Sviluppato City Connection e pubblicato in sinergia con ININ Games, Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell è un gioco d’azione in 2D che proviene direttamente dal passato. Un passato inedito per noi occidentali e che, nonostante il tempo, ha qualcosa da insegnarci. Noi abbiamo vissuto il caos di JaJaMaru e amici su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione.
Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell – un mondo pieno di yokai da eliminare
Prima di affrontare Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell è bene ricordare chi è questo piccolo ninja rosso dal nome buffo. Ninja JaJaMaru nasce in Giappone nel 1985, sviluppato e pubblicato da Jaleco per Famicom. Come per il suo collega idraulico dalla tutina rossa, anche JaJaMaru inizia la sua avventura videoludica con le intenzioni di salvare una principessa e, nonostante salti anche lui su piattaforme orizzontali, il suo approccio coi nemici è molto più aggressivo.
Non solo, JaJaMaru si distingue anche nel voler affrontare di petto il folklore giapponese, recuperando le creature che lo popolano (gli yokai) e riempendo arene su arene. Chi ha giocato al recente Ghostwire o a uno dei titoli di Yokai-Watch, non faticherà nel riconoscere le creature che oseranno fronteggiare JaJaMaru e amici, nonostante la loro trasposizione in pixel.
Ebbene, non tutti sanno che JaJaMaru prima di diventare una fortuita saga giapponese a sé stante, nasce come spin-off di Ninja-Kid (datato 1984 e capostipite della serie Ninja-kun). Siamo quindi nell’era degli arcade, un mondo dove la trama è un accessorio semplice e veloce, un cenno per giustificare le sfide che c’attendono.
Questa filosofia è riportata fedelmente in Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell, ultima apparizione di JaJaMaru che vede il ninja rosso nuovamente impegnato a far stragi di yokai in una serie di sfide dal livello di difficoltà crescente. E non solo, la parola “Hell” presente nel titolo non è messa lì a caso ma va a indicare una tipologia di livelli inediti che sapranno mettere a dura prova il ninja più accanito.
Messo in chiaro che Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell non è un titolo narrativo c’è da fare una piccola precisazione. Il titolo in oggetto racconta comunque qualcosa grazie una sezione extra da non sottovalutare. Essendo una serie abbastanza anziana e totalmente inedita in occidente, gli sviluppatori hanno ben pensato di sfruttare la sezione extra per condividere diversi elementi interessanti: colonne sonore e relativi arrangiamenti, documenti relativi alla saga e tanto altro.
Inoltre, ogni personaggio selezionabili ha una sua mini descrizione. Una sorta di lore (ben distante dalla complessità dei Dark Souls, ovviamente) che accenna a legami tra i vari yokai oltre al carattere dei singoli ninja colorati (e che vagamente richiamano i Power Rangers) legati tra loro da un albero genealogico abbastanza ampio.
Salta, uccidi e potenziati
Il gameplay di Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell è semplice, accessibile e terribilmente competitivo. L’apparente semplicità nasconde un livello di sfida notevole e un sistema che può creare una certa dipendenza. Ma procediamo con ordine. La storia principale di Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell è suddivisa in tre aree a loro volta suddivise in una serie di livelli. Ogni livello presenta un’arena delimitata dentro cui potrai saltare, potenziarti e fare stragi di yokai.
Il tuo scopo, infatti, è quello di eliminare tutti i nemici a schermo restando in vita fino alla fine. I nemici sono tra i punti positivi del titolo, questi sono vari tanto esteticamente quanto ludicamente. Ogni nemico ha un suo modo di muoversi e di attaccare e sta a noi scoprire quando e come approcciarsi a ognuno di loro, il tutto sfruttando il livello e i potenziamenti.
Come detto, ogni livello è un’arena circoscritta, interamente in 2D e che potremo percorrere tanto orizzontalmente quanto, e soprattutto, verticalmente. Per poter procedere in verticale, dovrai per passare in spazi vuoti o distruggere determinate piattaforme (facilmente individuabili). Queste piattaforme possono nascondere bonus o anche malus.
Tra i bonus abbiamo dei cuori (utili a ricaricare l’energia), bonus di velocità (che ci permettono di spostarci più velocemente) e bonus relativi al nostro attacco (ad esempio potenziandone la distanza o la forza). Ma alcune piattaforma (di colore giallo) celano dei bonus ancora maggiori (identificabili nelle pergamene ninjutsu) come una gigantesca rana (un saluto agli amanti di Naruto) con cui poter saltare senza ostacoli e mangiare i nemici in un sol boccone.
Ma queste piattaforme facilmente abbattibili con un salto sono anche una strategia utile. Abbattere una piattaforma sotto ai piedi dei nemici può stordirli per un determinato lasso di tempo offrendoci un vantaggio non indifferente. Ma i nemici possono essere sorpresi e frenati anche saltandoci in testa. Occhio però, questa regola vale anche per noi. Se un nemico ci salta in testa, saremo temporaneamente storditi e quindi privi di difese.
