Nickelodeon Kart Racers 2: Grand Prix è il seguito di Nickelodeon Kart Racers, gioco del 2018 dedicato ai protagonisti dell’omonimo canale televisivo, uscito ben sette anni dopo l’ultimo gioco basato sui Nicktoons, ovvero Nicktoons MLB, gioco di baseball che appunto ruotava attorno ai famosi personaggi. Né Nicktoons MLB né Nickelodeon Kart Racers hanno ricevuto un’accoglienza molto positiva. Concentrandoci sul primo episodio della serie racing c’è da dire che questo è stato accusato di diverse mancanze relative a personaggi, giocabilità e tecnica.
Nickelodeon Kart Racers 2: Grand Prix, come il primo episodio, è stato sviluppato da Bamtang Games e pubblicato da Maximum Games. Bamtang Games è un team di sviluppo fondato nel 2002 a Lima, in Perù. Considerato come uno dei principali studi indipendenti dell’America Latina, con uno staff di oltre 50 persone, si è specializzato nella realizzazione di giochi su licenza per svariate piattaforme.
Maximum Games invece viene fondato nel 2009 a Walnut Creek in California da Christina Seelye e Len Ciciretto col nome di Maximum Family Games. Nel giro di poco tempo l’azienda cresce in maniera ragguardevole occupandosi della pubblicazione di svariati titoli. Nel 2012 il nome della compagnia diventa l’attuale Maximum Games.
Nel 2016 viene rilasciato il primo gioco sviluppato internamente, Alekhine’s Gun. Ad oggi Maximum Games, con uffici negli Stati Uniti e in Inghilterra, vanta numerosi collaborazioni. Sono state stabilite partnership con Bigben Interactive, Deep Silver, Focus Home, FunCom e molti altri. Nickelodeon Kart Racers 2: Grand Prix è disponibile per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. E’ pure previsto l’arrivo del gioco su Steam per l’1 dicembre 2020. La versione da me testata è quella per PlayStation 4.
Un mondo di cartoni animati
Col joystick alla mano avviamo Nickelodeon Kart Racers 2: Grand Prix e, dopo i classici titoli introduttivi, ci ritroviamo di fronte ad una comoda corsa tutorial dove ci verranno spiegate le basi delle corse nel mondo di Nickelodeon. Con SpongeBob alla guida capiremo come condurre il veicolo, scopriremo come derapare in curva e soprattutto impareremo ad utilizzare le abilità speciali. Essenzialmente ce ne sono due: un tipo che è legato agli oggetti trovati in pista che si attua raccogliendo gli appositi gettoni, ed un altro, denominato “abilità del capo”, che si sbloccherà raccogliendo lo slime, sparso per i circuiti o disponibile sotto forma di appositi gettoni.
Gli oggetti ottenibili in pista possono essere di attacco, difesa o utilità e giustamente sono largamente ispirati ai vari Nicktoons presenti. Troveremo palline da lanciare, gnomi da giardino esplosivi, pannolini puzzolenti da tirare, panini Krabby Patty difensivi, turbo a base di Yahoo Cola ed altri ancora.
Le “abilità del capo” invece ricomprendono le possibilità più disparate, rispecchiando la personalità del personaggio collegato. Ad esempio Mr. Krabs permetterà di accapararsi tutti i gettoni slime circostanti, Plankton, con la sua malvagità, scatenerà un diluvio appiccicoso che rallenterà tutti gli avversari nelle vicinanze o ancora April rilascerà una bomba fumogena che regalerà un’invisibilità temporanea.
Finita l’introduzione ci ritroveremo nel menù principale. Da qui avremo accesso alle varie modalità. Giocatore singolo ci offre diverse possibilità: oltra alle classiche Gara libera e Gara a tempo potremo prender parte al Gran Premio Slime, una serie di coppe formate da più gare, alle Sfide, come dice il nome una serie di prove speciali di difficoltà crescente dove conta raggiungere l’obiettivo prestabilito e all’Arena, una modalità in cui vince chi colpisce più volte l’avversario per primo in appositi stadi.
Multigiocatore invece permette sfide fino a quattro utenti in locale e permette di prender parte al Gran Premio Slime, alla Gara libera e all’Arena. E’ possibile giocare anche online: un massimo di otto giocatori potrà confrontarsi in una Coppa o in una Gara Libera. Potremo controllare in ogni momento il garage comprensivo di tutti i piloti e le vetture. Avremo accesso in ogni momento ai tutorial e alle classifiche e troveremo le impostazioni relative all’audio e alla gestione dei dati.
Preparandoci a scendere in uno dei circa 30 circuiti scopriremo che potremo scegliere tra una trentina di personaggi Nickelodeon, ognuno col suo Kart, tra cui i protagonisti di SpongeBob, delle Tartarughe Ninja, dei Rugrats, di Avatar, di Korra e molti altri. Poi dovremo scegliere con attenzione i componenti della nostra squadra, ognuno con i propri bonus, tra capi, ingegneri e meccanici, ciascuno ripreso dai vari Nicktoons.
