Con Nintendo GameCube entriamo dritti nel cuore della sesta generazione di console caratterizzate da una grafica a 128 bit. Di questa generazione fanno parte niente po’ po’ di meno che Sega Dreamcast, Microsoft Xbox e PlayStation 2, tutte e tre temibili concorrenti del Nintendo GameCube: una volta di più Nintendo vede aumentare la concorrenza e se lo storico rivale Sega con la sua Dreamcast non rappresenta un problema per Nintendo GameCube altrettanto non si può dire per la nuova entrata Microsoft e per l’ormai solita Sony.
Da un punto di vista delle unità vendute, infatti, la guerra delle console di sesta generazione vede Nintendo GameCube sul terzo gradino del podio, un risultato non eccezionale considerando che i concorrenti in gara sono solamente quattro: al quarto posto troviamo Sega DreamCast con 9,13 milioni di unità vendute, al terzo posto Nintendo GameCube che raggiunge i 21,74 milioni di unità vendute, sul secondo gradino del podio la nuova entrata Xbox di Microsoft con 24,65 milioni di esemplari venduti e ancora una volta vincitrice della guerra delle console è Sony con la sua PlayStation 2 che fa segnare un nuovo record assoluto di vendite con 157,70 milioni di unità vendute in tutto il mondo.
Come già successo nella guerra delle console di quinta generazione in cui Nintendo opponeva il suo Nintendo 64 alla PlayStation di Sony quest’ultima ha frantumato qualsiasi record di vendita che la prima abbia mai stabilito nella storia dell’industria videoludica: il demone che Nintendo stessa ha creato (vedi il nostro articolo sullo SNES – Super Nintendo Entertainment System) ha ancora una volta allungato la sua ombra.
Nintendo GameCube: il lancio
Il Nintendo GameCube, meglio noto con il nome abbreviato di GameCube è la console di sesta generazione prodotta da Nintendo tra il 2001 e il 2007. Si tratta della quarta console prodotta dall’azienda giapponese dove la prima fu il NES (Nintendo Entertainment System), la seconda fu lo SNES (Super Nintendo Entertainment System) e la terza fu il Nintendo 64; il Game Cube rappresenta il successore del Nintendo 64 e il suo nome in codice era “Project Dolphin”.
Il Nintendo GameCube fu presentato alla stampa mondiale il 24 agosto del 2000 data in cui in commercio erano già state distribuite da un anno le prime unità di Sony PlayStation 2 e da quasi due anni quelle di Sega Dreamcast; di lì a un anno sarebbe anche iniziata la commercializzazione della prima Microsoft Xbox lanciata nel mercato mondiale il 15 novembre 2001. Nintendo GameCube, quindi, viene presentata in un momento storico che si trova nel bel mezzo della guerra delle console di sesta generazione. Per gli amanti del retrogaming e per tutti coloro che portano nel cuore un pizzico di malinconia per quegli anni entusiasmanti, gustiamoci di seguito il primo spot pubblicitario di Nintendo GameCube che sia mai apparso sulla televisione italiana.
Date di lancio e titolo più venduto
Come dicevamo, quindi, il GameCube viene presentato alla stampa internazionale il 24 agosto del 2000 e viene lanciato per la prima volta sul mercato giapponese il 14 settembre 2001, successivamente approda sul mercato statunitense in data 18 novembre 2001 per poi essere lanciato nel resto del mondo e anche in Europa il 3 maggio del 2002. Il Nintendo GameCube verrà dismesso nel 2007 ovvero sei anni dopo il suo primo lancio. Il gioco più venduto per GameCube è Super Smash Bros. Melee: lanciato per la prima volta sul mercato giapponese il 21 novembre 2001 è stato uno dei primi giochi usciti al lancio della console.
Si tratta di un picchiaduro nel quale i personaggi più iconici dei vari titoli di Nintendo, tra i quali spiccano i protagonisti di titoli quali Super Mario, The Legend of Zelda, Pokémon e F-Zero, danno vita a combattimenti all’ultimo sangue ambientati in vari scenari provenienti dalle rispettive serie videoludiche. Con 7,09 milioni di copie vendute nel mondo Super Smash Bros. Melee è attualmente il titolo più venduto per Nintendo GameCube e ha ottenuto un tale successo di pubblico e di critica che su YouTube è possibile trovare una serie di nove episodi dedicati al mondo di Super Smash Bros. Melee, dei suoi appassionati e di tutto ciò che gira ancora intorno a questo titolo a quasi 19 anni dalla sua uscita.