Altro elemento oltre alle piattaforme da tenere d’occhio sono i punti d’accesso dei nemici spesso riconducibili a porte. In questi punti i nemici usciranno a sorpresa. Intercettare un nemico appena apparso significa avere un vantaggio tattico non indifferente, soprattutto in situazioni più concitate.
Tanti personaggi per tanto divertimento
Altro vantaggio di Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell è l’enorme varietà di personaggi sbloccabili e comandabili. Prima d’iniziare il livello potrai, infatti, scegliere uno tra i tanti personaggi disponibili e che sbloccherai procedendo nell’avventura. Ogni personaggio si distingue , oltre che esteticamente, per quantità di energia, potenza di attacco e tipologia di attacco.
Oltre alla famigliola di ninja multicolore, ognuno dotato di un attacco differente, presto sbloccherai anche i vari yokai con i relativi attacchi e siamo onesti, in alcuni casi il gameplay varia decisamente tanto. Ci sono yokai che, come i Go! Go! PogoGirl! (qui la nostra recensione) saltano in continuazione o che utilizzano armi che rimbalzano. La differenza delle armi, quasi tutte a distanza, è varia e divertente da imparare a padroneggiare.
Non sempre un personaggio con alto livello di forza equivale a uno facile da utilizzare. Questi, infatti, potrebbe avere proiettili lenti o meno precisi. Stesso discorso per personaggi con molta energia che potrebbero risultare meno agili o più grossi e quindi più facili da colpire. Insomma, la varietà è tanta e ben differenziata oltre che divertente da usare.
Considerando inoltre che Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell può essere giocato anche in co-op il divertimento e il caos a schermo si moltiplica. E parlando di caos, questi è inevitabile soprattutto quando gli elementi a schermo iniziano a essere tanti (tra nemici e proiettili). Dominare l’area, man mano che si avanza nella trama, può richiedere impegno e pazienza e in molti potrebbero anche provare un senso di frustrazione dinanzi ai numerosi fallimenti. Inoltre, la tipologia di gioco, porta con sé una monotonia abbastanza evidente.
Per evitare di fallire, come detto, dovrai sopravvivere, evitando quindi di farti azzerrare la barra dell’energia sempre visibile a schermo (anche i nemici hanno una barra dell’energia che appare quando li si colpisce). Per completare il livello, dovrei annientare ogni nemico e se vuoi sapere quanti ne mancano, basterà dare un’occhiata a una barra in basso allo schermo che mostra quanto manca al traguardo.
Concludiamo l’analisi del gameplay accennano alle boss fight. Queste sono esteticamente discutibili ma ancora una volta, ludicamente divertenti. Impegnative e in parte crudeli (ma non impossibili), questi boss appaiono dopo aver completato un’arena e perdere contro di loro equivale a dover ripetere anche il relativo livello. Una nota anche per i mid-boss, yokai semplici dalle dimensioni giganti e con una barra d’energia molto più ampia che richiedono un certo impegno per essere abbattuti.
Anime e soldi
Altro elemento in Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell molto rilevante è la raccolta di anime e monete. Queste vengono rilasciate all’abbattimento dei nemici e vanno raccolte fisicamente passandoci sopra prima che spariscano. A livello concluso, anime e monete saranno convertiti automaticamente in Jalecoin con cui il gioco attiverà una sorta di distributore di palline (gatcha!).
Questo distributore fornirà, al raggiungimento di una determinata soglia (destinata ad aumentare sempre di più), diversi elementi come: nuovi personaggi da comandare, colonne sonore, documenti e quant’altro. A conti fatti, riuscire a vincere tutto è tra gli scopi finali di Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell.
Grafica e sonoro
Graficamente Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell è fermo al passato, coi suoi pixel e i suoi colori accesi. Nonostante ciò, le arene e i relativi ambienti riescono a differenziarsi tra loro, così come i nemici e le loro armi. Nel suo piccolo, si distingue e funziona anche se cade spesso vittima dell’inevitabile, e già citato, caos visivo.
Anche il sonoro si distingue molto bene grazie a una buona varietà e alla possibilità, una volta sbloccate dal distributore, di poter selezionare anche le tracce classiche, dimostrando una varietà discreta e che rievoca con nostalgia gli anni da cui JaJaMaru emerge. Da segnalare che Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell include i sottotitoli in italiano anche se non tutto è stato tradotto (considerando però la mole di testi a schermo, non è un grande problema).
Infine consigliamo di vivere Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle+Hell in modalità portatile sull’ibrida Nintendo in quanto il gioco è praticamente perfetto per partite mordi e fuggi (meno per lunghe sessioni di gioco dove la già citata monotonia potrebbe far capolinea).