Neighbours back from Hell è una delle tante remaster che stanno popolando il mercato negli ultimi anni, probabilmente però è l’operazione nostalgia meno richiesta di sempre, tanto che personalmente ho scoperto trattarsi di una remaster solo facendo qualche ricerca preliminare prima di scrivere la recensione.
La serie nasce nel 2003 col primo capitolo, Neighbours from Hell (la parola “back” è stata inserita per suggerire che si tratta di un ritorno del titolo) e si sviluppa negli anni successivi col seguito Neighbours from Hell 2: On Vacation e lo spin-off Neighbours from Hell 3: In Office. Neighbours back from Hell comprende i primi due capitoli e li riporta su console current-gen con una grafica migliorata e gradevole (quasi sempre, come vedremo in seguito), ma resta il fatto che non fa nulla per svecchiare e rinfrescare un umorismo che sarà sembrato cringe già nei primi anni 2000.
Infatti, il titolo vorrebbe trasmettere un senso di ilarità politically uncorrect, ma fallisce miseramente risultando quasi l’equivalente videoludico di un cinepanettone. Non che sia impossibile tentare di riportare questo genere di ironia nei videogiochi, anzi, titoli come Grezzo e Call of Salveene (per fare due esempi che scadono abbondantemente nel trash) ci riescono, facendo fare anche grasse risate agli amanti di questo tipo di comicità. Neighbours back from Hell invece porta in scena situazioni demenziali e imbarazzanti che puntano sul becero spinto, provocando facepalm a più non posso.
Cattivi vicini
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto problemi con un vicino di casa ed è proprio da questa certezza che parte la trama di Neighbours back from Hell, proponendo anche una soluzione alquanto… particolare! Vestiremo i panni di Woody, che si ritrova come vicino di casa il chiassoso Mr. Rottweiler; grazie all’aiuto di una troupe televisiva, il nostro protagonista organizzerà degli scherzi mirati a far perdere la pazienza al vicino, producendo risultati indubbiamente comici nella mente degli sviluppatori, ma che per i giocatori potrebbero risultare molto meno ironici.
A partire già dal filmato iniziale, in cui vengono presentati i personaggi e la situazione in maniera estremamente sintetica, si fa una carrellata di momenti di comicità bassissimi, passando da flatulenze varie fino al cane che lascia un ricordino sui fiori del povero Woody. Anche nel corso dei vari livelli, gli scherzi porteranno spesso l’ingombrante Mr. Rottweiler a dover usare il bagno in fretta e furia in scenette che, ancora una volta, mi hanno lasciato alquanto perplesso.
E basta, è davvero tutto qui! Nel corso del gioco non ci sarà mai una vera progressione della trama, solo alcuni disclaimer che, all’inizio di ogni livello, ci informeranno sulla situazione attuale del vicino, dandoci anche qualche indizio sul suo comportamento. Un lieve cambio di registro si avrà nel passaggio alla seconda parte del gioco, che di fatto è l’originale Neighbours from Hell 2: On Vacation, dal momento che non saremo più a casa di Mr. Rottweiler, ma seguiremo il malcapitato (si, malcapitato, perché a un certo punto Woody si starà palesemente accanendo più del dovuto sul vicino che vuole solo andare in vacanza) in giro per il mondo durante una crociera.
Tana per Woody!
A livello di gameplay, non posso dire che il titolo sia noioso, almeno non da subito, e può anche rimanere interessante per tutta la sua durata se si è appassionati di arcade e si ricerca il completismo in ogni livello. Di base, in ogni livello dovremo fare degli scherzi al vicino utilizzando tutto ciò che troviamo, prima in casa, poi in ambientazioni ispirate a una nave da crociera e a varie parti del mondo. Man mano che si andrà avanti i livelli risulteranno sempre più complessi, ad esempio, in casa di Mr. Rottweiler, si sbloccherano nuove stanze e ostacoli, come un pappagallo prima, e un cane poi, che dovremo evitare di svegliare per non rivelare la nostra presenza.
Alla componente puzzle che ci porterà a combinare gli elementi dello scenario per portare a buon fine lo scherzo (ad esempio, quando saremo in possesso di una sega potremo tagliare le gambe di legno di una poltrona) si unirà una componente strategica/stealth. Infatti, non dovremo MAI ritrovarci nella stessa stanza del vicino, altrimenti lo stesso ci bloccherà e riempirà di botte il povero Woody, facendogli perdere una vita delle tre a disposizione fino a fine livello.