Nintendo si innova
Nell’articolo dedicato al Nintendo 64, console di quinta generazione prodotta da Nintendo tra il 1996 e il 2002, abbiamo avuto l’occasione di dire come la principale causa della sconfitta di questa console nella guerra delle console di quinta generazione sia stata la scelta della casa giapponese di mantenere quale supporto per i titoli di gioco le cartucce laddove la PlayStation di Sony ha invece rivoluzionato l’industria videoludica introducendo quale supporto di gioco il CD-ROM. Ebbene il GameCube è la prima console di Nintendo a utilizzare i dischi ottici quale supporto fisico per i propri giochi.
C’è un però anche in questo caso: i dischi sui quali sono memorizzati i giochi per GameCube erano prodotti in formato simil–mini DVD motivo per il quale il GameCube, a differenza delle sue concorrenti dell’epoca, non può riprodurre né DVD di dimensioni standard né CD audio. Questa scelta di Nintendo fu giustificata con la volontà della casa nipponica di creare un sistema di gioco specificatamente dedicato esclusivamente ai videogiochi. Facile intuire che, come accaduto in occasione del Nintendo 64, questa decisione non fu felice e tagliò fuori il GameCube da una serie di utilizzi multimediali molto apprezzati dai giocatori dell’epoca.
Il gioco online e altre peculiarità
Rispetto al Nintendo 64 molte furono le migliorie tecnologiche introdotte con il GameCube il quale, ad esempio, è dotato di un supporto per il gioco online grazie all’introduzione di una scheda di rete con connessione a banda larga e di un adattatore per modem a 56 kbit/s.
I modelli di GameCube prodotti tra il 2001 e il 2003 hanno anche la possibilità di connettersi al televisore attraverso i cavi video a componenti: il formato video a componenti si contrappone al formato video composito e si contraddistingue da quest’ultimo per il fatto di trasportare i dati video (luminanza, crominanza, sincronismi d’immagine e di colore) distinti in più componenti separate laddove invece il formato video composito trasporta su un unico cavo i dati video miscelati in un unico flusso informativo; impedire che le componenti video interferiscano tra di loro permette di ottenere una qualità d’immagine nettamente migliore.
Il GameCube, infine, può connettersi al Game Boy Advance, la console portatile dell’epoca di casa Nintendo, tramite un apposito cavo: questa funzionalità consente al giocatore di accedere ad alcune funzionalità di gioco esclusive utilizzando il Game Boy Advance come secondo schermo e come controller.
Luci e ombre
L’accoglienza riservata dal pubblico e dalla critica al Nintendo GameCube fu a ogni modo positiva: ciò che piacque furono la forma e le funzionalità del controller nonché la vasta disponibilità di titoli di alta qualità. Le critiche invece si concentrarono su due aspetti ovvero sull’estetica poco accattivante e sulla mancanza di alcune funzionalità, in particolar modo quella che permetteva di leggere i DVD e i CD musicali. Il successore del Nintendo GameCube fu Nintendo Wii, console di settima generazione commercializzata a partire dal novembre del 2006: la casa giapponese pensò benissimo di rendere Nintendo Wii retrocompatibile con la maggior parte dei titoli per GameCube visto che proprio questi avevano costituito il maggior punto di forza della console Nintendo di sesta generazione.
Specifiche tecniche
Con il GameCube Nintendo intendeva riconquistare quella larghissima fetta di giocatori che in occasione dell’uscita del Nintendo 64 avevano preferito acquistare la PlayStation di Sony; negli intenti della casa giapponese il GameCube avrebbe dovuto rappresentare la console capace di farla tornare ai tempi in cui regnava incontrastata sul mercato videoludico. Se ciò, come abbiamo già visto, non si è verificato la causa non è certamente da rintracciare nel comparto hardware del GameCube che è davvero di tutto rispetto e che pone questa console ai vertici delle prestazioni grafiche dell’epoca. Purtroppo la sola pura potenza non è bastata al GameCube per imporsi nel mercato delle console di sesta generazione.
