Never Alone doveva essere inserito nella lista di videogiochi da provare a San Valentino, non ci sono dubbi; il titolo in questione non solo ti racconterà una storia, ma te la farà vivere nel migliore dei modi dando accesso ad una fenomenale collaborazione. Non solo a livello di personaggi, i due protagonisti principali del gioco, ma anche fra i giocatori. Certo, provare a giocare qualcosa dove la neve è presente grazie all’ambientazione artica predominante non è propriamente indicato; nonostante ciò, basta coprirsi con qualche coperta e un po’ di cioccolata calda per godersi appieno ciò che Upper One Games ha da offrire.
Infatti, gli sviluppatori hanno voluto creare non solo qualcosa di intrigante, già presente su PC da qualche anno, ma sono andati più nel profondo andando a toccare i cuori dei players coinvolti. E tutto ciò è stato reso possibile grazie alla produzione svolta da E-line Media. Il videogioco in questione, però, non è uscito solo precedentemente su PC, ma anche su altre piattaforme quali PlayStation 4, arrivando ad oggi su Nintendo Switch. Il suo peso non è eccessivo, arrivando a ben 2179,50 MB. Inoltre, il suo costo risulta essere uguale per tutti gli store: €14,99, solo nella sua versione in digitale.
Vuoi conoscere come Never Alone abbia catturato le anime dei giocatori da quando, nel 2015, uscì su Wii U? Ti ricordiamo che il titolo in questione ha un PEGI 12, nonostante le scene di violenza abbastanza… tranquille.
Never Alone (Kisima Ingitchuna) ti mostrerà tradizioni ormai perdute nel tempo
Alaska, una bufera di neve imperversa ovunque mettendo a dura prova la popolazione locale; in ginocchio e con le scorte al limite, il villaggio non nutre forti speranze di sopravvivenza. Nuna, però, non concorda con questo pensiero e parte per un viaggio solitario nella speranza di poter scovare l’origine di tale bufera. Un’avventura che, però, non la fa rimanere sola per molto tempo; le difficoltà si fanno sentire ben presto, tanto da incontrare quasi immediatamente un grandissimo e minaccioso orso bianco. Cosa potrà mai fare una piccola bambina come Nuna di fronte a tale maestoso animale? All’improvviso, già visibile sullo sfondo, appare una volpe bianca che andrà in suo soccorso; salvata da morte certa, accompagnerà la giovane durante tutto il tragitto tra venti e Spiriti che daranno man forte al piccolo canide bianco.
E questo è solo l’inizio, perché Never Alone si dirama in storie e reperti culturali da raccogliere per scoprire la cultura dei nativi dell’Alaska; un grandissimo gioco che possiamo chiamare anche “documentario”, grazie al contributo ricevuto da quasi 40 nativi tra anziani, narratori e membri della comunità. A parte ciò, Never Alone risulta essere abbastanza semplice anche ai livelli più avanzati. Tieni in considerazione che, principalmente, si tratta di un platform e più andrai avanti nella storia principale, più ti addentrerai nella tundra gelata. Grotte sommerse e ostacoli insidiosi che dovrai affrontare risolvendo piccoli enigmi, se così li possiamo chiamare, grazie all’aiuto degli Spiriti del luogo. Effettivamente chiamarli enigmi vuol dire tanto, perché in realtà si tratta solo di compiere determinate azioni tra la volpe e Nuna, così da raggiungere l’obiettivo.
E questo è anche il gameplay; non dovrai usare poteri cosmici o chissà quale arma leggendaria, perché ciò di cui hai bisogno è la fede per un’ambiente ostile e l’amicizia verso un amico non proprio convenzionale. Compagno che potrai giocare tu o qualche tuo amico, ma non online; Never Alone non presenta un sistema di multiplayer a distanza, ma solo in locale e questo potrebbe risultare una piccola pecca da non sottovalutare.
Gameplay semplice con una grafica niente male
Hai mai sentito il detto che recita: “Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza”? Più o meno Never Alone rappresenta appieno tale concetto; torniamo un attimo al discorso precedente, al fatto che avere una modalità co-op locale può essere effettivamente una mossa sbagliata da inserire in un gioco. Ok, il titolo era già presente sul mercato da diversi anni, ma in questo momento abbiamo vissuto una pandemia da Covid-19 che ha messo in quarantena intere famiglie nelle proprie case. Sono stati molti gli sviluppatori che hanno agito di conseguenza, in modo da portare i propri prodotti ad un livello superiore aggiungendo quel qualcosa in più in grado di poter far giocare player da tutto il mondo. Ovviamente restando a casa; un gioco come Never Alone merita di essere conosciuto da più persone possibili.
