Sviluppato da EA Vancouver e pubblicato da EA Sports, NHL 23 segue la scia degli altri simulatori sportivi di EA, con la pubblicazione annuale in stile FIFA. Per chi non lo sapesse NHL 23 è un simulatore di hockey su ghiaccio e per la precisione, è il 32° capitolo. Sarà riuscito a migliorare quanto fatto nell’anno precedente (qui trovi la nostra recensione di NHL 22)? Quante novità ci attendono? Noi abbiamo sviscerato ogni contenuto sulla PlayStation 5 e questa è la nostra recensione!
NHL 23: una nuova, vecchia, carriera
NHL 23 non ha una vera e propria trama. Da bravo simulatore sportivo, ha un quantitativo di contenuti enorme tra modalità offline e online ed è tra le prime che possiamo localizzare quella denominata “Be a PRO Career”. Una vera e propria “carriera” di un personaggio interamente creato da noi. Ebbene sì, c’è un editor personalizzato, la possibilità di dargli nome e cognome, scegliere dove iniziare la carriera e in che squadra. Da lì, la nostra personale “avventura”, se così vogliamo chiamarla, su ghiaccio ha inizio.
La modalità carriera, lo ammettiamo, non introduce grandi novità ma fa sfoggio di uno degli elementi su cui EA sta puntando in modo decisamente massiccio: il realismo. Un realismo non solo legato ai movimenti sul campo ma anche, e soprattutto, sulle espressioni dei giocatori (da sempre abbastanza criticati). Ecco quindi che il nostro avatar va a mescolarsi a giocatori e allenatori reali in scene tutto sommato credibili e gradevoli da vedere. L’espressività è più raffinata che in passato ma ci sono ancora elementi (come le mani e i capelli) che ci ricordano che siamo in un videogioco.
La modalità carriera, come dicevamo, non sorprende per novità ma per profondità. Chi segue e gioca NHL, saprà già cosa aspettarsi, tra partite, chiacchierate (con tanto di frasi da selezionare), valori a cui prestare attenzione e che modificheranno le nostre relazioni coi media, il sistema di management e il nostro team. Decidere se essere un leader carismatico, un membro di secondo piano, un qualcuno più egoista o più dalla parte del team, modificherà i parametri e le nostre abilità (da sbloccare, potenziare e personalizzare).
La modalità carriera non è la sola presente, in modalità offline, tra le tante opzioni e tornei disponibili, abbiamo il classico “Play Now”, il “Franchise Mode” (dove potrai guidare il tuo team alla Stanley Cup) e l’IIHF Tournaments. Ed è proprio in quest’ultimo che è visibile un’altra novità di NHL 23, l’introduzione delle squadre nazionali femminili dell’IIHF (inclusa la possibilità di avere squadre miste maschili e femminili). Elemento questo, molto promosso quest’anno da EA e visibile già dalla stessa cover del gioco e che porta inevitabilmente a un roster ancora più ampio e interessante, nonché positivamente e giustamente inclusivo.
Ma anche il “Franchise Mode” nasconde diverse migliorie e una cura ancora più minuziosa dei particolari. Potrai creare e personalizzare un intero campionato, scegliere le squadre, guardare e stabilire le regole del mercato dei free agent, gestire la stagione e stabilire il salary cap (esatto, puoi imporre le somme di denaro a disposizione delle società). Questa si dimostra una modalità ideale e che riguarda l’ambito “gestionale” e non solo, che gira intorno al mondo dell’hockey su ghiaccio.
Ma NHL 23 ha anche una massiccia componente online che vede graditi ritorni con tante piccole migliorie migliorie (alcune arriveranno però con future patch). Passiamo dall’Online Versus, all’Hut Rush, passando per il World of Chel e l’NHL Threes Online. Quindi gare online, leghe, sfide classificate e non. Ma è l’Hockey Ultimate Team (in breve HUT) ad attirare gran parte dell’attenzione (ancora una volta). Qui potrai creare e gestire il tuo personalissimo team. Ed EA si è impegnata molto in questo, non solo confermando il ruolo delle super star, ma perfezionando e ampliando il sistema di “figurine” (con le relative “bustine” ottenibili con le valute di gioco o spendendo soldi reali in microtransazioni mai eccessivamente invasive).