Estetica
Come abbiamo già osservato, diversamente dal Nintendo 64 i cui giochi sono memorizzati su un supporto a cartuccia e per questo sono incompatibili con il GameCube, quest’ultimo utilizza un supporto ottico per la marmorizzazione dei giochi: misurando 9 cm di diametro i dischi per GameCube sono più piccoli rispetto a un comune CD-ROM il cui diametro misura 12 cm; nonostante questo i dischi per GameCube possono memorizzare fino a 1,5 GB di dati. Come suggerisce il nome il GameCube ha una caratteristica quanto non molto apprezzata forma a cubo ed è dotato di una maniglia sul lato superiore per facilitarne il trasporto. Inizialmente commercializzato nel solo colore indaco il GameCube, come possiamo vedere nell’immagine a lato, fu successivamente prodotto anche in diversi colori.
Controller
Sulla parte sinistra il controller del GameCube presenta un joystick analogico principale con base ottagonale posto sopra il classico tasto direzionale a croce; il joystick analogico ha una superficie d’appoggio per il pollice caratterizzata da cerchi concentrici in rilievo per migliorarne il grip. Sulla parte destra del controller, invece, troviamo un secondo comando analogico con base ottagonale chiamato C Stick dalla lettera C incisa sopra la superficie di appoggio del pollice che è di minore dimensione rispetto al joystick analogico principale; sopra al C Stick sono posti quattro pulsanti frontali: un grosso tasto centrale di colore verde denominato con la lettera A, un pulsante rosso riportante la lettera B e due tasti grigi chiamati X e Y. Sul lato destro superiore è presente il tasto Z; inoltre il controller del GameCube è dotato anche di due tasti dorsali chiamati L e R. Per finire non può mancare il pulsante Start/Pause posizionato al centro del controller. La funzione di vibrazione è integrata.
CPU (Central Processing Unit)
Il cuore pulsante del Nintendo GameCube è il microprocessore IBMRISC Gekko con architettura a 32 bit e capace di raggiungere una velocità di clock di 485 MHz e dotato di 64 kB di memoria cache di primo livello e 256 kB di memoria cache di secondo livello. Questo microprocessore prodotto dalla IBM è progettato con architettura RISC ovvero un tipo di architettura semplice e lineare che permette al microprocessore di eseguire i propri calcoli in tempi decisamente brevi: in poche parole si tratta di un processore veloce e potente che non a caso costituisce il frutto di una collaborazione tra Nintendo e IBM del valore di 1 miliardo di dollari. L’estrema bontà tecnica di questo microprocessore emerge con tutta la sua evidenza se confrontato con la CPU della PlayStation 2 la cui velocità di clock si ferma a 294 MHz: ciò vuol dire che la CPU del GameCube è decisamente più potente rispetto a quella della PlayStation 2 perché è in grado di eseguire nello stesso arco di tempo il 65% in più di operazioni e istruzioni.
GPU (Graphic Processing Unit)
Il processore grafico del GameCube è un ATI Technologies “Flipper” da 162 MHz di velocità capace di renderizzare 12 milioni di poligoni al secondo con la maggior parte degli effetti applicati tra i quali il filtro bilineare, trilineare e l’effetto antialiasing. Il filtro lineare è una tecnologia grafica che serve ad aumentare la qualità delle immagini che ritraggono texture ridimensionate e/o poste su superfici inclinate rispetto al punto di osservazione; l’effetto antialiasing invece ammorbidisce le linee smussandone i bordi e migliora la qualità dell’immagine. Dal punto di vista delle prestazioni la GPU della PlayStation 2 raggiunge una velocità di clock leggermente inferiore rispetto a quella del GameCube pari a 147 MHz, d’altro canto riesce a renderizzare un numero maggiore di poligoni al secondo ovvero 14,6 milioni.
Memoria
Il GameCube è dotato di un totale di 40 MB di memoria di cui 24 MB di SRAM principale con velocità di 324 MHz e 16 MB di DRAM audio con velocità di 81 MHz laddove la PlayStation 2 dispone solamente di 32 MB RDRAM. Anche in questo caso l’hardware del GameCube è maggiormente performante.
Scheda audio
Macronix 16 bit a 64 canali di audio digitale e campionamento a 48 kHz. Da questo punto di vista non ci sono da segnalare differenze significative tra GameCube e PlayStation 2.
Accessori
Anche per il GameCube Nintendo ha prodotto un buon numero di accessori per aumentare le funzionalità della propria console. Vediamo di seguito i principali accessori per Nintendo GameCube.
Memory Card
Una scheda di memoria all’interno della quale salvare i progressi di gioco. Fu prodotta in varie versioni: 4 MB, 16 MB, 64 MB o 128 MB di memoria.