Una licenza non basta
Ahimè, al di là dei buoni propositi e della licenza tutto sommato interessante, Nickelodeon Kart Racers 2: Grand Prix dà l’impressione di essere l’ennesima brutta copia di Super Mario Kart. Il livello di difficoltà generale del gioco è davvero basso, tarato molto probabilmente su un’utenza giovanissima. Anche scegliendo la modalità più difficile in assoluto non ci saranno particolari problemi per vincere le gare. Si arriva primi senza problemi e sono ammessi gli errori più disparati. Questo ovviamente vale anche per le sfide.
Quello che dovrebbe essere il Gran premio in realtà è solo un susseguirsi di gare senza un filo conduttore o una trama presenti a legarle. La modalità Arena invece si basa su due sole ambientazioni ed è un po’ confusionaria: si perdono spesso di vista gli avversari e si viene colpiti senza sapere da che parte è arrivato l’attacco. Il feeling di guida del gioco non è poi così entusiasmante. Il go kart è piuttosto lento, anche col turbo inserito e le curve possono essere affrontate a tavoletta. Le derapate, troppo strette, sono abbastanza inutili e in certi casi pure dannose.
In corrispondenza di particolari rampe si possono eseguire delle acrobazie, ma non sempre la risposta del comando è efficace. L’intelligenza artificiale è abbastanza basilare e si preoccupa principalmente di infastidirci con power up lanciati a caso. In presenza di ostacoli in movimento spesso non si riesce a prendere bene il tempo per evitarli.
Ragionandoci bene l’impianto di gioco potrebbe pure funzionare, ma solo per un pubblico giovanissimo, contento di ritrovare i suoi personaggi preferiti senza troppi orpelli. La presentazione infatti è abbastanza scarna e non prevede né siparietti a cartoni animati né particolari elementi di contorno.
I salvataggi sono completamente automatizzati. Le impostazioni sono ridotte all’osso e risulta un po’ strano, considerata anche la giovane utenza a cui probabilmente si rivolge il titolo, ritrovare la maggior parte dei tutorial scritti come in una lista della spesa, anziché spiegati con degli esempi pratici.
Nickelodeon Kart Racers 2: Grand Prix fondamentalmente è un compitino eseguito con svogliatezza. La licenza viene sfruttata a livello basilare con pochi personaggi giocabili e circuiti un po’ sottotono, solo vagamente ispirati ai vari Nicktoons, e la struttura di gioco viene caratterizzata nella maniera più schematica e basilare possibile. Il gioco si salva solo grazie ai volti noti e all’ironia tipica delle produzioni Nickelodeon che tutto sommato è stata ben riprodotta.
Con una generazione di ritardo
Nickelodeon Kart Racers 2: Grand Prix è stato sviluppato con l’ausilio del Vector Unit Engine, un motore grafico impiegato specialmente nella realizzazione di titoli racing. Il lavoro svolto da Bamtang Games però non è esattamente memorabile poiché il titolo ha una qualità visiva praticamente di 10 anni fa.
La cosa più riuscita sono gli artwork. I personaggi sono dignitosi, sufficientemente arrotondati ed espressivi. Simpatiche anche le animazioni. I circuiti invece sembrano usciti da un gioco per PlayStation 3, con texture sgranate e modelli poligonali spigolosi. Si nota poi un uso del filtro anisotropico abbastanza scarno con superfici sfumate già a breve distanza.
La risoluzione dell’immagine è buona ma tutto, per quanto colorato, sembra eccessivamente illuminato e slavato. La sensazione è di trovarsi di fronte a tanta plastica e gomma. Le ombre in tempo reale sono dignitose ma le riflessioni appaiono decisamente finte. Anche gli effetti grafici relativi ai power up sono fatti abbastanza a risparmio. La cosa più incredibile poi risiede nel fatto che, nonostante non ci sia poi chissà quale impianto grafico da gestire, il gioco riesce pure a scattare nelle situazioni più concitate andando a minare la fluidità di gameplay che ci si aspetterebbe da un titolo del genere.
A livello di audio c’è da dire che che le musiche tutto sommato sono abbastanza riuscite e chiassose e che verrà da canticchiarle più di una volta. Gli effetti sonori invece sono abbastanza ripetitivi, soprattutto quelli relativi al motore del go kart. E’ pure presente un bug che a volte non permette di sentire il rombo del mezzo. Gravissima invece, specialmente in un gioco su licenza che appare orientato ad un pubblico molto giovane, la mancanza del doppiaggio dei personaggi presenti, almeno di quelli giocabili, cosa che avrebbe aggiunto tanto, ma davvero tanto a livello di immersività per i vari fan.