Nintendo è ormai una multinazionale conosciuta a livello globale da ogni genere di persona, dalla più piccola alla più grande e, si sa, i suoi giochi hanno accompagnato generazioni di player. Da mio padre, ormai sessantenne, a me che ne ho ben ventisette, e tutto ciò andrà avanti per moltissimo tempo.
Non tutti sanno che l’azienda non si è solo impegnata nello sviluppo di console ultra tecnologiche e videogiochi mozzafiato, ma ha stretto anche collaborazioni un po’ particolari. Ovviamente tutte completamente esterne al mondo videoludico.
Nintendo e Singer: una macchina da cucire da testare con il GameBoy Color
Non conosci cos’é Singer? Singer è una marca di macchine da cucire molto in voga negli ultimi anni e, in generale, nel mondo della sartoria. L’azienda nipponica, nei primi anni 90′, fece una collaborazione proprio con loro per poter portare avanti un esperimento personale che, possiamo dirlo, ha portato l’azienda nipponica a sviluppare la tecnologia di oggi.
A quei tempi esisteva il GameBoy Color, console portatile famosissima tra i giovani dell’epoca, e venne usato proprio il piccolo dispositivo per azionare l’esperimento. L’idea era quella di utilizzare quest’ultimo per avere un singolo risultato: capire se il GameBoy Color, almeno la sua capacità, potesse controllare e pilotare una macchina più complessa di lui. Come, appunto, una macchina da cucire.
A Singer la collaborazione servì principalmente per far spopolare i propri prodotti, notando come ai giovani interessasse molto di più il mondo tecnologico che quello della sartoria.
Come andò a finire? Ebbene, la casa del Sol Levante ebbe i risultati sperati: il GameBoy Color riuscì a sostenere la macchina da cucire programmandola e impostandola per poter cucire con vari punti o pattern.
Un grande successo per la casa nipponica, un po’ meno per Singer che non riscontrò un aumento delle vendite; i giovani continuarono ad avere un discreto interesse verso il mondo videoludico e Singer trovò successo tempo dopo con aziende e privati.
E tutti vinsero felici e contenti.
L’amore per il cucito è iniziato ben dieci anni prima
Ebbene, la collaborazione con Singer non è stato il primo approccio della casa nipponica con il mondo del cucito. Creò qualche anno prima la Nintendo Knitting Machine, una piccola macchinetta che ricamava grazie al controllo che l’utente aveva su quest’ultima con il gamepad della console NES.
“Now you’re knitting with power” era lo slogan di quei tempi e possiamo dire che questa macchinetta è stata il padre della collaborazione con Singer. Ancor meglio, con Jaguar (produttore delle macchine da cucito Singer).
Era possibile collegare due modelli Jaguar alla console, ovviamente tramite cavetto, e tutto il resto veniva praticamente da sé grazie alla cartuccia programmata Raku raku mishin. I modelli collegati avevano lateralmente uno scomparto dedito alla console, che veniva inserita e collegata.
Negli anni 2000 venne lanciata sul mercato globale, ma non ebbe il successo sperato, come hai potuto leggere a inizio articolo. Addirittura si parlava di un modello completamente a tema Kirby che, ovviamente, non vide mai la luce. Tranne per quella a tema Super Mario con cartuccia annessa dove, in ben 32 pattern di ricamo, era possibile mettere su tessuto il famoso idraulico che tutti abbiamo imparato ad amare.
Il suo nome era Mario Family e riguardava tutto il mondo di Super Mario.