Ciò che accomuna milioni e milioni di persone nel mondo è senz’altro la passione per i videogiochi: a chi non piace immergersi in mondi fantastici, dalle mille storie, ricche di ambientazioni al limite del surreale e con tante emozioni a farla da padrone? Senz’ombra di dubbio, le console hanno portato nelle case di ragazzi e adulti molti momenti di svago e di relax grazie ai moltissimi titoli disponibili al giorno d’oggi.
Un videogioco appena uscito ha però un prezzo molto elevato: addirittura si possono toccare i €70 per portarsi a casa un titolo nuovo di zecca al day one, motivo per cui alcune persone ricorrono alla pirateria per poter scaricare, attraverso determinati passaggi, dei titoli in maniera completamente illegale, commettendo non solo reato, ma danneggiando anche l’intera industria videoludica.
Nintendo è sempre stata molto pragmatica nella lotta alla pirateria sui suoi sistemi d’intrattenimento, non lasciando alcuno spazio ai furbetti che hanno creduto di eludere i controlli e farla franca: l’ultima vicenda ha luogo a Vibo Valentia, in Calabria.
Vendeva sistemi di riproduzione per giochi pirata su Nintendo 3DS: arriva la condanna da parte del tribunale di Vibo Valentia
Non è tardata la risposta del tribunale a carico di un individuo che ha venduto, per un lasso di tempo non ancora meglio definito, dei sistemi di riproduzione per giochi pirata su Nintendo 3DS, le famose schede R4, attraverso il sito lupinvvshop, chiuso dalle autorità competenti. Tramite un comunicato stampa si viene a sapere del verdetto della sentenza: una multa da ben €10.000, che potrebbe aumentare in sede di querela civile, un’ulteriore sanzione pecuniaria e infine molteplici divieti per l’esercizio di attività commerciali.
Ancora una volta la casa di Kyoto si dimostra sempre più severa e diretta contro chi minaccia l’integrità dei sistemi d’intrattenimento proprietari. L’ultima grande condanna è spettata al famoso hacker Gary Bowser: la multa è stata decisamente da capogiro.