Per quanto riguarda la componente arcade a cui accennavo prima, ogni livello arà un numero di medaglie da conquistare, se ne guadagnerà una a scherzo e non saranno tutte necessarie per passare alla serie di scherzi successiva. Infatti, in ogni livello sarà sufficiente fare circa il 70% degli scherzi totali fattibili per proseguire, e qui per l’appunto entra in gioco il completismo, ci si dovrà ingegnare un po’ di più per portarli tutti a termine e ottenere il maggior numero di medaglie possibile.
A determinare il punteggio totale di ogni livello poi ci sono altri fattori oltre al numero di medaglie conquistate, come, ad esempio, il numero di vite perse (quindi il numero di volte in cui siamo stati beccati da Mr. Rottweiler), il tempo di completamento e quante volte avremo riempito la Barra della rabbia del vicino. Questo particolare indicatore in basso a sinistra dello schermo si riempirà concatenando i vari scherzi in rapida successione e, quando sarà completamente pieno, ci darà punti extra e farà perdere completamente le staffe al vicino, senza però portare a particolari conseguenze nel gameplay.
IL BUG!
Non mi era mai capitato di dedicare un intero paragrafo a un bug, ma stavolta è d’obbligo.
Come anticipato, se il vicino ci troverà, riempirà di botte Woody, concludendo il pestaggio con un gancio che ci spedirà direttamente in un’altra stanza (Sto volando, Jack!). Premendo l’analogico R3, potremo avere una visione completa della mappa, che si sviluppa sempre su più livelli, se Mr. Rottweiler ci farà volare in un’altra stanza mentre stiamo visualizzando l’intera mappa (e potrebbe succedere spesso dal momento che è il modo più comodo di giocare), supereremo i confini della mappa stessa e Woody non sarà più visualizzabile né controllabile.
Se questo bug si presenterà quasi sicuramente mentre staremo visualizzando la mappa intera, c’è da dire che, di tanto in tanto, potrà anche ricorrere quando staremo inquadrando il livello con la visualizzazione standard (quindi solo la stanza in cui ci troviamo), rendendo questo errore ancora più fastidioso. Perché ciò che comporta il bug è l’impossibilità di proseguire e, se non saremo così fortunati da star portando a termine l’ultima medaglia mentre non possiamo controllare Woody, il livello non terminerà automaticamente e dovremo ricominciare dall’inizio.
Ciao mamma, sono in televisione!
Per quanto riguarda il comparto tecnico, invece, dal punto di vista della rimasterizzazione grafica non è stato fatto un cattivo lavoro… quando è stato fatto però. Infatti, le sezioni di gameplay presentano una nuova veste grafica in HD piacevole e ben fatta, che esalta la direzione artistica che ricalca lo stile delle produzioni della Aardman Animations (gli autori di Wallace & Gromit e Galline in fuga per intenderci).
Il già citato filmato iniziale però, è stato lasciato così com’era nel titolo originale, andandolo a inserire in una cornice che lo fa sembrare proiettato in una sala cinematografica con Woody e Mr. Rottweiler come spettatori. Non è nulla che vada a influire sul gameplay vero e proprio, sia chiaro, ma stride fortemente con la grafica che vedremo poi in game, e, soprattutto, non è un gran biglietto da visita per il giocatore che non sa cosa si troverà davanti di lì a poco.
Per quanto riguarda il comparto sonoro invece… penso che porterà più di un giocatore a voler mutare il gioco e ascoltare altro nel frattempo. A livello narrativo stiamo partecipando a una trasmissione televisiva, e questo comporterà tutti i cliché di certi prodotti, a partire dalla stessa musica di sottofondo ripetuta fino alla nausea (in stile Paperissima), fino agli applausi pre-registrati. Snervante, davvero.
In conclusione, non mi sento di bocciare in toto Neighbours back from Hell, perché, contestualizzando al suo periodo di lancio originale, è un prodotto perfettamente in linea coi tempi. Il problema è che si sta riportando su console di current-gen un titolo che, già quindici anni fa, poteva risultare di cattivo gusto e a tratti poco piacevole, ma che presenta un gameplay tutto sommato divertente e che potrebbe appassionare più di un giocatore.