Il team di sviluppatori con base situata in Sud Korea di Neoverse, Tinogames, ha rilasciato questo titoli il 9 gennaio 2019 per offrire ai giocatori e soprattutto agli amanti del genere, un gioco che potesse conciliare strategia e battaglie di carte con un comparto grafico curato, personaggi dettagliati e modelli unici, ognuno con le proprie caratteristiche e abilità. Per la casa di sviluppo koreana, Neoverse è il primogenito, che nonostante le dimensioni contenute del pacchetto da scaricare su Steam (appena 2 GB) e un budget che sicuramente non sarà tra i più stellari, offre una discreta esperienza di gioco, che tuttavia sembra mancare di qualcosa che sia in grado di appagare completamente il giocatore.
Come giocare a Neoverse
Se c’è qualcosa di molto apprezzabile in Neoverse, l’intuitività del gameplay è una tra queste. La scelta del personaggio iniziale è obbligatoria e sulle tre eroine disponibili, si potrà fare la scelta solo sulla prima, poiché le altre due dovranno essere sbloccate giocando. I personaggi hanno poteri, armi e capacità differenti e ognuno ha caratteristiche uniche:
- Agent Naya: un eroina in lattex bianco e nero che combatte utilizzando una katana e una pistola. Usa attacchi corpo a corpo e a distanza e può causare danni da radioattività grazie alle sue carte speciali;
- Paladine Clare: una guerriera in armatura lucente con un enorme scudo e una specie di martello da battaglia. La difesa è il suo punto forte, tanti HP e può sferrare attacchi anche con il suo scudo;
- Summoner Helena: un’evocatrice che usa le magie per combattere e grazie a delle carte speciali può evocare delle creature che combattono al suo fianco, come un leone bianco, un grifone e persino un drago sputa fuoco.
Come già detto, la scelta iniziale è obbligata su Agent Naya e una volta selezionata non può essere fatto nessun tipo di personalizzazione. Personalmente reputo questo punto un vero peccato, perché se non sapeste di trovarvi davanti a un card battle game, da queste schermate potreste pensare di trovarvi in presenza di un bel RPG promettente, che senza volere essere esagerati, per grafica e cura dei personaggi, ricorda molto Mass Effect.
Dopo aver selezionato il personaggio si apre la schermata nella quale si potrà scegliere la modalità di gioco, infatti, Neoverse offre quella che potrebbe essere definita come la campagna vera e propria e la modalità Challenge. La campagna è suddivisa in tre soli capitoli, ognuno dei quali suddivisi a loro volta in 12 battaglie, mentre la modalità Challenge è una serie di sfide che ci vengono poste una dopo l’altra e l’obiettivo è quello di sopravvivere il più a lungo possibile, cercando di totalizzare il punteggio più alto. Grande assente di un titolo del genere è il multiplayer, infatti, l’unico modo che c’è per sfidare gli altri giocatori è attraverso due classifiche generali: una basata sul punteggio e l’altra sul tempo di completamento.
Durante la campagna, all’inizio di ogni battaglia, vengono date due possibilità tra le quali scegliere: una prevede l’inizio della prossima battaglia, l’altra varia con un criterio che sembra essere del tutto casuale. A volte la seconda scelta sarà una battaglia elite, ossia con un nemico dalle capacità superiori a quelle dei nemici incontrati nelle battaglie normali, oppure sarà possibile entrare nel laboratorio per creare nuove carte o utilizzare l’infermeria per recuperare HP, o ancora accedere allo store per acquistare oggetti da utilizzare in game, nuove carte e potenziamenti, o infine scegliere un evento casuale chiamato “event BD” dove ci verrà posta una sorta di domanda o situazione per la quale prendere una decisione, in base alla quale si potranno trarre vantaggi o svantaggi, per esempio:
Un gruppo di nemici ci sta attaccando, cosa vuoi fare:
- combatti, guadagna XP e gold, ma perdi 20% di HP;
- fuggi e perdi 25% di gold
Una volta selezionata una battaglia, che sia elite o normale, Neoverse ci catapulta direttamente sul campo di battaglia sul quale a sinistra c’è il nostro personaggio, mentre a destra c’è il nemico o il gruppo di nemici, visto che possono anche essere affrontati più nemici contemporaneamente. L’ambiente sullo sfondo è sorprendente poiché mostra dettagli curati, ombre e luci dinamiche, modelli animati, insomma non un semplice sprite, ma un ambiente in 3D che cambia in ogni battaglia ed è abbinato al tipo di nemico affrontato. I modelli dei nemici e dei nostri personaggi non sono delle strutture standard alle quali vengono solo cambiate le texture per cambiare il loro aspetto, ma realizzati singolarmente, ognuno con le proprie forme e dimensioni, tanto che si possono affrontare nemici normo dimensionati, oppure creature enormi: alcuni di essi ricordano per modelli e particolari, le cavallette di Gears of War o i Cavalieri Infernali di Doom.
