore e signori il D-day è arrivato. In un presente ove l’erotismo è un tema decisamente delicato da discutere, l’ universo videoludico – quotidianamente additato come colpevole universale dallo stolto che guarda al dito quando gli viene indicata la Luna – non poteva certamente restare la mosca bianca all’interno del miasma generale.
L’ approvazione di Negligee Love Stories ha spaccato in due l’opinione degli utenti e accende un’annosa questione che il mondo del gaming trascina da anni: “Contenuti espliciti nei videogiochi [erotici]. Sì, oppure no?”
Il dibattito incalza di pari passo al recente aggiornamento dei filtri sul contenuto operato da Valve per il negozio di Steam. Un’opzione che nasconde i titoli osé all’interno dello store – niente panico, dal menù preferenze del vostro account non avrete problemi a deselezionarla – e avvisi pop-up che informano sul contenuto esplicito del gioco non cancellano le critiche mosse da alcuni videogiocatori che domandano (certamente, a ragion veduta) contromisure più efficaci.
Rimandato a settembre anche il “Parental Control” della piattaforma Valve che impedisce l’accesso all’intero catalogo di Steam, una soluzione ritenuta assolutamente troppo drastica (del resto, come dargli torto?)
Appurato che il content filter proposto da Steam fa (decisamente!) acqua da tutte le parti, torniamo alla portata principale.
L’ apertura di Valve, personalmente, non mi stupisce. Non sarò certo io ad assillarvi per l’ennesima volta con il canonico sermone sull’enorme distanza culturale fra Occidente e Giappone, dove i giochi eroge (neologismo per erotic-game) sono all’ordine del giorno e rappresentano una proficua porzione del mercato videoludico. Sarebbe dunque l’aspetto economico ad aver influenzato la magnanima decisione di “Lord Gaben” , spingendolo a fare orecchio da mercante? Sì, ma non solo.
Con l’apertura verso giochi a sfondo erotico non censurati, Valve ottiene il controllo diretto sul contenuto esplicito; una mossa intelligente considerando come la rimozione della censura sia già una realtà grazie al lavoro dei numerosi modders che giocano con il codice dei videogames.
Il mondo del gaming non svestirà mai l’annoso strascico degli explicit contents all’interno dei videogiochi; lungo un panorama costellato da titoli dall’innegabile violenza (impossibile non citare Grand Theft Auto, Mortal Kombat o un qualsiasi Call Of Duty), era solo una questione di tempo prima che il genere eroge venisse chiamato in causa.
Mantenere le distanze da un titolo “scomodo” spetta al senso comune del giocatore. Così come rapinare un negozio di liquori in GTA V non etichetti sistematicamente un videogiocatore come criminale, sono dell’idea che nemmeno usufruire di una graphic novel erotica (ed esplicita) come Negligee Love Stories sia sintomo di depravazione. Voi cosa ne pensate? I giochi a sfondo sessuale meritano una chance, oppure no? Fatecelo sapere nei commenti!