Il Presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, alla 79esima assemblea annuale degli azionisti di quest’anno ha chiaramente espresso il concetto che Nintendo non ha alcuna intenzione di censurare i contenuti dei giochi sviluppati da terze parti. Secondo il numero uno di Nintendo gli attuali sistemi di classificazione posti in essere dagli sviluppatori di videogiochi e il parental control sono già il miglior approccio alla regolamentazione dei contenuti. Nintendo dice no alla censura in maniera chiara e decisa.
A differenza di Sony che ha censurato nei giochi disponibili per PlayStation 4 alcuni contenuti ritenuti inadatti riguardanti temi sensibili quale ad esempio il sesso, Nintendo non ricorrerà allo strumento della censura per “ripulire” da possibili contenuti imbarazzanti o esplicitamente sessuali i videogiochi prodotti da terze parti, giocabili sulle sue console. L’azienda di Kyoto lo ha affermato giovedì scorso (il 27 giugno 2019) durante la 79a assemblea degli azionisti. In questa occasione, il Presidente Shuntaro Furukawa ha ribadito che, se altri applicano restrizioni indipendentemente dalle indicazioni della CERO (Computer Entertainment Rating Organization), questo non è il caso di Nintendo.
Riportiamo di seguito le parole del Presidente Shuntaro Furukawa, citate in un twitter da Censored Gaming: “Nintendo, così come le terze parti per il loro software, richiede una valutazione oggettiva da parte di organizzazioni di terze parti prima del rilascio. Se le aziende che detengono altre piattaforme scelgono arbitrariamente, la diversità e l’equità nei software di gioco potrebbero essere notevolmente inibite. Noi forniamo i controlli parentali che possono essere utilizzati per applicare i limiti“.
Le parole del Presidente di Nintendo non significano che la casa di Kyoto non farà mai e per nessun motivo uso di qualche metodo di censura come del resto dimostra l’uso che della censura Nintendo ha fatto per alcuni contenuti di titoli giocabili sulle proprie console. Anche in questi casi però la censura non è stata tale da avere un impatto invadente sul contenuto dei giochi. È il caso delle immagini diffuse on line relative al titolo Moero Chronicle H in cui alcune stelline coprono la biancheria intima della protagonista anche se all’interno del gioco tali stelline non sono di certo presenti o, allo stesso modo, delle immagini on line di Metropolis: Lux Obscura in cui alcune strisce nere coprivano i capezzoli dei seni femminili senza però che vi fossero poi all’interno del gioco alcune censure effettive.
Secondo Nintendo, quindi, le misure poste in essere dalla CERO e il controllo dei genitori sui titoli con cui giocano i figli sono più che sufficienti per evitare che i contenuti dedicati agli adulti vengano fruiti dai più giovani.