La visuale ricorda molto quella dei combattimenti di Final Fantasy, dove eroi e nemici sono posizionati l’uno davanti all’altro muovendosi con delle animazioni in loop nelle fasi d’attesa. Sopra le loro teste compaiono gli HP e i relativi buff e debuff attivati con le carte. In basso, al posto delle opzioni “Attacco, Magia, Speciale, ecc.”, vengono disposte le 5 carte sul terreno. Sul lato sinistro in basso compare l’energia, il contenitore delle carte scartate a fine turno e il mazzo, formato in media da 150 carte per ogni personaggio. L’energia regola direttamente il numero di carte da poter giocare durante il nostro turno: ogni carta ha un numero indicato all’interno di un rombo che mostra l’energia richiesta per essere giocata. La nostra energia è di 5/5, è quindi possibile giocare 5 carte da 1 punto ciascuno, oppure tante carte con diversi punti energia, fino al raggiungimento del valore massimo.
Giocare è semplicissimo, basta cliccare sulla carta da giocare e poi cliccare sull’obiettivo sul quale utilizzarla: una carta attacco può essere attivata su un nemico o gruppi di nemici se l’attacco lo consente, mentre una carta difesa o carta con abilità speciali, può essere attivata anche sul nostro personaggio. Concluso il turno si clicca sul tasto in basso a destra “End Turn” e la partita passa in mano al nostro avversario. Le carte possono anche essere trascinate semplicemente sui personaggi per attivarle.
Il turno può essere concluso anche prima dell’esaurirsi dei punti energia e alla fine di esso, le carte che saranno ancora in mano nostra vengono tutte scartate e 5 nuove carte vengono pescate all’inizio del nuovo turno. Inoltre, durante il nostro turno, un’icona ai piedi del nemico ci indica qual è la sua prossima mossa nel turno successivo: se attacca, se si difende o se utilizza qualche abilità speciale. l’attacco del nemico viene indicato con un cerchio rosso e con un valore: 5, per esempio, significa che alla fine del nostro turno, il nemico attaccherà con un solo attacco togliendoci 5 HP, mentre 4×3 indica che l’attacco del nemico sarà composto da una combo di 4 colpi da 3HP l’uno. In questo caso, basta fare la somma degli HP che ci verranno sottratti con quell’attacco e durante il nostro turno, giocare le carte difesa per eguagliare il punteggio d’attacco del nemico, annullandolo, oppure riducendo i danni il più possibile.
Tra attacchi, difesa e magie varie, alla fine della battaglia e in caso di vittoria, ci viene attribuito un punteggio, XP e altri premi che possono essere oggetti da utilizzare in battaglia, come medikit o granate, oppure punti skills e monete. Gli XP non servono ad aumentare il livello (che non c’è) del nostro personaggio, ma a sbloccare gli altri due. Gli oggetti e i medikit possono anche essere acquistati nello store quando ci viene data la possibilità di entrarvi e per utilizzarli, basta cliccare sull’icona in alto a sinistra, accanto al nome del livello e il conteggio dei nostri HP: qui si trovano 3 piccoli rombi grigi, dentro i quali vengono messi gli oggetti vinti o acquistati e basta cliccare sull’oggetto durante il nostro turno per poterlo usare.
Il sistema di skill di Neoverse è un po’ difficile da comprendere, oltre che pare non ci siano skill attive utilizzabili, ma solo abilità passive che migliorano certi parametri del nostro personaggio. Inoltre, l’albero delle skill permette di sbloccare consapevolmente solo le prime di ogni ramo, mentre le successive saranno sbloccate a random. Personalmente reputo questa scelta totalmente sbagliata, visto che il gioco viene presentato come “strategic” battle card game ed è quindi inconcepibile che al giocatore venga preclusa la possibilità di crearsi la propria strategia in autonomia.
