“Si deve pur cominciare da qualcosa, no?” Questa frase è da tenere ben radicata nella mente quando si apre e si fruisce NEO 2045, che fin dalla finestra di avvio non fa mistero del pubblico a cui è rivolto: i gamer e le gamer più giovani.
Questo target specifico si sarebbe evinto, a dire il vero, anche senza tutta questa pubblicità: colori sgargianti, estetica ‘cartoonesca‘ e una città centrale più simile a un vasto parco divertimenti sono solo alcune delle caratteristiche che delineano la natura giovanile (anzi, è il caso di dirlo, infantile), del gioco.
Accanto a questi elementi ci sono anche le piattaforme su cui NEO 2045 a dirla lunga a riguardo: Steam, iOS e Android. Praticamente le più ‘semplici da reperire‘ (computer e telefoni sono praticamente in ogni casa al giorno d’oggi e i requisiti minimi del titolo sono a dir poco irrisori).
Ma andiamo a dare un’occhiata più d’insieme a questa sorta di ‘lezione virtuale di MMO‘ che è NEO 2045!
NEO 2045: la storia di ogni storia sci-fi
Si sa, i pargoli ci mettono poco a distrarsi, e VR Realms pty wire limited, il developer australiano indipendente dietro lo sviluppo del titolo, questo sembra saperlo bene. Così ha deciso di conferire alla trama dell’opera un avvio fatto di pura azione, e cosa potrebbe essere più ‘attivo’ di una navicella spaziale che si schianta su un pianeta misterioso?
Proprio questo succede poco dopo aver fatto login. Tuttavia la nostra nave non si è schiantata in un luogo sconosciuto, bensì in una zona ancora da terraformare del pianeta NEO, acronimo di New Earth Outpost, nuova patria dell’umanità in esilio dalla Terra. Queste informazione, insieme a tutte le altre riguardanti lore e gameplay del gioco, ci vengono fornite da X, un’intelligenza artificiale dallo spiccato senso dell’umorismo che sarà la nostra guida per tutto il gioco.
Parlando di NEO, X sostiene che sia grande cinque volte la Terra e che sia per la maggior parte ancora privo di terraformazione adeguata. A complicare le cose c’è un’invasione del pianeta da parte di micidiali (nei fatti fino a un certo punto) creature aracnoidi. Toccherà a tutti i giocatori contrastare questi ospiti indesiderati e nel contempo portare a termine la conversione di NEO nella nuova casa dell’umanità.
Tutto ciò che un MMO dovrebbe avere (?)
NEO 2045 potrebbe benissimo essere considerato una sorta di condensazione di tutti gli MMO pubblicati nel corso degli ultimi venticinque anni. Persino i termini specifici, totalmente a misura di infante, richiamano i titoli del passato. Per esempio la piccola mappa in cui la nostra avventura inizia viene chiamata ‘realm‘, termine che ricorre spesso, seppur con significati molteplici e intercambiabili, in diversi titoli del genere.
Il nostro realm risponde completamente alle logiche ed esigenze della formula ‘gioca, crea, condividi‘. Esso è infatti totalmente modificabile e personalizzabile, nonché visitabile da altri giocatori a seconda delle impostazioni di privacy. C’è la possibilità sia di livellare il terreno che di edificare edifici, oltreché di assemblare veicoli simili a rover.
La personalizzazione tanto del personaggio quanto degli elementi ambientali include sia elementi conferiti di default che sbloccabili tramite l’acquisto con la valuta di gioco, chiamata Crypto, la quale è ottenibile tramite l’esplorazione e la sconfitta di aracnoidi.
Allo stesso modo è ottenibile l’esperienza. Il titolo, sempre da buon MMO, prevede un sistema di livellamento circoscritto tuttavia al solo aumento di livello, senza alberi di abilità o specializzazioni di sorta. Tale scelta è sempre funzionale alle esigenze di semplicità che NEO 2045 richiede per il proprio pubblico.
In una maniera simile sono stati gestiti e organizzati tanto i controlli quanto il combat system, entrambi semplici al punto tale da scadere nell’approssimazione (almeno agli occhi del fruitore adulto). Il combat si limita al prendere la mira e sparare, con una certa varietà apportata dalla possibilità di cambiare arma (rispettivamente arma primaria, arma secondaria e granate) e di acquisire nuove armi.
Il pianeta NEO si divide in cinque quattro macro-aree anch’esse dette ‘realm’, ciascuna con un bioma diverso: Artico, Foresta, Deserto, Oceano, alle quali si aggiunge la già citata città principale NEO Central Hub, la quale è ricca di minigiochi di cui fruire in solitaria o in compagnia ispirati in larga parte a vari titoli del passato (una sorta di Intellivision 25 camuffata, insomma).
Esplorando le aree si può immediatamente la loro scarsa vastità e al contempo la scarsità di attività da compiere in loco. Ogni escursione si limita infatti all’imperativo ‘esplora e, se vedi un aracnoide, uccidilo!’ Quelle famose quest che X menziona spesso nei suoi intel sembrano di fatto non esistere.
Semplice va bene, ma l’occhio non richiede didattica
Alla luce di queste evidenze, è chiaro che questa necessità di mantenere NEO 2045 il più semplice possibile non è stata soprassedibile nel lavorare e strutturare il titolo. Sta di fatto che tale semplicità non si richiede dal punto di vista tecnico.
Proprio su questo versante si registrano le maggiori debolezze del titolo: la grafica è praticamente rimasta ferma alla sesta generazione videoludica, alla quale si aggiunge la totale inesistenza della fisica. Ogni singolo movimento dei personaggi giocanti e non giocanti è legnoso e sgradevole da guardare (per certi versi simile a quel deprecabile Zack 2: Celestine’s Map che recensimmo un po’ di tempo fa). La stessa estetica dei personaggi, per quanto sia familiare agli occhi di un bambino, potrebbe non necessariamente risultargli gradevole.
Doppiaggio (per altro di un singolo personaggio: la stessa X) effettistica (la colonna sonora è praticamente assente) sono anch’essi elementari e poco espressivi. Altra leggerezza totalmente inutile e perciò da appuntare.
La navigazione tra le interfacce contravviene totalmente ai dettami di semplicità a cui NEO 2045 si attiene. Non c’è infatti modo, ad esempio, di passare dalla modalità esplorazione alla modalità combattimento senza dover fare un lungo giro di controlli e selezioni. Allo stesso modo la navigazione tra reami così come l’interattività con l’ambiente è poco agevole e, nel secondo caso, imprecisa (almeno tre o quattro click per interagire con un qualunque item).
Meglio, per la pazienza di tutti, non menzionare la modalità costruzione: se NEO 2045 fosse stato un RTS, chi l’ha sviluppato sarebbe stato da boicottare per sabotaggio. Anche sono per ruotare un elemento su sé stesso serve una mira da serial killer, pena quello che Bruno Barbieri chiamerebbe un ‘mappazzone‘.