Un panorama sempre più stracolmo di titoli, quello dei rogue-lite, vede l’arrivo di un altro esponente nella categoria, ovvero Ninja or Die: Shadow of the Sun, il quale tenta di innovare qualche meccanica per emergere dalla massa. Siamo di fronte a un titolo con grafica in pixel art a scorrimento per lo più laterale, nel quale dovremo raggiungere la fine di ogni livello portando a termine gli obiettivi assegnati, nella maggior parte dei casi quello di abbattere un certo numero di nemici.
Quello che Ninja or Die propone come elemento innovativo è il movimento, nel senso che non saremo liberi di muoverci come accade regolarmente in altri titoli, ma dovremo per forza effettuare salti dei quali andremo a calibrare la potenza. Fortunatamente questi salti serviranno anche per attaccare e schivare i colpi nemici, ma procediamo con ordine.
Ninja or Die: Shadow of the Sun ha una trama che, anche se molto stereotipata e poco esaltante, accompagna il giocatore durante le ore di gioco, fornendogli anche un pretesto per proseguire nell’avventura. Durante una missione, il nostro ninja esaurisce la sua fortuna, cadendo vittima di una trappola e ritrovandosi in un mondo che sembra onirico. Qui capirà di essere sotto il giogo di alcuni demoni, e decide di vendere cara la pelle affrontandoli, nel tentativo di tornare nel suo mondo.
Ninja or Die: Shadow of the Sun, qualcosa di innovativo
Passando alla parte più interessante del titolo, Ninja or Die è un rogue-lite, ovvero un gioco nel quale una volta che verremo sconfitti, dovremo ricominciare tutto dall’inizio, perdendo diversi potenziamenti e oggetti acquisiti ma conservandone altri. In questo caso ci porteremo nelle partite successive tutti gli sviluppi che avremo apportato al villaggio e i potenziamenti permanenti che avremo ottenuto nello stesso, mentre perderemo tutto l’equipaggiamento raccolto durante la missione.
La novità più concreta risiede nel sistema di movimento: in Ninja or Die: Shadow of the Sun non potremo muoverci liberamente e tramite i metodi tradizionali, ma saremo costretti a effettuare dei salti calibrandone la potenza. Ci basterà puntare in una direzione e tenere premuto il tasto del salto per caricare la potenza, una scelta decisamente coraggiosa ma che alla fine si è rivelata davvero azzeccata.
Dopo una prima sensazione di disorientamento, questo sistema di movimento diventa intuitivo e soprattutto rapido, considerando anche il fatto che non appena entreremo in contatto con altre pareti, potremo effettuare altri salti, e che questo movimento è anche il nostro attacco primario. Colpire i nemici mentre saremo in volo scaturirà un attacco automatico del nostro ninja. Per evitare gli attacchi nemici invece bisognerà giocare di tempismo, perché saremo invulnerabili solo per un breve periodo subito dopo il salto.
Raccoglieremo tantissimi equipaggiamenti e consumabili nei livelli, ma potremo conservarne un massimo di venti, almeno fino a quando non compreremo un potenziamento. Gli equipaggiamenti andranno a modificare le nostre statistiche, come i punti vita e il danno inflitto, mentre i consumabili potranno essere utilizzati per ripristinare i punti ferita o anche per attaccare dalla distanza i nemici, tramite armi da lancio o incantesimi.
Quello che ci ha colpito è il come un sistema di movimento che inizialmente può non convincere e creare più di qualche dubbio, si incastri perfettamente con gli altri comandi dando vita a un gameplay semplice, veloce e soprattutto appagante, nel quale sarà un piacere rimbalzare da un punto all’altro della mappa sterminando nemici.
Nei livelli di Ninja or Die potremo trovare due tipologie di abitanti: quelli che ci daranno accesso a nuove strutture nel villaggio, la HUB del gioco, e quelli che invece serviranno per aumentarne il livello. Una volta sbloccate e potenziate queste strutture saranno permanenti anche dopo la nostra dipartita, così come lo saranno i potenziamenti ricavati dagli stessi.
Un fattore che non ci ha convito molto, è stato quello di alcune scelte grafiche che creano della confusione in alcuni livelli, andando a nascondere sia i nemici che i vari oggetti (anche se sono riportati nella mappa), ma che in un gioco che si basa sulla velocità stonano parecchio. Anche il design dei livelli risulta poco ispirato, anche se riesce a rifarsi con alcune sezioni davvero divertenti, come quella del livello con la valanga o la boss fight a cavallo di un bue.