Le monete infine, servono per acquistare oggetti dallo store, ma questa è una possibilità che non viene data sempre, poiché l’accesso al negozio è un’opzione che viene data tra le due possibili prima di ogni battaglia e quindi, anche questa è random. Trovo la scelta di non poter accedere al potenziamento carte, laboratorio, infermeria e store a ogni fine battaglia, veramente assurda. In questo modo gli sviluppatori di Neoverse hanno deciso di togliere potere dalle mani dei giocatori, l’impossibilità di creare una loro strategia in un gioco che si presenta come strategico, trasformando il genere strategic in una specie di one rush game, ossia tutto d’un fiato, poiché l’obiettivo diventa quello di sopravvivere il più a lungo possibile, senza possibilità a volte di curarsi tra le battaglie, potenziare carte e acquistarne di nuove o nuovi oggetti per la prossima sfida, il tutto peggiorato dall’impossibilità di salvare la partita. Si, esatto, se si muore si deve ricominciare da capo e il gioco permette di riprendere la partita solo tornado al menù principale a fine battaglia. In ogni caso, la sconfitta determina il resoconto dell’intera partita e successivamente azzera il tutto e riparte. Le skill vengono riazzerate, gli oggetti persi, le carte acquistate anche, l’unica cosa che resta è l’esperienza accumulata dal personaggio e gli eventuali personaggi sbloccati.
Le 12 battaglie che costituiscono un capitolo, terminano con una Boss Battle, nella quale incontriamo un nemico con delle abilità speciali e tanti HP, molti di più rispetto a una battaglia elite, al termine della quale viene sbloccato il capitolo successivo e ricompense più consistenti in gold e XP.
Neoverse è praticamente tutto quì: nessuna storia, nessun obiettivo, nessuno sbloccabile, solo livelli con nemici diversi per ogni arena e un ricambio di carte che sembra mostrare sempre le stesse, nonostante una libreria che mostra la bellezza di 150 carte per ogni personaggio, con abilità e poteri specifici per ognuno di essi. La grafica è ottima, i controlli solo tramite mouse sono molto intuitivi e rendono il gioco rapido e gradevolmente semplice, ma dopo le prime battaglie, la ripetitività e la mancanza di elementi che poco per volta dovrebbero essere aggiunti, pesa sulla valutazione generale del gioco.
La grafica, seppur ottima e ben curata con effetti di luce, riflessi, ombre, studiate anche nella dinamicità, con effetti visivi nei vari colpi come slash di spade, urti, colpi d’arma da fuoco ed esplosioni varie, oppure effetti di schermi protettivi e potenziamenti fiammeggianti o debilitazioni sui nemici, è limitata da un sistema di animazioni molto ripetitive seppur fluide e credibili, ma l’aspetto grafico da solo non può certo decretare un gioco di successo o un flop, ci sono altri parametri da considerare.
Il comparto audio
Sugli effetti sonori c’è poco da dire: sono abbastanza credibili, puliti, per chi ha un sistema audio con dei bassi, questi vengono ben sfruttati dal gioco, ma sono pochi e quindi diverse azioni in Neoverse vengono evidenziate dallo stesso effetto sonoro.
Le musiche sono sorprendenti, ma non nel senso che ci si aspetterebbe. Di norma in questi giochi la soundtrack generica è composta da beat da disco sparati a palla con musiche elettroniche campionate e grazie al cielo, gli sviluppatori di Neoverse non hanno avuto questa idea martellante. Nella home del gioco la musica rilassante con archi e piano accompagna uno sfondo animato che mostra lo spazio profondo stellato e una galassia ruotante sulla sinistra e questo è gradevole, ma soprattutto coerente con quello che si vede. In gioco cambia tutto.
In alcune battaglie ci si ritrova a combattere con una musica triste e malinconica, che se la Rebellion vedesse questo gioco, partirebbe una querela per plagio, perché la musica scelta per alcune battaglie è tale e quale a quella della home di Sniper Elite 4. In altri casi, i combattimenti vengono accompagnati dalla stessa musica che si trova nella home di Neoverse, quindi musica distensiva che accompagna scene di combattimento e a dire il vero, si sente quasi la mancanza di musiche un po’ più spinte per aumentare il pathos durante le battaglie.
Non si salva neppure il doppiaggio, cosa che personalmente trovo inutile in un gioco simile, anche se prevalentemente è composto da “YAAAAHH!” e “HOOOOO!” nei vari attacchi, ma le poche volte in cui parlano, non viene detto nulla di fondamentale ai fini del gioco, al massimo ci avvisano che la carta non può essere giocata a causa dell’energia esaurita o incompatibilità col personaggio.