Game Boy Player
Collegato al GameCube tramite la porta parallela ad alta velocità posta nella parte inferiore della console permette di giocare sul televisore i titoli per Game Boy, Game Boy Color e Game Boy Advance. Per poter essere utilizzato richiede l’uso di un disco d’avvio.
WaveBird
Si tratta del controller avanzato per GameCube e la sua particolarità è quella di essere un controller wireless. Rispetto al controller standard cambia il colore, da indaco a grigio, un rigonfiamento nella parte inferiore in cui sono alloggiati i componenti aggiuntivi e il fatto di dover essere alimentato da due batterie di tipo AA. Altra differenza rispetto al controller standard è che il WaveBird non è dotato della funzione di vibrazione. Questo controller veniva venduto insieme al ricevitore wireless da collegare al GameCube.
Titoli per GameCube
Dicevamo prima che uno dei punti di forza di Nintendo GameCube è la gran quantità di giochi di ottima qualità lanciati lungo tutto l’arco di vita della console. Si tratta di giochi che hanno avuto un grande riscontro di pubblico e di critica e dei cui nomi ancora oggi sentiamo l’eco. Di tutti i titoli citati di seguito potete trovare l’immagine di copertina nella gallery a fine articolo.
Titoli first party
Tra i titoli first party, ovvero sviluppati dalla stessa Nintendo, troviamo Super Mario Sunshine, Paper Mario: Il portale millenario, Mario Kart: Double Dash!!, Mario Party 5, Mario Party 6, Mario Party 7, Luigi’s Mansion, The Legend of Zelda: The Wind Waker, Metroid Prime, Pikmin, Animal Crossing e molti videogiochi della serie Pokémon quali Pokémon Colosseum e Pokémon XD: Tempesta Oscura.
Titoli third party
Nel corso degli anni Nintendo ha stretto legami commerciali con i maggiori produttori di videogiochi quali Sega, Konami e Capcom. Da queste collaborazioni sono nati titoli del calibro di Billy Hatcher and the Giant Egg (Sega), Metal Gear Solid: The Twin Snakes (Konami), Resident Evil Zero (Capcom) e Resident Evil 4 (Capcom).
In sintesi
Con il GameCube ancora una volta Nintendo sfodera una console estremamente potente composta da hardware di primissima qualità e altissime prestazioni e ancora una volta, dopo l’insuccesso ottenuto con il Nintendo 64, la casa produttrice di Kyoto fallisce. Nella classifica delle console di sesta generazione il GameCube si piazza terzo su quattro mentre Sony con la sua PlayStation 2 non solo si piazza al primo posto bensì straccia la concorrenza: le unità di PlayStation 2 vendute in tutto il mondo sfiorano i 158 milioni mentre le vendite di Nintendo GameCube si fermano a un modesto 21,74 milioni di esemplari, un rapporto di 7 a 1 che sancisce il sostanziale fallimento del GameCube. Eppure, come abbiamo visto, il GameCube è potente e molti dei suoi titoli sono dei classici di grande successo…
Tutto ciò non è bastato: il fatto di non supportare le funzionalità multimediali, di non poter leggere i DVD e i CD musicali, al contrario delle console concorrenti, ha sicuramente influito in maniera negativa sull’appeal di questa console; aggiungiamo il fatto che la campagna pubblicitaria di Nintendo non è stata all’altezza della concorrenza, in particolar modo rispetto a quella sviluppata da Microsoft che da new entry del mondo delle console ha saputo vendere ben 24,65 milioni di unità in tutto il mondo ritagliandosi una fetta importante di giocatori e superando la stessa Nintendo come numero di console vendute.
Uno sguardo sul futuro
Solo con il successore del GameCube, la Wii, Nintendo invertirà il trend e non a caso vincerà alla grande la guerra delle console di settima generazione. Con Nintendo Wii, infatti, la casa di Kyoto ha davvero capito che da sola la potenza della console non è tutto e ha decisamente cambiato rotta puntando sull’accessibilità dei videogiochi a tutti, sulla facilità di utilizzo della console e del controller e sul coinvolgimento di un pubblico a tutto tondo inclusi i giocatori casuali e saltuari. Nintendo Wii ha rivoluzionato il modo di pensare la console e i videogiochi e ha cambiato per sempre il paradigma videoludico… Ma questa è un’altra storia.