Se hai già letto altre nostre recensioni avrai ormai capito che gli indie sono come una scatola di cioccolatini, per dirla alla Forrest Gump, in cui possiamo trovare spazzatura così come piccole perle.
A quest’ultima categoria appartiene Neo Cab, titolo che ho seguito con interesse fin dalla sua presentazione. Il che è ironico, considerato che abitando in una città molto caotica non ami molto guidare e in questo titolo impersoneremo una tassista mentre guida su e giù per una città futuristica.
In Neo Cab ci caleremo nei panni di Lina Romero, una donna che su richiesta della propria migliore amica si è appena trasferita nella città di Los Ojos; si tratta di una città quasi interamente automatizzata, in cui la Neo Cab è una delle poche compagnie ad impiegare ancora esseri umani come conducenti dei propri taxi.
Nella stessa città ha inoltre sede la Capra, una compagnia che basa il suo business proprio sui processi di automazione e che, ovviamente, cerca di far fuori le poche compagnie che investono sugli esseri umani.
L’arrivo di Lina a Los Ojos coincide con il momento in cui gli animi iniziano a surriscaldarsi. C’è un conflitto in corso tra Capra e i suoi oppositori, cui prende parte anche un gruppo di attivisti radicali denominato Radix; a completare il tutto, incombe la minaccia di una proposta di legge che, con la scusa della sicurezza, minaccia di eliminare tutti i guidatori umani.
A peggiorare la situazione ci si mette anche Savy, l’amica di Lina, che sparisce poco dopo l’arrivo della protagonista lasciando dietro di sé degli indizi che potrebbero collegarla tanto alla Capra quanto a Radix.
In mezzo a questo marasma, Lina si ritrova senza soldi in una città sconosciuta e in cui non conosce nessuno; non le rimane quindi che continuare a trasportare passeggeri mentre cerca la sua amica Savy, cercando di rimanere calma mentre una compagnia trama nell’ombra per toglierle l’unico mezzo di sostentamento.
Non proprio una situazione idilliaca…
Gameplay
Con queste premesse, Neo Cab emerge come una storia intensa, ambientata in un eccellente scenario fantascientifico; Los Ojos di notte è buia, vero, ma al tempo stesso brilla grazie ai neon, che si integrano perfettamente con l’atmosfera cyberpunk che emerge sin dai primi istanti di gioco.
I personaggi che animano le giornate di Lina sono dettagliati e molto espressivi, con tocchi futuristici nell’abbigliamento e nei vestiti. Dettagli importanti, dal momento che assisteremo alla maggior parte degli eventi di Neo Cab guardando il taxi di Lina dall’esterno.
La camera tenderà a spostarsi in maniera intelligente, dandoci una chiara visuale su Lina e il passeggero durante la corsa che si alternerà a inquadrature dallo specchietto retrovisore.
Parlo di gestione intelligente delle telecamere dal momento che ci danno la sensazione di essere realmente noi a guidare per Los Ojos mentre gli eventi della storia si vanno svolgendo.
Ogni passeggero è diverso in termini di personalità e il nostro lavoro sarà non soltanto quello di trasportarli, ma anche di esserne i confidenti. Dal momento che ognuno di loro ha una storia e degli obiettivi differenti, l’approccio di Lina, volto a soddisfarli e a mantere alto il proprio rating, sarà differente a seconda di chi si siederà sul sedile posteriore.
Il tutto viene gestito tramite un albero dei dialoghi non troppo ricco di opzioni, ma sufficiente ad indirizzare la conversazione; talvolta ci limiteremo al ruolo di ascoltatori assertivi, mentre altre volte dovremo adottare un approccio più spontaneo, lasciando che Lina dica ciò che pensa nel tentativo di guadagnarsi il rispetto dei passeggeri.
In definitiva, l’approccio da adottare dipende dagli indizi che i personaggi lasceranno trapelare.
Anche le emozioni giocano un ruolo chiave nelle conversazioni: più o meno nelle prime fasi del gioco, Lina riceve un bracciale FeelGrid, in grado di rivelare le emozioni della persona che lo indossa attraverso l’utilizzo di luci colorate. In base al nostro umore, potremo sbloccare (o al contrario bloccare) alcune scelte, o fare sì che i passeggeri si rifiutino di parlare di determinati argomenti.
Esprimere questo meccanismo a parole lo rende un po’ semplicistico, tuttavia il modo in cui tanto il FeelGrid quanto le emozioni in genere sono inserite nella storia di Neo Cab è affascinante, anche se è frustrante vedere che l’umore di Lina talvolta ci impedisce di ottenere buoni risultati nella valutazione generale (che incide anche sul finale).
Un altro elemento importante, da tenere in considerazione, è il denaro. Lina dovrà sempre stare attenta alla somma in suo possesso, che aumenterà ovviamente caricando i passeggeri. I soldi servono per tutto in Los Ojos: servono a caricare l’auto, assicurandoci di poter lavorare, oppure potremmo utilizzarli per usufruire di Crashr, un’app che ci consente di trovare un posto dove dormire alla fine di un turno, che è importante affinché Lina cominci il giorno successivo col piede giusto.
I personaggi di Neo Cab non sono interessanti solo dal punto di vista estetico, è un piacere scoprire le loro storie, vedere lo svolgersi della loro vita man mano che li caricheremo a bordo. Infatti è possibile costruire dei rapporti sempre più stretti, che porteranno i clienti ad avere un rapporto di fiducia con Lina, elemento che garantisce al gioco un’alta rigiocabilità dopo la prima run.
Rigiocabilità e scelte sono gli ementi chiave di Neo Cab, dal momento che sia la storia che le singole corse possono avere esiti differenti; è altamente probabile che ti possa venire voglia di rigiocare più volte la storia per scoprire a cosa possono portare approcci differenti e nuove situazioni.
Lo stesso gioco ci scherza su, attraverso il personaggio di Oona, che ci parla dei differenti continuum temporali che Lina può scoprire.
Uno dei pochi elementi che non funzionano a dovere in Neo Cab è il sistema di autosalvataggio; il gioco effettua più salvataggi nel corso della stessa notte di gioco, tuttavia in alcuni casi si attiva nel momento sbagliato, costringendoci a rigiocare intere sessioni.
Non sarebbe un grande problema, non fosse che ormai siamo abituati alla possibilità di salvare una partita in qualsiasi momento, specie in avventure di questo tipo.
Neo Cab è un titolo fondato sui dialoghi ovviamente e nonostante l’assenza del parlato, i testi riescono ad esprimere le varie personalità sulla scena e trasmettere il pathos degli eventi su schermo; molto riuscita la localizzazione in italiano.
Nonostante la storia di Neo Cab abbia tutti gli elementi tipici di una storia di spionaggio, con la lotta contro i poteri forti, il titolo non è quell’avventura fantascientifica che si potrebbe immaginare.
Al contrario, la storia di Lina assume tratti più intimi, personali, con la sua storia e quella dei passeggeri che si incastrano alla perfezione in un mondo molto più grande di loro.
Convincere un passeggero a fare la cosa giusta farà del bene a lui e a noi; in un mondo di freddi automi, il calore umano assurge a valore principe.
Ho apprezzato molto il messaggio che gli sviluppatori di Chance Agency hanno voluto mettere al centro di Neo Cab, introdotto sfruttando con molta creatività una tipica atmosfera cyberpunk, non del tutto inedita.