Certo, per poter giocare online è necessario avere un abbonamento online, ma quella è una piccola nota a margine. Ad ogni modo, il titolo presenta una semplicità unica e quasi individuale, immerso in un’ambientazione non troppo complessa. Il mondo di gioco non è così tanto variopinto, in quanto il colore predominante è sicuramente il bianco del manto nevoso. Vedremo scenari immensi con uno stile grafico quasi pittoresco e sembrerà di star guardando un vero e proprio dipinto. Il tuo compito sarà quello di portare avanti i due compagni, alternando i tratti di gioco tra la bambina e la volpe. Quest’ultima sarà l’elemento chiave che darà modo a Nuna di poter interagire con gli Spiriti, in grado a loro volta di poter creare aggrappi in cui alzarsi per raggiungere vette sempre più alte. E, banalmente, il gameplay finisce qui.
Come abbiamo specificato prima, non c’è bisogno di fare combattimenti con armi o elementi magici, non è questo l’obiettivo di Never Alone. Lui vuole raccontare una storia ed è proprio questa che dovrai vivere. Nonostante questo sia un punto fortissimo del videogioco, è anche ciò che lo rende debole. Alcune volte vediamo la piccola protagonista faticare per raggiungere un luogo piuttosto alto, e subito dopo riuscirci senza alcun tipo di problema; altre volte, invece, vediamo gli spiriti aiutarci e noi interagire con loro, ma nella maniera più sbagliata possibile. E ovviamente non ce ne accorgiamo subito, ma dopo pochi passi e, tornando indietro, dovremmo aspettare che lo Spirito torni in posizione prima di poterlo utilizzare. Non parliamo di qualche secondo, veloce e indolore, ma anche di mezzo minuto.
Forse fin troppo semplice…
La difficoltà è veramente minima, come abbiamo accennato in qualche paragrafo precedente, ed è un’altra grande pecca che si becca Never Alone. Giustamente vuole raccontare una storia lo sviluppatore in questione, ma è anche vero che parliamo sempre di un videogioco con del platforming al suo interno. Ciò significa che, man mano che si procede con la storia, la difficoltà sale e gli enigmi dovrebbero rappresentare un vero e proprio ostacolo. In questo caso, però, ciò non accade; non c’è un’eccessiva complicanzione, neanche quando raggiungiamo la metà del tempo necessario per completare Never Alone, ed è fondamentalmente un vero peccato. Poteva esserci una maggiore sfida per poter dare un’ulteriore soddisfazione al giocatore, specialmente se quest’ultimo gioca nella modalità single player con ben due personaggi da gestire.
Una nota positiva, all’interno del gameplay, c’è ed è stata aggiornata nel corso degli anni; nelle prime versioni uscite, i due compagni non avevano la funzione giusta per raggiungere il proprio partner di viaggio se quest’ultimo rimaneva indietro o andava troppo avanti. Nella versione per Nintendo Switch, invece, possiamo procedere e il nostro compagno ci seguirà, anche se rimarrà bloccato quando effettivamente ci sarà qualche puzzle ambientale da risolvere.
E poi, che dire della storia? Personalmente ho capito molto di più la tradizione Inupiat con Never Alone, rispetto a quando le studiavo tramite documentari o storie raccontate su internet. Un vero capolavoro, tra l’altro raccontate nella loro stessa lingua madre. Ovviamente esiste la traduzione italiana, almeno per i sottotitoli, e tutto ciò rende il videogioco magico, quasi surreale. Inoltre, sempre all’interno del videogioco sono presenti tantissimi resoconti, concetti, leggende e storie che riguardano proprio la storia dei nativi d’Alaska. Possiamo definirlo un videogioco scolastico? Quasi, ma decisamente più intrigante e divertente.
Colonna sonora impeccabile
La musica non è ciò che rende Never Alone speciale, ma riesce comunque a creare una bellissima atmosfera; il giocatore riesce a immedesimarsi ancora di più nella scena che sta vivendo tramite uno schermo e ciò, almeno personalmente, lo trovo meraviglioso. Oltre a quanto detto, però, il videogioco non presenta altri elementi degni di essere nominati. Come hai potuto leggere all’inizio di questa recensione, il videogioco è presenta anche su Steam e, oltre a poterlo acquistare sulla piattaforma, hai l’occasione di recuperare anche la colonna sonora con qualche euro in più. Ecco i prezzi:
- Never Alone: €14,99, prezzo base per tutte le piattaforme;
- Never Alone con musica principale: €17,99.
Potresti optare, altrimenti, per l’acquisto del pacchetto completo a soli €32,19, che comprende quanto detto insieme al DLC Never Alone: Foxtales: ulteriore storia con la stessa identica modalità del gioco base. Per poterci giocare su PC, hai bisogno di rispettare i seguenti requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows 7;
- Processore: Intel Core 2 Duo E4500 2.2GHz o AMD Athlon 64 x2 5600+ 2.8 GHz;
- Memoria: 2 GB di RAM;
- Scheda Video: GeForce 240 GT o Radeon HD 6570;
- DirectX: Versione 9.0c;
- Memoria dedicata: 3 GB di spazio disponibile.