In queste troverai nuovi membri del team, oggetti extra, personalizzabili e quant’altro che moltiplicano notevolmente le possibilità di creare davvero la squadra dei tuoi sogni. Infine, presenti nuovamente (oltre che ampliate e perfezionate) le abilità Superstar X-Factor con aggiunte inedite come: “Relentless” di Sarah Nurse e “Skilled Up” di Trevor Zegras.
Gameplay
Affrontare i menù e riuscire a giostrarsi tra la mole di contenuti (e a tal proposito, segnaliamo che sono tutti in inglese) può spiazzare i giocatori meno navigati. Per fortuna ci sono tutorial e spiegazioni un po’ ovunque, accompagnati da un doppiaggio (in inglese) ben riuscito e chiaro. Bisogna approfondire che l’assenza dell’italiano può rallentare l’apprendimento di alcune meccaniche in quanto il gioco utilizza un linguaggio anche abbastanza tecnico e che richiede una certa attenzione (nulla d’impossibile, sia chiaro). Ma come è scendere in pista? Te lo diciamo subito: divertente e immediato, seppur potenzialmente e prevedibilmente immutato.
La visuale del gioco è dall’alto e il tuo giocatore sarà evidenziato a schermo da una freccia. Potrai muoverlo con l’analogico sinistro e i suoi movimenti rispecchiano un realismo notevole. Il suo slittare sul ghiaccio va a seguire la nostra pressione e raramente ti ritroverai a perdere il controllo (è comunque richiesta una certa praticità e sì, il gioco dispone di tutorial e allenamenti di vario genere per perfezionare le tue skills). Col tasto X passeremo il puck (ossia il disco) o, in assenza di questi, chiederemo di passarcelo. Il passaggio è quasi sempre immediato e sta noi studiare bene quando fare richiesta (anche qui, bisognerà farci occhio e allenarsi).
Al tasto quadrato spetta invece il compito del “tiro”. Il gioco ci viene in nostro aiuto formando un piccolo cono in prossimità della porta che funge da previsione di un nostro ipotetico lancio. Come è prevedibile, riuscire a infilare il dischetto in rete regala non poche soddisfazioni (esaltate da replay e reazioni degli attori a schermo realistiche e gradevoli e che includono anche il pubblico, decisamente più “vivo” e reattivo del solito). Si ha la sensazione di vivere una partita reale e questo non può che fare la gioia degli appassionati.
Come avrai intuito nella descrizione dei comandi del passaggio, il gioco include due set di comandi: attacco e difesa. Entrambi i sistemi sono immediati ed efficaci e funzionano discretamente bene regalando la sensazione di avere il giusto controllo del personaggio. Buona anche l’IA che a certi livelli (potremo decidere liberamente il livello di difficoltà) regala sfide da non sottovalutare.
Da evidenziare la gradevole e attesa, nonché richiesta, aggiunta dei match cross-platform per i giocatori che possiedono console della stessa generazione. Questi però, saranno ufficialmente aggiunti nel mese di novembre 2023 come già annunciato dallo sviluppatore. Ricordiamo che tali tipologie di match saranno possibili in HUT e in World of Chel.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, NHL 23 fa passi in avanti, avvicinandosi a un realismo notevole e piacevole, grazie anche alle potenzialità della next-gen (ricordiamo che il titolo è comunque crossgen e include anche le console di scorsa generazione). Il gioco in campo è fluido, immediato e funzionale. Buono il sistema di luci e ombre, come la grafica del campo di ghiaccio ancora più credibile. Ottima la fisica del pattinaggio.
Il sonoro dimostra un lavoro notevole, con un cast di voci di alto livello e che mostra una cura anche nel pubblico (con tanto di cori interamente riprodotti). Molto buone anche le tracce sonore scelte e che ci accompagneranno tanto tra i menù tanto nei vari intermezzi competitivi. Coinvolgente ed efficace il lavoro per i telecronisti che rende ogni gara credibile e coinvolgente (nonostante inevitabili ripetizioni). La cura nell’audio, che include anche gli effetti, è notevolmente elevata e contribuisce a rendere realistica l’esperienza di gioco.