Nintendo, piaccia o no, trae i suoi profitti anche dallo stesso mercato mobile in cui si è dimostrata parecchio titubante a entrare. La Grande N sta pubblicando titoli per smartphone da parecchio ormai, e come abbiamo avuto modo di vedere nei suoi risultati finanziari di recente, si parla di 51,2 miliardi di yen (441 milioni e mezzo di euro) di introiti, per un incremento dell’11,5% di anno in anno. Per un mercato neanche secondario, è un traguardo veramente difficile da ignorare. In seguito alle precedenti dichiarazioni, il presidente di Nintendo ha confermato che i giochi mobile non sono finiti.
Come le ciliege
In una videoconferenza successiva che è stata tradotta di recente, il presidente Shuntaro Furukawa ha spiegato come la compagnia si stesse concentrando sulle sei app esistenti. Ciononostante, Furukawa ha anche spiegato quanto Nintendo fosse “ancora al lavoro” su giochi nuovi, sebbene sia troppo presto per confermare alcunché. Per quanto invece concerne il futuro, stando a Furukawa i giochi per smartphone potrebbero anche calare in numero. Grazie al riassunto della Q&A (Question and Answer, intervista rapida) possiamo riportare le parole esatte del presidente della Grande N.
“In merito al posizionamento del nostro modello di business su mobile nel futuro, il piano non è necessariamente quello di pubblicare molte nuove app per il mercato degli smartphone; intendiamo piuttosto continuare il nostro modello di business in modo tale da continuare a fare un buon uso delle IP di Nintendo (personaggi, mondi, eccetera) per massimizzare il business della compagnia in toto. Per noi, lo scopo diretto della pubblicazione di app è quello di portare le IP di Nintendo al grande bacino di utenza dei dispositivi smart, mettendo più consumatori in contatto con i mondi dei giochi Nintendo e supportare i giochi mobile per i fan già esistenti.”
Output su smartphone stupendo, garanzia di Nintendo…?
Shuntaro Furukawa ha citato come esempi di giochi dall’appeal di massa Super Mario Run, Mario Kart Tour e Animal Crossing: Pocket Camp. Con questi titoli per smartphone, Furukawa crede che sempre più persone – anche estranee al gaming – entreranno in contatto con i mondi della Grande N. In un certo senso, c’è una sorta di dualismo tra l’alacre business principale su console e quello secondario su mobile: un’offerta (non dissimile da Wii) per i giocatori più “casual”, che con un buon biglietto da visita su cellulari saranno attirati verso l’unione tra mercato portatile e fisso che è Switch. Satoru Iwata ne sarebbe fiero.