La next-gen costa caro, anche più del dovuto, come ci hanno insegnato le recenti storie dell’orrore sul bagarinaggio visto online. Ora, però, alla “festa” si uniscono anche le catene di negozi, partendo dalla catena britannica Computer Exchange. In passato la catena dell’usato ha suscitato polemiche per i limiti a cui ha spinto il concetto di domanda e offerta, ma ora i prezzi applicati a PlayStation 5 ed Xbox Series X stanno veramente facendo impallidire anche i bagarini. Il sovrapprezzo applicato al già ragguardevole prezzo suggerito al pubblico si aggira in media sulle duecento sterline come minimo.
“Nome e gruppo sanguigno, grazie”
Il bagarinaggio legalizzato perpetrato da Computer Exchange sulla next-gen, nello specifico, vede prezzi maggiorati in modo significativo per PlayStation 5 ed Xbox Series X. Nel caso della seconda, si tratta di un “semplice” ritocchino – 690 sterline, che per noi corrispondono a 763 euro e mezzo. Tuttavia, è la console di Sony a far accapponare la pelle: il “giusto prezzo”, secondo CEX, è di 815 sterline, ovvero 901,82 euro. I clienti, comprensibilmente, sono più che contrariati, e in buona parte lo sono anche i commessi obbligati ad aderire alla politica aziendale. Stranamente, le due varianti economiche sono esenti dal trattamento.
L’esorbitante next-gen di Computer Exchange
Com’era prevedibile, i clienti di Computer Exchange hanno espresso la loro costernazione in merito al bagarinaggio recensendo i punti vendita. “Non siete meglio dei bagarini”, recita uno dei commenti raccolti da Eurogamer. Lo stesso sito ha contattato alcuni dei commessi, che a patto di preservare il loro lavoro mediante l’anonimato si sono espressi a sfavore della linea imposta sui prezzi di PlayStation 5 ed Xbox Series X. “Ovviamente nessuno di noi crede che sia una cosa buona. Ci hanno detto che i prezzi sono al pari di quelli di eBay, ma quello valeva ai tempi delle 750 sterline.”
“CEX, legalmente, ha il diritto di mettere i prezzi che vuole, ma moralmente lo trovo ripugnante e credo che stiano favorendo il bagarinaggio in un anno in cui sinceramente faremmo tutti a meno delle ca*ate di questo tipo. Una nuova console potrebbe risollevare il morale a qualcuno e so di usare personalmente i videogiochi per distrarmi dallo stress. […] La domanda è alle stelle, e la gente paga comunque anche se lo staff può aspettarsi le risultanti proteste. […] Mi aspetto soprusi dai clienti quando riaprono i negozi? Indubbiamente. Sono in pace con me stesso vendendo una console da 450 sterline a più di 800? Non proprio, ma se qualcuno paga non posso rifiutare.”