Prima di salpare per il lungo viaggio che ci attenderà alla scoperta della recensione di Neo Atlas 1469, è doveroso parlare di qualche piccolo dettaglio. I titoli simulativi, si sa, non sono esattamente alla portata di tutti; ognuno di noi giocatori, per forza di cose, è più o meno portato per una certa tipologia di prodotto. Ecco, adesso ci troviamo proprio in uno di questi casi, dato che il sottoscritto non è un particolare amante di giochi di questo genere. Nonostante ciò, alcuni difetti del titolo trascendono le preferenze personali. La versione da me provata è quella per Nintendo Switch, dato che il titolo è già uscito in passato per PC. Detto questo… partiamo!
Levate l’ancora, marinai!
Le premesse di Neo Atlas 1469 sono molto semplici: sei a capo di una compagnia commerciale europea, con base a Lisbona, e il tuo compito sarà quello di scoprire il mondo che ti circonda e stipulare rotte commerciali proficue per i tuoi affari, magari scambiando beni preziosi con le nazioni vicine o andando alla ricerca di tesori che arricchiscano le tue casse, così da poter poi investire in viaggi sempre più remunerativi. Come vedi, l’idea di base è molto valida e promette davvero grandi cose, ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo (appunto) il mare!
Il gioco ci introduce subito all’interno della storia, la quale ci spiega che un marinaio, tale Antonio Gómez, durante un suo viaggio in mare aperto, viene improvvisamente sorpreso da una tempesta che lo costringe ad allontanarsi dalle zone sicure, senza capire che il vero dramma comincia soltanto adesso.
Subito dopo l’incipit della storia iniziale, si scopre che il diario di bordo termina qui, e che starà a te continuare ciò che il buon Antonio ha lasciato in sospeso. Proprio a questo punto farai la conoscenza del simpatico Miguel, una sorta di grillo parlante, nonchè voce narrante che rimarrà al tuo fianco per tutto il corso dell’avventura e di cui probabilmente non vorrai più sentir parlare già dopo breve tempo.
Miguel ti introdurrà, volta per volta, ai tuoi compiti all’interno del gioco, spiegandoti ciò che va fatto e come, quindi facendo partire a tutti gli effetti un tutorial che si avrà l’impressione non finisca mai, ma ai dettagli ci arriverò dopo.
Finalmente comincia l’avventura?
Neo Atlas 1469, come già detto prima, ti mette nei panni di una squadra di esploratori di terre sconosciute, quindi avrai l’arduo compito di salpare dalla tua base ed andare in cerca di nuovi regni, con cui stipulare accordi mercantili, o di oggetti interessanti. Il tutto avverrà tramite delle missioni che ti accompagneranno per mano (quasi letteralmente) nel loro sviluppo, al fine di ottenere i migliori risultati possibili. Continuando a seguire il tutorial, verrai a conoscenza del fatto che la tua squadra, per essere funzionale alle quest che arriveranno, dovrà essere resa più forte e numerosa grazie all’aiuto degli ammiragli.
Questi ovviamente sono soltanto alcuni dei membri dell’equipaggio, infatti, nel corso dell’avventura ne troverai altri da assoldare. Ognuno di essi è dotato di particolari abilità, grazie alle quali potrai districarti nelle varie richieste del gioco; ma lascio a te l’immenso piacere di scoprirne i tratti distintivi.
Un mondo in continua evoluzione
Uno degli aspetti piacevoli di Neo Atlas 1469 consiste nello scoprire che il mondo esplorabile non è quello che oggi tutti conoscono. Man mano che salperai con la tua nave verso mari aperti e manderai uno dei tuoi ammiragli in missione, quest’ultimo tornerà con delle notizie interessanti su quanto ha visto o scoperto. In quel momento, il gioco ti metterà dinanzi ad una scelta: accettare o rifiutare il risultato delle ricerche. I motivi del loro ritorno, tra l’altro, possono essere molteplici, in quanto si potrebbe andare incontro a qualche mostro marino, a qualche attacco piratesco o ben altro ancora.
Che cosa comporta la scelta delle opzioni? Presto detto. Accettando la versione dei fatti dell’ammiraglio prescelto, la storia proseguirà registrando la tua scelta e modificando il mondo intorno a te a seconda di ciò che è accaduto. Nel caso contrario, invece, verrà effettuato una sorta di rewind e la storia verrà riscritta. Avrai quindi la possibilità di modificare ancora una volta i mari e la terraferma e di plasmare letteralemente il la realtà. Questo aspetto può dare sicuramente un notevole tocco di rigiocabilità al titolo, dato che ogni qualvolta prenderai una decisione, la mappa potrebbe cambiare drasticamente e darti tante altre possibilità che magari prima non avevi. C’è solo l’imbarazzo della scelta, insomma!
Uno sguardo al gameplay generale
Parlando di mero gameplay, purtroppo, Neo Atlas 1469 si riduce a questo, non rimane molto altro da fare. Andare in giro a perlustrare, scovare nuove zone e trovare tesori, inizialmente possono essere interessanti, ma diventeranno presto talmente ripetitive che perderà qualsiasi senso anche starci dietro.
Tra una fase e l’altra di gioco, o tra intermezzi di una stessa missione, si ha a che fare inoltre con una sequenza infinita di discorsi insensati tra un personaggio e l’altro. L’unica azione che ti verrà richiesta sarà solo quella di toccare lo schermo o di pigiare un tasto per far avanzare gli incessanti dialoghi che, credimi, sembrano non terminare mai. Da sottolineare inoltre che il gioco si trova soltanto il lingua giapponese o inglese, cosa che ovviamente non aiuta la comprensione del testo e non facilita l’accessibilità agli utenti non esperti della lingua anglosassone.
Altra nota dolente è che il gioco fatica veramente tanto ad entrare nel vivo dell’azione: dopo ore di gioco ci si trova ancora all’interno di un tutorial che stancherà molto presto anche i giocatori più pazienti. Questo è sicuramente il modo meno adatto per invogliare qualcuno a restare su un determinato titolo. Neo Atlas 1469 è un pentolone farcito di buone idee ma realizzate e mescolate veramente male.
Qualche dettaglio tecnico
Il titolo sviluppato da ARTDINK, oltre a non brillare dal lato gameplay, non è una cima nemmeno sotto l’aspetto audiovisivo. La grafica generale è piacevole da vedere a primo impatto ma, giocando alla lunga, si avverte sempre di più quella sensazione di non aver voluto osare di più. L’ambientazione richiama molto ai giochi simulativi anni 90-2000; mentre i personaggi, caratterizzati da un aspetto molto cartoonesco, sono probabilmente la componente più riuscita. Una nota di demerito va anche al comparto audio, con delle colonne sonore di sottofondo dimenticabilissime e non particolarmente incalzanti durante le fasi di gioco.
In conclusione
Neo Atlas 1469 si presenta con tante buonissime intenzioni, vuol essere un grande simulatore di navigazione ma si brucia fin da subito con una programmazione nel complesso veramente studiata male. Come già accennato, le idee ci sono e non manca quel pizzico di originalità che potrebbe rendere unico un titolo del genere. Tuttavia, ogni componente si perde nei meandri di conversazioni utili soltanto a farti perdere del tempo prezioso. Quello che potrebbe tranquillamente essere un gioco rilassante con cui poter passare interi pomeriggi alla ricerca di tesori dispersi nel mondo, diventa invece un incubo da cui non vorrai fare altro che scappare. Il mio personale consiglio? In giro si trova sicuramente qualcosa di meglio!